Pittore e architetto (Urbino 1483 - Roma 1520). Figlio di Giovanni Santi R. poté ricevere dal padre, morto nel 1494, solo un primo indirizzo alla pittura. Grande importanza ebbero invece per la sua formazione [...] sua bottega, 1520-24). Negli stessi anni R. si dedicò con maggiore partecipazione alla realizzazione dei cartoni per gli arazzi della Sistina, raffiguranti episodî degli Atti degli apostoli (1514-15 circa, Londra, Victoria and Albert Museum; gli ...
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Il complesso ambito delle a. a. va posto in relazione con le diverse espressioni utilizzate per indicare le arti quando il processo creativo non è fine a sé stesso ma è volto alla realizzazione di oggetti [...] , il legno, la plastica o la carta.
In Italia l'arte tessile ha trovato sempre una particolare attenzione, basti pensare agli arazzi moderni di artisti quali E. Accatino, R. Bonfanti e S. Heyden. È da notare come gli arazzieri in Italia siano in ...
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Scultore e pittore, nato ad Algeri nel 1896, morto nel 1966 presso Nuova Delhi. Nel 1924 ottenne il diploma in ingegneria ma già da tempo si era interessato ai problemi dell'architettura. Ebbe contatti [...] gallerie di Roma, Milano e Venezia.
La produzione di B., oltreché sculture, annovera fin dal 1954 opere di pittura, arazzi e vetrate. Teso a una specializzazione professionale nel campo delle arti visive e dell'architettura, sostenuto da una volontà ...
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Città della Spagna settentrionale (174.075 ab. nel 2007), capoluogo della provincia omonima. Sorge a 856 m s.l.m. presso le sorgenti del fiume Arlanzón. È buon mercato agricolo (cereali) e di bestiame [...] torri di facciata, Giovanni da Colonia, 1448-58; sculture, 13° sec.; coro ligneo, 1497-1512; importante Museo diocesano, con preziosi arazzi gotici e del Rinascimento). Sono da ricordare anche S. Stefano e SS. Cosma e Damiano (13° sec.), S. Nicola di ...
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Pittore (n. Modena 1509 circa - m. forse Fontainebleau 1571). Uno dei più brillanti rappresentanti del manierismo emiliano, si formò guardando all'arte dei Dossi, del Correggio e poi del Parmigianino; [...] , ecc.), ma lavorò anche a Parigi, Rouen e Chantilly per Anne de Montmorency e diede un suo notevole contributo nell'ambito delle arti applicate con disegni per smalti (altare della Sainte-Chapelle, eseguito da L. Limousin, Louvre) e per arazzi. ...
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VATICANO, Stato della Citta del
Umberto TOSCHI
Leone GESSI
Teodosio MARCHI
Pietro PISANI
Carlo CECCHELLI
Gino BORGHEZIO
Johann STEIN
VATICANO, Stato della Città del (A. T., 24-25-26 bis).
Sommario. [...] fu trasferita al terzo piano delle Logge di Gregorio XIII; indi fu trasferita in quella che poi divenne la Galleria degli Arazzi. Più tardi si occuparono le aule dell'appartamento di S. Pio V (che poi dovevano essere destinate alla raccolta di quadri ...
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. Famiglia di artisti francesi, di cui i più notevoli sono:
Noël C., pittore, nato a Parigi nel 1628, ivi morto nel 1707, allievo del Guillerié, fu nel 1672 direttore dell'Accademia di Francia a Roma. [...] volgare, rivela già il gusto del rococò. I cartoni della Storia di Ester e della Morte di Atalia (1699; Louvre), modelli di arazzi per i Gobelins, sono le opere più caratteristiche di A. C., maestro abile ma un po' vuoto, che pure nel Democrito del ...
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LUIGI I d'Angiò, re di Sicilia
Patrizia Sardina
Nacque a Vincennes, presso Parigi, il 23 luglio 1339, secondogenito di Giovanni II il Buono, re di Francia, e Bona di Lussemburgo.
Nel 1350 fu investito [...] riches heures del duca di Berry, dedicata al mese di settembre). Ma l'opera più nota commissionata da L. è il ciclo degli arazzi dell'Apocalisse realizzati per il castello di Angers tra il 1373 e il 1380.
L. si oppose al ritorno a Roma di Gregorio ...
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Pittore, nato a Napoli il 21 aprile 1696, ivi morto il 31 agosto 1784. Educato all'arte dal Solimena, derivò soprattutto dal Giordano quelle chiare colorazioni che diedero peculiare carattere alle sue [...] di grazie nelle figure; soprattutto quando diede alle sue tele una generale colorazione che fa pensare a quella degli arazzi.
Le sue opere più tarde non sono certamente le migliori: egli ripeteva macchinalmente sé stesso, appesantendo i suoi gruppi ...
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TORI, Agnolo
di Cosimo
Antonio Geremicca
di Mariano, detto Bronzino. – Figlio di Cosimo di Mariano, beccaio, nacque a Monticelli, sobborgo di Firenze, il 17 novembre 1503 (Archivio dell’Opera di S. [...] soggetti allegorici, invero una minima parte della sua produzione. Sono di questo momento, 1544-46, i cartoni per gli arazzi con la Dovizia, la Giustizia vendica l’Innocenza, la Primavera (Meoni, 1998, pp. 158-167). Bronzino sarebbe, infine, tornato ...
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arazzo
s. m. [dal nome della città di Arras (nell’ital. ant. Arazzo), nella Francia settentr., che detenne il primato in quest’arte soprattutto nel sec. 15°]. – Opera decorativa destinata a essere appesa alle pareti di grandi sale, chiese...