Scrittore greco (Cheronea, Beozia, 50 d. C. - ivi dopo il 120). Studiò ad Atene presso il platonico Ammonio, e dopo alcuni viaggi tornò nella sua città, donde però si allontanò ripetutamente per incarichi [...] le analogie, ma anche le differenze, fra gli eroi greci e romani. Oltre a 4 biografie isolate (quelle di Artaserse II, Arato di Sicione, Galba, Otone) sono esaminate le vite di 22 coppie di personaggi, uno greco e uno romano (Teseo e Romolo ...
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Poeta latino (sec. 1º a. C. - 1º d. C.), di cui non si conosce né la patria né la vita, autore di un poema Astronomica, interrotto al 5º libro, la cui cronologia si può fissare sulla base di riferimenti [...] modernamente (e la ricerca delle sue fonti è stata oggetto di molti studî), delle opere di Posidonio, dei Fenomeni di Arato e, per la parte astrologica, dell'opera di Asclepiade di Mirlea, di Nechepso e di Petosiride. Formalmente M. imita Lucrezio ...
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CINICO, Giovan Marco (Giovan Marco da Parma)
Mauro De Nichilo
Nato a Parma verso il 1430, giovanissimo dimorò per qualche tempo a Firenze, dove apprese l'arte del calligrafo alla scuola di Pietro Strozzi.
Il [...] o piuttosto 1452, essendo s. Antonino Pierozzi morto nel 1459.
Nel 1458 si stabilì a Napoli: nella sottoscrizione all'Astronomia di Arato (cod. n. 12 dell'elenco compilato dal De Marinis, I, pp. 46-51) per Andrea Matteo Acquaviva, del 1469, dice che ...
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BERNACCHI, Antonio Maria
Raoul Meloncelli
Nacque a Bologna il 23 giugno 1685 daAngelo e Maria Maddalena Rossi. Rivelando una singolare tendenza alla musicalità, iniziò prestissimo l'attività di cantante, [...] suo esordio sulle scene italiane: nella stagione di carnevale 1709, infatti, il B. cantò al Teatro S. Angelo di Venezia nell'opera Arato in Sparta di G. M., Ruggeri. L'indicazione di "virtuoso di S. M. Cesarea ", apposta accanto al suo nome in quest ...
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BALDI, Bernardino
Raffaele Amaturo
Nacque in Urbino il 5 giugno 1553 da Francesco e Virginia Montanari. Appresi i primi elementi di greco e di latino alla scuola dell'umanista urbinate Gianantonio Turoneo, [...] la morte di costui con il matematico Guidubaldo del Monte. Portava a termine frattanto la traduzione dei Fenomeni di Arato, già intrapresa negli anni padovani, e scriveva un secondo poemetto didascalico L'invenzione del bossolo da navigare (1578).
La ...
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Figlio (Roma 15 a. C. - Antiochia 19 d. C.) di Druso Maggiore e di Antonia Minore; adottato da Tiberio (4 d. C.), sposò Agrippina Maggiore. Alla morte di Augusto si trovava in Gallia per un censimento, [...] a Gaio e Lucio Cesare). G. fu oratore e scrittore: restano di lui gli Aratea, libera versione dei Fenomeni di Arato (il titolo tràdito è Claudi Caesaris Arati Phaenomena), in 725 esametri, e frammenti di un'opera che si suole denominare Prognostica. ...
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Astronomo greco (sec. 2º a. C.). Forse il più grande astronomo dell'antichità, si può considerare il fondatore dell'astrometria. Compilò il più accurato catalogo stellare dell'antichità, pervenutoci grazie [...] osservazioni celesti. Delle sue opere rimangono soltanto due critiche di poca importanza sul poema didascalico I fenomeni di Arato e su un'altra operetta analoga di Eudosso; il suo lavoro scientifico è quasi interamente conosciuto attraverso gli ...
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Musicista (Venezia 1686 - Brescia 1739). Tra i suoi lavori più celebri vi fu l'Estro poetico-armonico (1724-26), una parafrasi dei primi 50 salmi di Davide. Questo ciclo, da una a quattro voci con basso [...] 1719; Calisto in Orsa, 1725; Arianna, 1727). Produzione letteraria e teorica: Lettera famigliare d'un Accademico ..., 1705; Arato in Sparta, libretto d'opera, 1709; Trattato delle consonanze armoniche, 1717; Sonetti, 1718; Il teatro alla moda, satira ...
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Umanista, editore e stampatore (Bassiano, presso Sezze, 1450 circa - Venezia 1515). Ha dato all'umanesimo europeo ottime edizioni di classici greci, latini e italiani, contrassegnate dal 1502 dalla famosa [...] , M. diede una grammatica greca (post., 1515) e una latina (1502), un trattato di metrica, le vite di Ovidio ed Arato, traduzioni da Esopo e Focilide. Nel 1502 aveva fondato l'Accademia Veneta, che raccolse studiosi greci e italiani e fu strumento ...
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CASTIGLIONCHIO, Lapo da, detto il Giovane
Riccardo Fubini
Nacque da Averardo, ultimogenito di Lapo il Vecchio, e da Maria Ardinghi verso il 1406, probabilmente a Firenze.
La data di nascita si ricava, [...] anche per la contemporaneità col dialogo, è la dedica citata al card. Cesarini. Il C. immagina che la figura venerabile di Arato gli compaia in sogno, rimproverandolo di sprecare le sue fatiche per risuscitare la virtù antica, non ottenendo se non di ...
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arativo
agg. [dal lat. mediev. arativus]. – Riferito a terreno, atto a essere arato, e quindi coltivato a cereali (sinon. del più com. seminativo); è per lo più opposto a pascolativo.
inarato
agg. [dal lat. inaratus, comp. di in-2 e part. pass. di arare «arare»], letter. – Non arato, lasciato senza colture: terreni, campi inarati; gl’inarati colli Solo e muto ascendea l’aprico raggio Di febo (Leopardi).