. È una costellazione dell'emisfero celeste boreale nota a Eudosso (sec. IV a. C.) e ad Arato (sec. III a. C.). La sua stella principale (a) è Capella (Capra) la quale è una doppia spettroscopica. ...
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1. Tutore di Filippo V di Macedonia (circa dal 221 a. C.). Fautore di una politica contraria agli Achei, venne in contrasto con Arato che li favoriva, e fu ucciso (218) quando la politica di Arato prevalse. [...] 2. Confidente di Filippo V, nella contesa tra i due figli di lui, Demetrio e Perseo, parteggiò per il secondo e fuggì in Italia quando si scoprirono le sue mene (179 a. C.). Non molto dopo, Perseo, salito ...
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. Segno dello zodiaco (il quarto). È anche una costellazione, citata da Eudosso (IV secolo a C.) e da Arato (III secolo a. C.). Tolomeo vi contò 13 stelle, Tycho Brahe 15, Hevelius 29, Heis 92. In essa [...] vi è un ammasso di stelle detto il Presepio, già noto ai tempi di Plinio il Vecchio ...
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PARTHENOS (Παρϑένος)
A. Bisi
Figlia di Apollo e Crisotemi, collocata dal padre fra le stelle dopo la sua morte precoce. Secondo Arato (Phaen., 96) la costellazione avrebbe preso nome dalla figlia di [...] Zeus e Temi (Dike), più tardi confusa con quest'ultima. Nella tradizione scoliastica posteriore P. è detta identica ad Erigone, figlia di Icaro, ovvero a Thespeia, figlia di Asopo, trasferita da Apollo ...
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Storico greco (3º sec. a. C.), di Argo, autore di una storia dell'Argolide che dall'età mitica giungeva sino ai tempi di Arato di Sicione (frammenti). ...
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NEALKES (Νεάλκνς, Nealces)
Red.
Pittore greco, forse di Sicione, fiorito probabilmente intorno alla metà del sec. III a. C. In grazia dell'amicizia di Arato di Sicione poté salvare un quadro di Melanzio [...] condannato da Arato a esser distrutto. Ebbe inclinazione per il frammentario, l'episodico, pure in quadri di notevoli proporzioni. Plinio, che, come Frontone, lo menziona fra gli artisti più vicini ai primarî, lo dichiara d'ingegno acuto e pieno di ...
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Scrittore latino (sec. 1º d. C.). Ci sono giunte due sue opere: un trattato De astronomia, che vuole rendere accessibile la materia dei Fenomeni di Arato ma è talvolta confusionario ed errato, e le famose [...] 277 Fabulae, vero manuale mitologico a uso scolastico (in tre parti: genealogia, fabulae e indici), ligio a fonti greche e importante per la ricostruzione di tragedie greche ora perdute ...
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RAPELLI, Giuseppe
Walter E. Crivellin
RAPELLI, Giuseppe. – Nacque il 21 ottobre 1905 a Castelnuovo d’Asti (oggi Castelnuovo Don Bosco) da Giuseppe e da Petronilla Arato, una famiglia di piccoli commercianti.
Trasferitosi [...] a Torino, frequentò l’Istituto Sommeiller per proseguire poi privatamente gli studi diplomandosi in ragioneria. Nella Torino del primo dopoguerra si formò nelle file del movimento cattolico locale, impegnandosi ...
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Una delle dodici costellazioni zodiacali, situata fra il Capricorno e i Pesci. È menzionata da Eudosso (sec. IV a. C.) e da Arato (sec. III a. C.). Tolomeo vi notò 45 stelle visibili ad occhio nudo, Tycho [...] Brahe 41, Hevelius 47. una costellazione ricca di ammassi stellari e nebulose ...
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ANAXANDRA (᾿Αναξάνδρα, Anaxāndra)
L. Forti
Pittrice, nota soltanto da una notizia di Didymos raccolta da Clemente Alessandrino (Strom., iv, 124). Figlia del pittore Nealkes, contemporaneo di Arato, visse [...] quindi intorno alla metà del III sec. a. C. Si è pensato che Plinio (Nat. hist., xxxv, 146), nell'elenco dei pittori di seconda categoria, abbia voluto alludere a lei, scrivendo erroneamente Anaxander.
Bibl: ...
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arativo
agg. [dal lat. mediev. arativus]. – Riferito a terreno, atto a essere arato, e quindi coltivato a cereali (sinon. del più com. seminativo); è per lo più opposto a pascolativo.
inarato
agg. [dal lat. inaratus, comp. di in-2 e part. pass. di arare «arare»], letter. – Non arato, lasciato senza colture: terreni, campi inarati; gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di febo (Leopardi).