FAPANNI, Agostino
Paolo Preto
Nato il 25 ag. 1778 ad Albaredo (od. frazione di Vedelago, provincia di Treviso), da Francesco, avvocato bresciano, e Augusta Tosetti, dopo i primi studi nel collegio comunale [...] . 113-122), anch'essa fondata su sessant'anni di esperimenti nella tenuta di Martellago, gli articoli giornalistici Dell'aratro (in Il Raccoglitore, I [1852], pp. 61-78), particolarmente acuto e preciso nelle descrizioni tecniche, Qualche riflessione ...
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Il termine famiglia deriva dal latino familia, che dal significato originario di "convivenza di servì sotto uno stesso tetto" (cfr. famulus) passò a designare tutti quelli che vivevano sotto l'autorità [...] . Questo contatto portò dapprima all'introduzione del bue e del bufalo nell'agricoltura e al conseguente impiego dell'aratro a trazione animale per la coltivazione delle grandi pianure: considerazioni economiche del tutto analoghe a quelle che ...
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Capitale della repubblica greca, di cui è anche la città più grande e popolosa. È situata al centro di una pianura limitata ad E., a N. e ad O. da una cerchia di monti: Imetto o Trellovoũni (m. 1026), [...] del maggior tribunale, per il recinto del Bouzygion, nel quale sarebbero stati per la prima volta aggiogati i buoi all'aratro, per quello del Leokorion, che era stato forse fondato per una purificazione espiatoria del popolo.
Ma un vero carattere ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Giambattista Vico
Andrea Battistini
Vissuto tra Sei e Settecento, Vico si formò nel clima di aspirazioni riformistiche creatosi nel Regno di Napoli e, anche se non ebbe mai una posizione politicamente [...] il raggio della divina provvedenza» (p. 418), ma a campeggiare in primo piano sono i manufatti umani, a cominciare dall’aratro per finire con il timone, simbolo dei primi scambi commerciali tra le nazioni.
I fondatori delle nazioni, considerati degli ...
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Lavoro
Massimo Bellotto e Marco Aime e Antonio Farulla
Carmela R.N. Corrao
Il termine lavoro definisce tutte quelle attività umane, individuali o collettive, intenzionali e non istintive, che si esplicano, [...] , l'agricoltura propriamente detta è legata alla domesticazione degli animali e consiste nella coltivazione della terra per mezzo dell'aratro, mentre il dissodamento dei campi operato con l'impiego della sola forza umana prende il nome di orticultura ...
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Il Dominio da terra: politica e istituzioni
Alfredo Viggiano
Città capitale e Dominio da terra; ambiente veneziano e ambiente veneto; vocazione per il mare e attrazione verso la terra: questi alcuni [...] Venezia nel '400, Roma 1989. Importanti a questo proposito anche le considerazioni di Luciano Pezzolo, L'archibugio e l'aratro. Considerazioni preliminari per una storia delle milizie rurali nei secoli XVI e XVII, "Studi Veneziani", n. ser., 7, 1983 ...
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Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le Correzioni, i conservatori delle leggi
Marco Bellabarba
Le pratiche del diritto civile: gli avvocati, le " Correzioni ", i " conservatori delle leggi [...] e, con altrettanta assiduità, i sudditi del dominio: casi da poco, la restituzione di una vanga o di un aratro sottratti da un arbitro infido, oppure processi voluminosi e da anni irrisolti nei quali si scontravano famiglie illustri dell ...
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(A. T., 97-98; 99-100).
Sommario. - Geografia: Nome, delimitazione, estensione (p. 257); Storia dell'esplorazione della Cina propria (p. 258); Geologia (p. 261); Paleogeografia (p. 263); Struttura e morfologia [...] -kua, creatrice dei riti del matrimonio. Poi Shen-nung (il divino agricoltore), con testa di bue e corpo umano, che inventò l'aratro, Huang-ti (l'imperatore giallo) che inventò i riti, la musica, il calendario, le vesti e la divisione dei campi. Poi ...
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GIAPPONE (A. T., 101-102)
Fabrizio CORTESI
Giuseppe COLOSI
Gioacchino SERA
Pino FORTINI
Guido PERRIS
Luigi CHATRIAN
Carlo DE ANGELIS
Anna Maria RATTI
Edoardo GOULET
Carlo TAGLIAVINI
Alfred SALMONY
Marcello [...] sempre più voga.
Utensili, strumenti e occupazioni caratteristiche. - I contadini usano ancora, in gran parte, gli strumenti tradizionali: l'aratro, di poco differente da quello degli Egiziani dell'epoca faraonica, la vanga, la falce e l'erpice. Ma ...
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SVIZZERA (A. T., 20-21)
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Claudia MERLO
Fabrizio CORTESI
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Delio CANTIMORI
Luigi CHATRIAN
Otto TSCHUMI
Ernesto GAGLIARDI
Arthur HABERLANDT
Paul GEIGER
Rudolf KAUFMANN
Giuseppe [...] in queste alte valli lavorare da sé il terreno con la zappa. Anche presso i Vallesiani, dove non è possibile usar l'aratro, le donne scassano il terreno con le zappe, una forma d'agricoltura forse già rappresentata nelle pitture rupestri dell'età del ...
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aratro
s. m. [lat. aratrum, della stessa radice di arare «arare»]. – Strumento agricolo, a traino animale o meccanico, con trazione diretta o funicolare, talvolta montato su ruote, che serve ad arare il terreno: è costituito dalla trave o...
aratura
s. f. [dal lat. tardo aratura]. – L’operazione dell’arare; il lavoro che si fa con l’aratro e anche il tempo in cui tale lavoro si compie: a. meccanica, effettuata con un aratro trainato direttamente da un motore; a. funicolare, quando...