Pseudonimo di Ion Dobre, poeta romeno, nato a Bulbucata (distretto di VlaŞca) il 22 dicembre 1889. È il più caratteristico rappresentante della poesia romena tradizionalista. Studiò teologia alle università [...] nasce proprio quando cominciamo a navigare contro corrente. La stessa poesia non è per lui qualcosa di molto diverso dall'arare come afferma in una delle sue liriche più belle (Il poeta). Dirige il giornale Cuvântul (La parola) e, in collaborazione ...
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BARPO, Giovanni Battista
Gian Franco Torcellan
Bellunese, nato il 10 nov. 1584, fu avviato ad una tranquilla e proficua carriera ecclesiastica. Divenne così, dopo il consueto corso di studi, sacerdote, [...] farla ottimamente coltivare se ne raccoglie; et s'apprende le regole, i costumi, i modi, e le usanze che si osservano nell'arare, piantare le viti e gli albori, governar bene i bestiami, e fare ciò che s'appartiene all'agricoltura, Venezia 1634.
Era ...
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Medea
Emanuele Lelli
Dalla passione all’odio
Medea è una delle figure mitiche più note e presenti nell’immaginario e nelle testimonianze antiche: prigioniera della propria passione d’amore e vittima, [...] ma Eeta intende consegnargli il vello d’oro solo se l’eroe supererà una durissima prova: aggiogare dei buoi che spirano fiamme, arare con essi un immenso campo seminando denti di drago e uccidere i guerrieri nati da quei denti. Giasone è disperato ma ...
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VALERIO Flacco (C. Valerius Flaccus Setinus Balbus)
Cesare Giarratano
Poeta latino, forse nato a Sezze, nella Campania. Della sua vita si sa solo quello che si ricava dal suo poema, cioè che apparteneva [...] oro. Con l'aiuto di Medea, espertissima nelle arti magiche, Giasone supera le prove di aggiogare tori spiranti fuoco, di arare campi incoltivati presso la città e di eludere l'impeto dei guerrieri sorgenti dai solchi seminati. Questa è la materia del ...
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Argonauti
Massimo Di Marco
I conquistatori del mitico vello d'oro
L'impresa degli Argonauti è una delle più affascinanti del mito greco. Il tema del viaggio sulla nave Argo e dell'avventura in tanti [...] che in essa l'eroe troverà la morte: aggiogare due possenti tori dagli zoccoli di bronzo e spiranti fiamme dalle narici, arare il duro campo di Ares, seminarvi i denti di un drago e uccidere i guerrieri che, all'istante, germineranno dalla terra ...
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CIELO D'ALCAMO
MMargherita Spampinato Beretta
Il contrasto Rosa fresca aulentissima attribuito a C. apre il quarto fascicolo del ms. Vat. Lat. 3793 (V), dedicato al genere 'mediocre' (non necessariamente [...] ricorderò queste parole]", a cui si può collegare l'adynaton del v. 7: "Lo mar potresti arompere, avanti a semenare [Potresti arare il mare, prima di seminare]". Dittologie sinonimiche di ambito cortese, ad esempio: al v. 12 "lo solaccio e 'l diporto ...
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Storici e politici veneti del Cinquecento e del Seicento - Premessa
Gino Benzoni
Tiziano Zanato
Questa raccolta di testi tra il pieno Cinquecento e il Seicento inoltrato costituisce il debutto di un [...] » e «utilissimi» «ammaestramenti» degli scrittori d'agricoltura. Essi dimostrano che la terra «ottimamente» coltivata - con l'«arare» e il «piantare le viti e gli arbori» (complementare condizione quella del «governare bene i bestiami») - concede ...
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arare
v. tr. [lat. arare]. – 1. Lavorare, solcare la terra con l’aratro: a. i campi, i vigneti; anche assol.: il contadino stava arando nel campo; giù per la vallea, Forse colà dov’e’ vendemmia e ara (Dante); a. diritto, fig., compiere esattamente...
aratro
s. m. [lat. aratrum, della stessa radice di arare «arare»]. – Strumento agricolo, a traino animale o meccanico, con trazione diretta o funicolare, talvolta montato su ruote, che serve ad arare il terreno: è costituito dalla trave o...