ARATO (῎Αρατος, Arātus)
G. Becatti
Letterato e filosofo nato forse a Tarso, ma cittadino di Soli in Cilicia, dove morì versò la metà del sec. III a. C. e dove gli fu eretto un monumento, ricordato da [...] del III sec. a. C. I più riconoscono in questo ritratto Crisippo (v.) e nel tipo con barba prolissa della moneta Arato.
Di questo abbiamo una copia marmorea in una erma di Villa Albani (n. 610), dall'aspetto nobile, solenne, concentrato, risalente a ...
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Pittore greco (3º sec. a. C.), amico di Arato di Sicione; appartenne alla scuola di Sicione. Tra i suoi dipinti famosa una Afrodite; celebre anche un quadro rappresentante un uomo che cerca di frenare [...] due cavalli; criticato invece perché dispersivo nei particolari era un dipinto che rappresentava una battaglia ...
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PARTHENOS (Παρϑένος)
A. Bisi
Figlia di Apollo e Crisotemi, collocata dal padre fra le stelle dopo la sua morte precoce. Secondo Arato (Phaen., 96) la costellazione avrebbe preso nome dalla figlia di [...] Zeus e Temi (Dike), più tardi confusa con quest'ultima. Nella tradizione scoliastica posteriore P. è detta identica ad Erigone, figlia di Icaro, ovvero a Thespeia, figlia di Asopo, trasferita da Apollo ...
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NEALKES (Νεάλκνς, Nealces)
Red.
Pittore greco, forse di Sicione, fiorito probabilmente intorno alla metà del sec. III a. C. In grazia dell'amicizia di Arato di Sicione poté salvare un quadro di Melanzio [...] condannato da Arato a esser distrutto. Ebbe inclinazione per il frammentario, l'episodico, pure in quadri di notevoli proporzioni. Plinio, che, come Frontone, lo menziona fra gli artisti più vicini ai primarî, lo dichiara d'ingegno acuto e pieno di ...
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ANAXANDRA (᾿Αναξάνδρα, Anaxāndra)
L. Forti
Pittrice, nota soltanto da una notizia di Didymos raccolta da Clemente Alessandrino (Strom., iv, 124). Figlia del pittore Nealkes, contemporaneo di Arato, visse [...] quindi intorno alla metà del III sec. a. C. Si è pensato che Plinio (Nat. hist., xxxv, 146), nell'elenco dei pittori di seconda categoria, abbia voluto alludere a lei, scrivendo erroneamente Anaxander.
Bibl: ...
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ARATEA
U. Bauer-Eberhardt
Nella tradizione testuale e figurativa, dalla Tarda Antichità fino al sec. 13°, i più diffusi manoscritti di astronomia sono i Phaenomena Aratea, basati sulle versioni latine [...] Germanico riprende soprattutto le correzioni apportate da Ipparco (sec. 2° a.C.), che aveva duramente criticato i Φαινόμενα di Arato come imperfetti da un punto di vista astronomico. Su questo si basano a loro volta gli scholia di Germanico (Scholia ...
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LEONTISKOS (Λεοντίσκος, Leontiscus)
L. Guerrini
2°. - Pittore greco, originario di Sicione, ricordato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 141) tra i pittori di secondo piano come autore di una Suonatrice d'arpa [...] vincitore accanto a un trofeo. Non è possibile indicare se si trattasse della vittoria su Aristippo, tiranno d'Argo (Plut., Arat., 28), avvenuta nel III sec. a. C.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 2154; H. Brunn, Geschichte d. gr. Künstler, II ...
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MNASITHEOS (Μνασίϑεος)
L. Guerrini
Pittore di Sicione, del periodo ellenistico, menzionato da Plinio (Nat. hist., xxxv, 146) tra i pittori di terzo ordine. L'identificazione col M. ricordato da Plutarco [...] ., 7) come amico di Arato, generalmente accettata, viene invece rifiutata dal Lippold.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, 2108; H. Brunn, Gechichte d. gr. Künstler, II, Stoccarda 1889, p. 292; E. Pfuhl, Malerei u. Zeichn., II, Monaco 1923, pp. 888 ...
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Pittore della scuola sicionia della seconda metà del sec. 4º a. C., allievo di Panfilo. Dipingeva con i quattro colori fondamentali e le fonti ricordano la severità che improntava i suoi quadri; ci appare [...] , se è da identificare con un Melampus citato da Vitruvio. Dipinse il tiranno Aristrato sul carro, in un quadro che Arato di Sicione, nella seconda metà del 3º sec., per odio ai tiranni, fece ritoccare da Nealche, sostituendo ad Aristrato una ...
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ERIGONOS (᾿Ερίγονος, Erigonos)
M. B. Marzani
Pittore greco, scolaro di Nealkes, della scuola sicionia (Plin., Nat. hist., xxxv, 145). Dapprima semplice tritor colorum nella bottega di Nealkes, fece tali [...] da insegnare l'arte ad uno scolaro divenuto famoso, Pasias, fratello dello scultore Aiginetas. Poiché Nealkes visse all'epoca di Arato (271-213 a. C.), si può considerare E. di poco posteriore.
Bibl.: J. Overbeck, Schriftquellen, n. 2105; H. Brunn ...
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arativo
agg. [dal lat. mediev. arativus]. – Riferito a terreno, atto a essere arato, e quindi coltivato a cereali (sinon. del più com. seminativo); è per lo più opposto a pascolativo.
inarato
agg. [dal lat. inaratus, comp. di in-2 e part. pass. di arare «arare»], letter. – Non arato, lasciato senza colture: terreni, campi inarati; gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di febo (Leopardi).