. Questo re di Sparta apparteneva, come tutti quelli dello stesso nome, tranne il primo, forse mitico, alla dinastia degli Euripontidi. Era figlio di Eudamida che aveva regnato dal 260 al 250 circa. Egli [...] A. aveva bisogno di una vittoria per affermarsi e condurre a compimento il suo programma. Data così la resistenza d'Arato, A. si dové ritirare a Sparta, dove trovò avversa la disposizione d'animo dei creditori spogliati e dello stesso proletariato ...
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Scienza greco-romana. Istituzioni e forme dell'attivita scientifica in eta ellenistica e romana
Giuseppe Cambiano
Istituzioni e forme dell'attività scientifica in età ellenistica e romana
Istituzioni [...] esso è l'unica opera di Ipparco pervenuta sino a noi. L'astronomia che circolò a Roma fu quella esemplificata in Arato, più che l'astronomia matematica, che sarebbe poi stata codificata da Tolomeo. Anche la geografia trovò modo di rivestirsi di forma ...
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Nacque da Demetrio Poliorcete e da Fila figlia di Antipatro, probabilmente nel 320-319 a. C., giacché alla sua morte nel 240-239 aveva 80 anni. Fu soprannominato Gonata, secondo Porfirio, perché nato a [...] X, 20, 5; Memmon., c. 13 segg. in Müller, Fragm. Histor. Graec., III, p. 535; Plut., Demetr., 44, 51, 53; Pyrrh., 12, 26 segg., Arat., 23, 31 segg.; Agis, 3, 13 segg.; De se ipso laud., 16; Apophth. Antig., 1 e 2; Polyaen., IV, 6, 18 e 20; VI, 6, 1 ...
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Figlio di Antigono Gonata e di Fila, figlia di Seleuco, regnò dal 239 al 229; nacque intorno al 275. Ancora principe, in una guerra contro Tolomeo d'Egitto, respinse il re d'Epiro Alessandro e in questa [...] dal padre Antigono Gonata nel 245. Ma la potenza della Macedonia sembrò una minaccia al movimento repubblicano, onde Pantaleone etolo e Arato (v.) trattarono l'alleanza. Ebbe allora origine una guerra che durò quasi quanto il regno di D. e finì con ...
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Scienza greco-romana. Geografia
Germaine Aujac
Geografia
Probabilmente fu Eratostene di Cirene (276/272-196/192), terzo direttore della Biblioteca di Alessandria, a coniare il termine 'geografia' per [...] tre stelle che formano quasi un quadrilatero con un punto pensato nel polo" (Commento ai fenomeni di Eudosso e di Arato, I, 4, 1). Nel viaggio lungo le coste nordoccidentali d'Europa, Pitea osservò, senza mostrare sorpresa, che procedendo verso nord ...
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Nel linguaggio scientifico, ogni fatto o evento suscettibile di osservazione diretta o indiretta, provocato o spontaneo.
Teorie fenomenologiche sono quelle che cercano di render conto di un f. quale esso [...] . Aristotele, ispirandosi al concetto astronomico di f. come ‘apparizione del cielo’, elaborato da astronomi come Eudosso di Cnido e da Arato, sostenne che la scienza naturale deve attenersi al f. che anzi ha lo scopo di spiegare, e quando la teoria ...
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(gr. ᾿Αχαιοί) Nome con cui nei poemi omerici spesso si designa tutto il popolo greco; in età storica A. sono gli abitanti dell’Acaia e della Ftiotide. Secondo molti storici gli A. sarebbero le popolazioni [...] i cantoni dell’Acaia; disciolta dopo il 302, fu ricostituita verso il 281; nei primi tempi ebbe vita stentata, sino a che Arato di Sicione non vi fece aderire, oltre la propria città natale, i più grandi centri dell’Arcadia e dell’Argolide. La lega ...
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LAMPREDI, Urbano
Guido Mazzoni
Nato a Firenze nel 1761, morto a Napoli nel 1838. Mutò il suo nome, ch'era Iacopo Giuseppe, in quello di Urbano, quando entrò fra gli scolopî. In tale qualità esercitò [...] si dedicò pure alla Iliade (un saggio nel 1833, con un paragone tra Omero e Dante); tradusse anche i frammenti di Arato e Appiano e Apollonio Rodio, con agilità di frase e di verso. Interessanti le pagine autobiografiche, ove rammentò le sue baruffe ...
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Le rappresentazioni della comunità
André Jean
Marc Loechel
Introduzione
Questo lavoro si propone di analizzare in che modo la città veneziana rappresentasse se stessa, ai propri occhi e agli occhi [...] nel passo dei Fenomeni in cui si tratta della costellazione che dà il nome al sesto segno dello Zodiaco. Spiegava Arato che, dopo aver lasciato il mondo durante l'età del ferro, la Vergine Giustizia ascese alla propria celeste dimora sotto forma ...
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Vedi RITRATTO dell'anno: 1965 - 1996
RITRATTO (v. vol. VI, p. 695)
M. G. Picozzi
K. Fittschen
(v. vol. VI, p. 695). Grecia. - Nel corso dell'ultimo trentennio gli studi relativi ai problemi del r. greco [...] ss.; H. Luskey, Eine neue Chrysipp- Gemme, in Festschrift für F. Homann- Wedeking, Waldsassen 1975, p. 202 ss.; L. Bacchielli, Arato o Crisippo? Nuove ipotesi per un vecchio problema, in QuadALibia, X, 1979, p. 27 ss.; K. Schefold, Aristón von Chios ...
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arativo
agg. [dal lat. mediev. arativus]. – Riferito a terreno, atto a essere arato, e quindi coltivato a cereali (sinon. del più com. seminativo); è per lo più opposto a pascolativo.
inarato
agg. [dal lat. inaratus, comp. di in-2 e part. pass. di arare «arare»], letter. – Non arato, lasciato senza colture: terreni, campi inarati; gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di febo (Leopardi).