. La domesticazione è in senso biologico lo stato in cui si trovano gli animali domestici e le piante coltivate. Domesticate si chiamano quelle bestie (e piante) le cui condizioni di alimentazione e riproduzione [...] , altre a corna fatte a lira ed altre senza corna; verso il sud apparve anche lo zebù. I buoi erano attaccati all'aratro e aggiogati; servivano anche per trasporti di pietre e per la trebbiatura dei cereali. Non era trascurato il reddito del latte ...
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VOTIACHI
Arthur HABERLANDT
Carlo TAGLIAVINI
Giorgio PULLE'
I Votiachi appartenenti, assieme ai Permi e Sirieni, al gruppo ugro-finnico, contano circa 600.000 persone e sono stanziati alle sorgenti [...] Nelle radure così ottenute fanno crescere prima l'erba, scassano quindi il terreno con la zappa, poi lo lavorano con l'aratro a chiodo e con un semplice erpice fatto di frasche di rami spezzati e cespuglî. Corteccia di tiglio vien usata per preparare ...
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Le popolazioni finniche fanno parte della famiglia ugro-finnica, che si divide in un ramo orientale (v. ugri) e in uno occidentale. Questo a sua volta comprende i Finni propriamente detti o Finlandesi, [...] all'agricoltura consisteva nell'abbattere gli alberi e nel bruciare poi questi insieme con il sottobosco passando successivamente con l'aratro senza rimuoveme i resti. Questo metodo è ancora in uso nella Carelia, nel Savo e nelle parti orientali e ...
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precolombiane, civilta
precolombiane, civiltà
Definizione invalsa da tempo per indicare l’insieme delle culture indigene dell’America Centrale e andina che si svilupparono tra il 3° millennio a.C. e [...] p., accanto al mancato utilizzo della ruota per fini pratici (in ragione dell’assenza di animali da tiro), dell’aratro e della moneta, e alla scarsa diffusione dell’allevamento. Negli ultimi decenni, studi numerosi e dal carattere multidisciplinare ...
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BOTTER, Francesco Luigi
Carlo Poni
Nato il 20 febbr. 1818 a Moriago presso Valdobbiadene (prov. di Treviso) da Antonio e da Maria Botteselli, agiati agricoltori, il B. fece i primi studi nel seminario [...] , modificato (1845-1846) dal B. e dal conte F. Aventi, e montato in una officina annessa all'Istituto agrario. Questo aratro, venduto al "puro prezzo di costo", ebbe in pochi anni una diffusione rapidissima. Nel 1861 il B. calcolava che l'officina ...
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Società contadine
Werner Rösener
Introduzione
La ricerca sulla struttura e sull'evoluzione delle società contadine ha conosciuto un impetuoso sviluppo negli ultimi decenni. La cultura contadina è stata [...] il contadino non si serve più del bastone da scavo né pratica l'ortocoltura, ma coltiva il podere con l'aratro. Soprattutto nell'area europea, l'impiego di questo attrezzo è considerato un criterio essenziale per distinguere i contadini dai semplici ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
I Romani e gli animali
Cristiana Franco
Il contributo è tratto da Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, edizione in 75 ebook
Nel mondo antico in generale il rapporto della specie umana [...] lupi, minotauri, cavalli e cinghiali precedevano le singole file di soldati”. Romolo traccia il solco della nuova città aggiogando due buoi all’aratro, per la verità – precisa il racconto – si tratta di un bue e di una vacca: per questo il solco ne è ...
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KARLFELDT, Erik Axel
Giuseppe GABETTI
Poeta svedese, nato a Folkärna in Dalecarlia il 20 luglio 1864, morto a Stoccolma il 31 aprile 1931. Fu prima insegnante, poi bibliotecario; infine, dal 1912, segretario [...] d'amore), più che da un'interiorità meditativa, la poesia nasce da un'esperienza di "lavoro d'ascia, di carro e di aratro" e ha odor di terra" e "respiro d'aria libera e viva fra prati e foreste": nella reazione realistica contro tutto ciò che ...
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Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco (2014)
L'origine della citta
Massimo Maiocchi
Storia della civiltà europea a cura di Umberto Eco, Antichità, edizione in 75 ebook
Sulla metà del IV millennio a.C., la Mesopotamia meridionale è sede di un fenomeno [...] sui campi lunghi, dove ogni appezzamento ha accesso al corso d’acqua lungo il lato corto, massimizzando le potenzialità dell’aratro-seminatore. Non sappiamo con certezza quando tale sistema entri in uso, poiché la maggior parte dei dati ci vengono ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo bizantino
Andrea Paribeni
Varietà e variabilità delle situazioni climatiche e geomorfologiche furono senz'altro tra i fattori che maggiormente [...] una tecnologia sofisticata, se rapportata alle condizioni di lavoro (attrezzi con rilevanti percentuali di parti metalliche, aratro perfettamente congeniale alla natura del suolo), la lavorazione dei campi, votata in primo luogo alla coltura dei ...
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aratro
s. m. [lat. aratrum, della stessa radice di arare «arare»]. – Strumento agricolo, a traino animale o meccanico, con trazione diretta o funicolare, talvolta montato su ruote, che serve ad arare il terreno: è costituito dalla trave o...
aratura
s. f. [dal lat. tardo aratura]. – L’operazione dell’arare; il lavoro che si fa con l’aratro e anche il tempo in cui tale lavoro si compie: a. meccanica, effettuata con un aratro trainato direttamente da un motore; a. funicolare, quando...