Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Filosofia (2012)
Antonio Genovesi
Saverio Ricci
In Genovesi si verifica un originale incrocio tra la crisi degli Stati d’antico regime quale concreta occasione riformatrice e un nuovo orientamento cattolico in termini [...] la quale, non altrimenti che la virtù filosofica, è naturale», come dice san Tommaso, è un campo di urgente aratura, che la «grazia» lavora, non annienta (p. 556). Giuseppe Maria Galanti, nella sua radicalizzazione del pensiero del maestro, chioserà ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] maturatasi specie a Varràmista e a Casignano per il significato profondo della fatica dell'uomo e del logorio del lavoro (l'Aratura, i Battitori a correggiato, le Case di contadini di Pitti, Bambini nel viale, la Pazza, la Raccoglitrice di foglie, le ...
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aratura
s. f. [dal lat. tardo aratura]. – L’operazione dell’arare; il lavoro che si fa con l’aratro e anche il tempo in cui tale lavoro si compie: a. meccanica, effettuata con un aratro trainato direttamente da un motore; a. funicolare, quando...
colmare
v. tr. [der. di colmo2] (io cólmo, ecc.). – 1. a. Riempire fino all’orlo, al colmo: c. un sacco, un bicchiere; c. un piatto di cibo; Sette fiasche di lacrime ho colmate (Carducci). b. Riferito a terreni, rialzare, pareggiare, soprattutto...