Panno istoriato con motivi araldici, ornamentali o narrativi, eseguito con tecnica particolare su un telaio verticale (alto liccio) od orizzontale (basso liccio): sui fili (in genere di lino, canapa o [...] nella nuova cattedrale di Coventry (1962). A Tournai nel 1947 è stato fondato un Centre de rénovation de la tapissérie e nel 1962 si è istituita a Losanna una Biennale dedicata all’arazzo. In Italia si segnalano le arazzerie di Penne e di Asti. TAV. ...
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Maestro arazziere di Bruxelles (m. 1536). Leone X gli ordinò, nel 1515, l'esecuzione dei famosi undici arazzi conservati tuttora nella Pinacoteca Vaticana (Atti degli Apostoli, sui cartoni di Raffaello [...] rispettivamente da Clemente VII e dal cardinale Clesio, arcivescovo di Trento, su cartoni degli scolari di Raffaello (circa 1530). Altri arazzi usciti dalla manifattura di A. (Storia di Troia; Storia di Noè) furono inviati alla corte di Madrid. ...
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Arazziere (n. Parigi tra il 1330 e il 1340 - m. forse 1399). Su cartoni di Jean de Bandol eseguì (1375-80) una serie di arazzi con scene dell'Apocalisse (ora nel castello di Angers) commissionatigli da [...] Luigi I d'Angiò. Gli sono inoltre attribuiti gli arazzi con i Nove Prodi del Metropolitan Museum di New York. Il parato di Angers è il più importante complesso di arazzi gotici oggi esistente. ...
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Arazziere (Roma 1710 - Napoli 1789). Dal 1757 diresse la Manifattura reale di Napoli. Fra le sue opere più note, la serie di arazzi con storie di Don Chisciotte. ...
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Arazziere (m. Torino 1743). Formatosi nelle Fiandre, fu a lungo (1716-37) al servizio della corte di Toscana, dove tra l'altro eseguì quattro grandi arazzi su disegno di G. C. Sagrestani (Le quattro parti [...] del mondo, 1720-29; Firenze, Mus. Bardini). Dal 1738 alla morte diresse l'arazzeria ducale di Torino. Gli successe il figlio Francesco (m. 1785) ...
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Arazziere e pittore (Vaddö, Stoccolma, 1732 - Stoccolma 1816). Scolaro di F. Boucher a Parigi, si ispirò a J.-B. Chardin nei suoi quadri, di tono realista, di vita svedese. Dipinse anche delle buone nature [...] morte. Sue opere nei musei svedesi ...
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Arazziere (Parigi 1561 - ivi 1639). Lavorò nella manifattura dell'ospedale della Trinità. Protetto da Enrico IV e da Luigi XIII, eseguì un gran numero di arazzi per il palazzo del Louvre e per chiese e [...] palazzi di Parigi ...
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Arazziere e pittore (Parigi 1570 circa - ivi 1650 circa). Fondò a Parigi (1627) una fabbrica di tappeti annodati e di coperture di mobili. L'opera sua principale è il tappeto per la Grande Galleria del [...] Louvre ...
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Arazziere (Parigi 1714 - ivi 1801), allievo di Ch. Parrocel. Tra i più importanti artisti della manifattura dei Gobelins, fu celebre soprattutto per i ritratti. ...
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FERLONI, Pietro
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Non si conoscono gli estremi anagrafici di questo arazziere attivo a Roma dal 1717, quando fu nominato direttore della fabbrica pontifidi S. Michele fondata nel 1710 per volere di [...] palazzo apostolico (Ibid., p. 63, n. 34). A partire dal 1741, e sino al 1746, il F. e bottega eseguirono i tre arazzi offerti da papa Benedetto XIV alla chiesa di S. Petronio a Bologna, dove si conservano, raffiguranti Cristo affida a s. Pietro la ...
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arazzo
s. m. [dal nome della città di Arras (nell’ital. ant. Arazzo), nella Francia settentr., che detenne il primato in quest’arte soprattutto nel sec. 15°]. – Opera decorativa destinata a essere appesa alle pareti di grandi sale, chiese...