DEPERO, Fortunato
Simonetta Nicolini
Figlio di Lorenzo e di Virginia Turri, nacque a Fondo (Trento) il 30 marzo 1892. Trasferitosi a Rovereto con la famiglia, frequentò la scuola reale elisabettina [...] Megafoni di bestemmie (1924, Roma, Gall. naz. d'arte moderna), Discussione del 3000 (1926, Rovereto, Museo Depero), Aratura-Paesaggio al tornio (1926, Torino, Museo civico d'arte moderna), Solidità di cavalieri (1930, Rovereto, Museo Depero), Nitrito ...
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CANEVARI, Raffaele
Giuseppe Miano
Figlio del pittore Giovanni Battista e di Enrichetta Muschi, nacque a Roma il 21 marzo 1828. Benché avviato alla professione paterna, già a quindici anni preferì dedicarsi [...] , canalizzazione e regolarizzazione del Tevere, dell'Aniene, del Volturno (1890) e del Nera (1893), escogitò sistemi di aratura idraulica (1881) e mise a punto un progetto di locomotore elettrico da impiegarsi in agricoltura; infatti problemi di ...
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FABBRONI, Giovanni
Renato Pasta
Fratello minore di Adamo, nacque a Firenze il 13 febbr. 1752 da Orazio e Rosalinda Werner. Dalla madre, originaria di Heidelberg, apprese in tenera età il tedesco e la [...] critica dei sistemi agronomici esistenti: in particolare, quello di J. Tull e Duhamel du Monceau che nella pratica delle arature ripetute e profonde vedeva un mezzo per riparare la cronica scarsità di concimi delle campagne europee. Per il F., invece ...
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CATEL, Franz (Franz Ludwig; nei documenti romani, spesso, Francesco Catelli)
Agnese Concina Sebastiani
Nacque a Berlino il 22 febbr. 1778 da Friedrich (di famiglia originaria di Sedan) e Elisabeth Wilhelmine [...] romana, a Tor di Quinto, presso ponte Molle. La tenuta presso Macerata è raffigurata in Scena di mietitura e in Scena di aratura, e la vigna di ponte Molle in Colazione di mietitori sulla riva del Tevere:tutti e tre i quadri sono conservati a Roma ...
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FATTORI, Giovanni
Dario Durbè
Nacque a Livorno il 6 sett. 1825 (non il 25 di quel mese, come l'artista ebbe una volta a dichiarare, o nel 1828, come egli stesso ripeté due volte, anche se esitante). [...] maturatasi specie a Varràmista e a Casignano per il significato profondo della fatica dell'uomo e del logorio del lavoro (l'Aratura, i Battitori a correggiato, le Case di contadini di Pitti, Bambini nel viale, la Pazza, la Raccoglitrice di foglie, le ...
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aratura
s. f. [dal lat. tardo aratura]. – L’operazione dell’arare; il lavoro che si fa con l’aratro e anche il tempo in cui tale lavoro si compie: a. meccanica, effettuata con un aratro trainato direttamente da un motore; a. funicolare, quando...
colmare
v. tr. [der. di colmo2] (io cólmo, ecc.). – 1. a. Riempire fino all’orlo, al colmo: c. un sacco, un bicchiere; c. un piatto di cibo; Sette fiasche di lacrime ho colmate (Carducci). b. Riferito a terreni, rialzare, pareggiare, soprattutto...