Cittadina dell’Austria (25.284 ab. nel 2007), 27 km a S di Vienna, ai piedi della Selva Viennese, nota stazione idrominerale.
Da B. prende il nome una cultura eneolitica che, con varianti regionali, fiorì [...] in Austria, Ungheria, Boemia, Moravia nel 3° millennio a.C. L’economia era fondata sull’agricoltura (con uso dell’aratro e di carri a quattro ruote) e sull’allevamento. Gli insediamenti erano situati in villaggi fortificati e in grotte naturali; ...
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Rilievo (2873 m) delle Alpi Marittime francesi. Costituisce un singolare monumento preistorico, con circa 38.000 figure incise nei massi e nella superficie di rocce levigate dai ghiacciai, a 1900-2700 [...] , eseguite a leggero graffito, accanto ad armi, utensili e rare figure umane rappresentano con frequenza bovidi aggiogati all’aratro o isolati, che inducono a riconoscere negli autori una popolazione agropastorale. Si è supposta l’esistenza di un ...
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Sardegna
Regione dell’Italia insulare. L’uomo è presente in S. fin dal Paleolitico. A partire dall’inizio del 6° millennio a.C. l’isola subisce un’intensa colonizzazione neolitica, a opera di popolazioni [...] eneolitiche, fra cui quella di Monte Claro, con la comparsa di grandi abitati nel Campidano, forse collegati all’acquisizione dell’aratro a trazione animale. Con la fine dell’antica età del Bronzo ha inizio la costruzione dei primi nuraghi, la cui ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo greco e mondo romano
Elizabeth Fentress
Stefania Quilici Gigli
I tipi di colture e i sistemi di produzione
di Elizabeth Fentress
I resti più evidenti [...] ai non aventi cittadinanza era negato possedere terra nelle città-stato. Peraltro, figure come Cincinnato, che abbandonò l'aratro per salvare Roma, sono emblematiche del mondo romano. In un periodo più tardo Catone il Censore fondò la carriera ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo bizantino
Andrea Paribeni
Varietà e variabilità delle situazioni climatiche e geomorfologiche furono senz'altro tra i fattori che maggiormente [...] una tecnologia sofisticata, se rapportata alle condizioni di lavoro (attrezzi con rilevanti percentuali di parti metalliche, aratro perfettamente congeniale alla natura del suolo), la lavorazione dei campi, votata in primo luogo alla coltura dei ...
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Repertorio delle culture dell'Europa preistorica. Eneolitico
Luca Bachechi
Leone Fasani
Marin Dinu
Enrico Pellegrini
Renata Grifoni Cremonesi
Manuel Santonja Gomez
Alberto Cazzella
Giovanni Lilliu
Alessandra [...] Horodiştea- Erbiceni-Gorodsk della cultura Cucuteni-Tripol´e. Le tribù C. conoscevano il carro a quattro ruote (senza raggi), l’aratro con il vomere in corno di cervo e la trazione animale (con bovini).
La filatura, la tessitura, la fabbricazione di ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: Europa preistorica e protostorica
Lanfredo Castelletti
L'agricoltura non è un fenomeno autoctono in Europa. Già sul finire dell'Ottocento e agli inizi [...] la rifertilizzazione naturale che consente un migliore sfruttamento del terreno. Senza dubbio l'introduzione dell'aratro (si pensi, ad es., all'aratro del Lavagnone, presso Brescia, databile al Bronzo Antico) permise l'utilizzo di terreni prima ...
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L'Europa tardoantica e medievale. I popoli delle migrazioni nelle regioni occidentali: I Germani
Horst Wolfang Böhme
I germani
L’etnonimo Germani è riferito a diverse popolazioni e tribù dell’Europa [...] allungata. Si concimava con marna e torba. Inizialmente si faceva impiego dell’aratro a scalfittura, solo dagli inizi dell’era cristiana entrò in uso l’aratro doppio. Ancor più significativo della coltivazione della terra era l’allevamento di bovini ...
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La domesticazione delle piante e l'agricoltura: mondo etrusco-italico
Giuseppe M. Della Fina
I tipi di colture e i sistemi di produzione
L'analisi delle attività produttive dell'Italia preromana, ivi [...] sfruttava i suoli disboscati, il cui legname veniva bruciato. Il sistema a maggese, che prevedeva l'uso dell'aratro (rappresentato spesso nella produzione artigianale: ad es., quello presente nella decorazione plastica di un carrello in bronzo da ...
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Dai primi insediamenti al fenomeno urbano. Mondo etrusco-italico e romano
Paolo Sommella
Manlio Lilli
Giuseppe M. Della Fina
Sergio Rinaldi Tufi
Josep Guitard i Dunand
Luigi Caliò
Luisa Migliorati
Pierre [...] alla maniera di Gabi, e cioè con il capo coperto da un lembo della toga rimboccata, essi reggevano il manico dell'aratro piegato in modo da far ricadere le zolle all'interno. E nel tracciare il solco in questa maniera, determinavano il luogo delle ...
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aratro
s. m. [lat. aratrum, della stessa radice di arare «arare»]. – Strumento agricolo, a traino animale o meccanico, con trazione diretta o funicolare, talvolta montato su ruote, che serve ad arare il terreno: è costituito dalla trave o...
aratura
s. f. [dal lat. tardo aratura]. – L’operazione dell’arare; il lavoro che si fa con l’aratro e anche il tempo in cui tale lavoro si compie: a. meccanica, effettuata con un aratro trainato direttamente da un motore; a. funicolare, quando...