DONATI, Giuseppe
Giuseppe Ignesti
Nacque a Granarolo Faentino (ora frazione di Faenza, prov. di Ravenna) il 5 genn. 1889, da Severo e Domenica Baccarini, terzogenito tra cinque fratelli. Le condizioni [...] sforzi lì dove più consistenti erano sempre state le adesioni al programma democratico cristiano, presentando cioè, sotto il simbolo dell'aratro, le candidature del D. e di Ciriani nel collegio di Udine-Belluno e in quello di Ravenna. Si riuscì, con ...
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La comunità che si riconosce come Ladinia Dolomitica è formata da circa 30.000 persone, insediate in cinque valli a raggiera intorno al gruppo del Sella (fig. 1), nelle Alpi centrorientali. Il territorio [...] (m)
tablé «baita, fienile» < tabŭlariu(m)
ciajuel «formaggio» < casĕolu(m)
o più limitatamente dolomitici:
(6) cadria «aratro» < quadriga(m)
messel «luglio» < messale(m)
La forte influenza del veneto sul lessico ampezzano – vecio «vecchio ...
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GALLO, Agostino
Gino Benzoni
Nasce nel 1499, con tutta probabilità prima del 14 maggio, a Cadignano, odierna frazione di Verolanuova, nella piana bresciana, a poco più d'una ventina di chilometri da [...] - della verità e della bontà. Sicché il "vero agricoltore" è il "buon agricoltore", quello che fa fendere con l'aratro i campi ben a fondo "con erpicarli da poi benissimo", essendo questi "i veri modi di coltivare bene". Tautologico il G ...
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togliere (tollere; torre; III singol. indic. pres. tolle e to'; I e III singol. ind. imperf. togliea, III plur. toglien; III singol. fut. torrà; cond. pres. I singol. torrei, III plur. torrien)
Alessandro [...] figurato, " rimuovere " da un'attività per destinare ad altri compiti: Cv IV V 15 Quinzio Cincinnato, fatto dittatore... tolto da l'aratro.
Per alludere al momento della sua morte Vanni Fucci usa la perifrasi quando fui de l'altra vita tolto (If XXIV ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Stefano Simonetta
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Spinoza elabora un sistema panteistico fondato sul concetto dell’assoluta necessità. [...] (Etica, III, prop. 51); un soldato associa all’idea di cavallo quella di guerra, un contadino quella di campo e di aratro (Etica, II, prop. 18, scolio); alcuni intendono per uomo un animale eretto, altri un bipede implume (Etica, II, prop. 41, scolio ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
Giovanni Di Pasquale
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
L’alto Medioevo è caratterizzato da un buon numero di trattati tecnici; in particolare, [...] relazione con le diverse realtà regionali. Tuttavia, gli ampi spazi incolti, la resistenza di molti suoli all’aratro antico e la diffusione delle aree boschive, mostrano l’inadeguatezza delle tecniche ereditate dal passato: lentamente, a cominciare ...
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Vedi CICLADICI, Vasi dell'anno: 1959 - 1994
CICLADICI, Vasi (v. vol. Il, p. 587)
F. Zaphiropoulou
Gli scavi degli ultimi anni a Nasso, Paro e Thera hanno riportato alla luce abbondante materiale ceramico [...] Oisymi e Paro mostrano rappresentazioni di cavalli alati con tripodi, guerrieri, una coppia su un carro, una figura maschile con aratro tirato da due buoi, come anche scene mitologiche: giudizio di Paride, ratto di Tetide a opera di Peleo, Apollo e ...
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alfabeto
Francesco De Renzo
Comunicare facilmente e con rapidità
L'alfabeto consiste in una serie di segni grafici, le lettere, che usiamo per rappresentare in forma scritta le parole e i suoni di una [...] direzione alterna: una riga da destra verso sinistra e la successiva da sinistra verso destra, come il tracciato che un aratro trascinato da un bue disegna sul campo) e in seguito essa divenne solamente destrorsa, cioè da sinistra verso destra. Con ...
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Misura
Pietro Dominici
Il termine misura indica il valore numerico attribuito a una grandezza, ottenuto ed espresso come rapporto tra la grandezza data e un'altra della stessa specie assunta come unità, [...] e nell'altro riferentesi all'area della superficie di terreno arabile in una giornata di lavoro da un uomo con un aratro al quale fosse aggiogata una coppia di buoi. Relativamente alle unità ponderali, è di natura antropica il talento, unità di base ...
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Un nome collettivo è un nome (➔ nomi) che al singolare denota un insieme di entità o individui, rappresenta cioè un’idea di collettività (folla, gente, famiglia, squadra, sciame). A differenza dei nomi [...] » 9 luglio 2001)
b. Tante genti sono passate su queste terre, che qualcosa si trova davvero, e dappertutto, scavando con l’aratro (Carlo Levi, Cristo si è fermato a Eboli, Torino, Einaudi, 1990, p. 128)
In italiano, per un gruppo ristretto di nomi ...
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aratro
s. m. [lat. aratrum, della stessa radice di arare «arare»]. – Strumento agricolo, a traino animale o meccanico, con trazione diretta o funicolare, talvolta montato su ruote, che serve ad arare il terreno: è costituito dalla trave o...
aratura
s. f. [dal lat. tardo aratura]. – L’operazione dell’arare; il lavoro che si fa con l’aratro e anche il tempo in cui tale lavoro si compie: a. meccanica, effettuata con un aratro trainato direttamente da un motore; a. funicolare, quando...