DE BALESTRINI, Alfonso Fratus
Nicola Balata
Nacque il 15 nov. 1859 a Saliceto di Cadeo (Piacenza) da Luigi e Drusiana Brambilla.
Studiò dapprima pianoforte e armonia con il maestro G. Quaquerino, frequentando [...] e Gavotta burlesca (1915) e altro. Musica per orchestra: Ouverture (1915), Danza dei fauni (1929), i valzer Voluptas, Odalisca, Fiori d'arancio, oltre a mazurche per orchestra e per banda, e a vari pezzi per banda, molto applauditi, fra i quali si ...
Leggi Tutto
BERGANTINI
Giuseppe Liverani
Famiglia di vasai attivi a Faenza; nella documentazione notarile il nome subisce diverse varianti. I rami più importanti della famiglia sono due.
Membri autorevoli del primo [...] a Parigi, con la raffigurazione del Sacrificio di Marco Curzio dipinta in turchino di varie gradazioni, grigio, verde, giallo e arancio su smalto berrettino.
La scena è incorniciata all'orlo da un giro di trofei d'armi e strumenti vari dipinti in ...
Leggi Tutto
MALENOTTI, Ettore
Baccio Baccetti
Nacque a Castagneto Marittimo (oggi Castagneto Carducci), presso Livorno, il 20 genn. 1887, da Giuseppe, artigiano e piccolo proprietario terriero. Attratto fin da [...] arrivo a Firenze, nel 1913, stampò nella rivista Redia il lavoro originale sulla Pulvinaria camelicola (cocciniglia nociva all'arancio, parassitizzata da un dittero ciclorrafo, la Leucopis nigricornis). Nel 1914, in Sicilia, studiò insieme con G. Del ...
Leggi Tutto
BETTISI, Leonardo, detto Don Pino
Giuseppe Liverani
Nato a Faenza da Antonio (o Ascanio?), è uno dei maestri maiolicari più noti del movimento "compendiario" o dei "bianchi" di Faenza, con G. B. Dalle [...] notazione riassuntiva della figurazione, lasciata quasi allo stato di schizzo, impressionistica diremmo, nei colori turchino, giallo e arancio su di uno smalto bianco brillante, spesso, coprente. Da quanto appare dal servizio di Monaco e dal piatto ...
Leggi Tutto
GAGLIANO
Raoul Meloncelli
Famiglia di liutai attivi a Napoli dagli inizi del sec. XVIII alla metà del secolo XIX.
Capostipite della famiglia è Alessandro, nato a Napoli intorno al 1660. Destituita d'ogni [...] stradivariani; sotto il profilo estetico essi sono particolarmente belli, di ottimo legno con una vernice giallo-arancio o tendente al rossastro; particolarmente elegante la filettatura e splendida la sonorità.
Considerato da molti il migliore ...
Leggi Tutto
DANIELE, Arturo
Ernesto Borelli
Figlio di Luigi e di Maria Angiola Ciomei, nacque a Lucca l'8 agosto 1878. Dopo gli studi classici, si laureò in farmacia presso l'università di Pisa nel 1900. L'attività [...] 'Istituto di belle arti. Selezionava intanto la propria tavolozza, riducendola alle tonalità degli azzurro-violetto-bleu e dei rosa-arancio-rosso, contrasto di luce e ombra da intendersi anche in senso morale.
Realizzò allora alcuni grandi quadri: Il ...
Leggi Tutto
GALLO, Pietro (Pietro d'Alba)
Elena Rossetti Brezzi
Originario di Alba, diocesi di Cuneo, è menzionato esclusivamente in atti genovesi che ci consegnano una serie di notizie tutte slegate dalla sua attività [...] a Barnaba riconducono la tipologia dei punzoni per le aureole e la cromia accesa, con una dominante di rossi lacca e arancio carico, quali ci appaiono in una splendente tavoletta di Barnaba entrata, di recente, in una collezione privata torinese. Più ...
Leggi Tutto
Seurat, Georges-Pierre
Michela Santoro
Una pittura impressionista e scientifica
Dalla lettura di testi teorici sulla luce e sulla percezione, alla creazione di una tecnica e di uno stile, con il pittore [...] luminosi, attraverso un gioco sapiente di contrasti di toni chiari e toni scuri e di colori ‘complementari’ (rosso con verde, arancio con azzurro, giallo con violetto). In questo modo, Seurat tenta di imitare i procedimenti visivi dell’occhio umano. ...
Leggi Tutto
MANARA, Baldassarre
Maura Picciau
Sono scarse le notizie biografiche pervenute su questo pittore ceramografo, attivo a Faenza nella prima metà del XVI secolo, figlio maggiore di Giuliano di Baldassarre, [...] la cui influenza è evidente sia nello stile sia nella tavolozza, orientata alla gamma dei verdi, degli azzurri, dell'arancio. Il M. dipinge a partire da un solido impianto disegnativo, con contorni ben definiti e ombreggiature a chiaroscuro: ne ...
Leggi Tutto
BELCARI, Feo
Mario Marti
Nacque a Firenze il 4 febbr. 1410 da Feo di Coppo, appartenente a famiglia dell'alta borghesia fiorentina, ma di origine senese (Feo è più probabilmente accorciativo di Maffeo [...] secolo aureo e ne raccomandavano l'uso (il Giordani, scrivendo al Cesari il 24 febbr. 1827, la paragonò ad "un arancio in gennaio, un frutto del Trecento nel Quattrocento", e ne definì l'autore, scrivendo al Leopardi nel giorno dell'Ascensione del ...
Leggi Tutto
arancio1
aràncio1 agg. e s. m. [der. di arancia], invar. – Del colore dell’arancia matura: lana arancio (più com. arancione). Come s. m., il colore stesso: un abito a. chiaro; tende di un a. carico; in chimica, denominazione generica di sostanze...
arancio2
aràncio2 s. m. [dal pers. nāranǵ, che è prob. dal sanscr. nāgaranja «gusto degli elefanti»]. – 1. Albero della famiglia rutacee (Citrus aurantium), alto fino a 12 m, con foglie ovate, fiori bianchi, frutto globoso del tipo bacca (propriam....