MAGGESE (fr. jachère; sp. barbecho; ted. Brachfeld; ingl. fallow)
Alessandro Vivenza
Antica pratica di lavorazione del terreno, adottata specie nell'agricoitura estensiva e nei paesi aridi o sub-aridi, [...] sul terreno riposato per uno o più anni e comprende una serie di lavori (da 3 a 8) eseguiti, per lo più con semplice aratro a chiodo, nel corso di quasi un anno da gennaio a novembre. Detta serie di lavori ha l'effetto di rendere soffice il terreno ...
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Sardegna
Regione dell’Italia insulare. L’uomo è presente in S. fin dal Paleolitico. A partire dall’inizio del 6° millennio a.C. l’isola subisce un’intensa colonizzazione neolitica, a opera di popolazioni [...] eneolitiche, fra cui quella di Monte Claro, con la comparsa di grandi abitati nel Campidano, forse collegati all’acquisizione dell’aratro a trazione animale. Con la fine dell’antica età del Bronzo ha inizio la costruzione dei primi nuraghi, la cui ...
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Una delle più importanti e numerose popolazioni pagane di Sumatra (750.000 ind.), abitante l'alta boscosa conca del lago Toba, divisa nelle due nazioni principali dei Karo, a N. e NO. del lago, e dei Toba [...] , ma conserva anche molti elementi tipici della cultura indonesiana. La coltivazione del riso, nella quale s' impiega anche l'aratro tirato a mano, fornisce il prodotto principale per l'alimentazione; l'allevamento del bufalo e del cavallo ha pure ...
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rifiutare
Alessandro Niccoli
Vale " non voler accettare " offerte, doni, proposte: Cv IV V 13 chi dirà che fosse sanza divina inspirazione, Fabrizio infinita quasi moltitudine d'oro rifiutare...? (altro [...] astratto: Cv IV V 15 Chi dirà di Quinzio Cincinnato, fatto dittatore e tolto da lo aratro, e dopo lo tempo de l'officio, spontaneamente quello rifiutando a lo aratro essere ritornato?; Pg I 72 Libertà va cercando, ch'è sì cara, / come sa chi per ...
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Pittore di soggetti storici, di ritratti e di paesaggi, nato a Mons il 30 giugno 1826 ed ivi morto il 24 agosto 1899. Fu allievo dell'accademia di Mons dal 1836 al 1846, poi continuò gli studî a Parigi [...] ch'ebbe per soprannome "Il Fiammingo". Tornato a Mons, vi divenne direttore dell'Accademia nel 1871.
La sua opera principale, l'Aratro, dipinta a Roma e datata del 1875, è un paesaggio della campagna romana, e si trova al Museo di Mons insieme con ...
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Gli Antichi
Umberto Livadiotti
Nell'antica Mesopotamia
Mesopotamia è il nome dato alla fertile pianura situata in Asia fra due grandi fiumi: il Tigri e l'Eufrate. È in questa regione che sorsero le [...] tetto, dove in estate si dormiva al fresco. I contadini allevavano capre, pecore e buoi, che usavano per trainare l'aratro; inoltre avevano scavato una fittissima rete di canali per irrigare il terreno con l'acqua dei fiumi. La terra produceva orzo ...
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TAZZA FARNESE
F. L. Bastet
Questo capolavoro della glittica ellenistica, probabilmente alessandrina, (v. tav. a colori vol. i, s. v. allegoria), ci è noto dal 1471, da quando cioè Lorenzo de' Medici [...] , rappresenta il Nilo. A lui di fronte compare, avanzando dallo sfondo, l'inventore dell'aratro, Horus-Trittolemo, con perizoma e sacco. Solleva il timone di un aratro e tiene nella mano sinistra un coltello. Ai suoi piedi, adagiata dietro una sfinge ...
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TAMILI
Elio MIGLIORINI
Carlo TAGLIAVINI
. Popolazione dell'India Inglese, che conta circa 18 milioni d'individui, appartenenti alle razze scure della penisola; essi occupano specialmente la parte [...] che è tra le più antiche dell'India. Essi si dedicano al commercio, lavorano i campi usando, dov'è possibile, l'aratro, ma sono soprattutto domestici e operai e come tali emigrano su vasta scala non solo verso Ceylon, ma anche a Maurizio, nelle ...
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PITTARA, Carlo
Francesco Santaniello
PITTARA, Carlo. – Nacque a Torino il 6 giugno 1835. Dei suoi genitori non si conoscono i nomi. Nella capitale sabauda studiò presso la Reale Accademia Albertina [...] l’antico maniero che era stato acquistato l’anno precedente dal cavalier Ogliani.
Nel 1873 inviò all’Esposizione universale di Vienna L’aratro.
Nel 1875 decise di trasferirsi a Roma, dove si era da tempo stabilito anche Avondo, e prese in affitto uno ...
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Appartenne alla gente patrizia Quinctia. Console suffectus nel 460 a. C., ebbe forti contrasti con i tribuni della plebe, e ricusò d'essere eletto per l'anno successivo. Nel 458, essendo stato il console [...] giogo; ritornò poi a Roma, ove celebrò uno splendido trionfo. Depose quindi la carica tenuta per 16 giorni e ritornò all'aratro. Dittatore per la seconda volta nel 439 per fronteggiare Spurio Melio che mirava a farsi tiranno, lo fece citare dal suo ...
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aratro
s. m. [lat. aratrum, della stessa radice di arare «arare»]. – Strumento agricolo, a traino animale o meccanico, con trazione diretta o funicolare, talvolta montato su ruote, che serve ad arare il terreno: è costituito dalla trave o...
aratura
s. f. [dal lat. tardo aratura]. – L’operazione dell’arare; il lavoro che si fa con l’aratro e anche il tempo in cui tale lavoro si compie: a. meccanica, effettuata con un aratro trainato direttamente da un motore; a. funicolare, quando...