Industria e artigianato
Salvatore Ciriacono
Venezia come economia-mondo. Ambiente lagunare e paesaggi sociali
Si può affermare con sufficiente sicurezza, sulla base della letteratura esistente, che [...]
175. Ibid., p. XIII; P.G. Molmenti, La storia di Venezia nella vita privata, pp. 163-164; D. Davanzo Poli, in Gli arazzi di Venezia, pp. 36-37; J. Denucé, Les tapisseries anversoises, p. XIII.
176. J. Denucé, Les tapisseries anversoises, pp. XII-XIV ...
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ROMEI, Giuseppe
Maria Cecilia Fabbri
(Giovanni Giuseppe). – Nacque il 23 giugno 1710 a Firenze, nel popolo di S. Maria Novella, da Marco di Giuseppe e da Agata di Jacopo Bolognesi. La fede di battesimo [...] Romei maturò l’idea, magnificata dall’Elogio in poi, di «dipingere sul panno bianco a sughi d’erbe a guisa di arazzo, e vi riescì felicemente, essendocene in Firenze di suo nelle primarie case, come ancora in molti luoghi della Toscana» (1776, col ...
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LONDONIO, Francesco
Cristina Geddo
Nacque a Milano, nella parrocchia di S. Alessandro in Zebedia, il 7 ott. 1723, da Antonio e Teresa Lesma, quartogenito di sette figli.
Fu allievo del milanese Ferdinando [...] Milano, tappezzata da un complesso di 21 dipinti a soggetto pastorale variati per formato e dimensioni sino a grandezze da arazzo, oggi parzialmente conservati alla Pinacoteca di Brera.
Cade negli stessi anni l'imponente ciclo di 24 tele di soggetto ...
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MARTORANA, Gioacchino
Mariny Guttilla
– Figlio di Pietro e di Epifania Galasso, nacque a Palermo il 19 ag. 1736 e fu battezzato lo stesso giorno nella chiesa di S. Ippolito al Capo (Palermo, Arch. parrocchiale [...] tela con il Sogno di Guglielmo II, da cui derivano l’incisione di S. Pomarede e il cartone utilizzato per l’arazzo, ora a palazzo arcivescovile (D’Amico - Civiletto). Lavorò anche per la nobiltà palermitana; nel 1764 ricevette una somma per affreschi ...
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BRANDI, Giacinto
Antonella Pampalone
Figlio di Giovanni di Vincenzo, nacque a Poli nel 1621 (cfr. Vicariato di Roma, S. Lor. in Lucina, licenze matrimonio, 6 sett. 1640).
Vincenzo, vissuto tra la fine [...] fra gli appestati, trovò un abile partito nel rappresentare la realistica scena - racchiusa entro i bordi figurati di un arazzo - con mezzi illusionistici; al centro della volta, dove dipinse La caduta degli angeli ribelli, il contrasto spaziale e ...
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LOSCHI, Bernardino
Barbara Corradi
Figlio del pittore parmense Iacopo d'Ilario e di Lucrezia De' Grossi, nacque probabilmente a Parma, in data non nota che va collocata intorno al 1460. Entro l'inizio [...] del L., reso evidente dalla scelta di ambientare i personaggi in un paesaggio, anziché contro i consueti sfondi lavorati uniformemente ad arazzo.
Il 24 ag. 1518 il L. partecipava al contratto di commissione per i lavori in cotto della collegiata di S ...
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DIAMANTE di Feo (Fra Diamante)
Eve Borsook
Nato intorno al 1430 a Terranuova (Valdarno), pittore, fu assistente e collaboratore di Filippo Lippi per oltre vent'anni ma non conosciamo alcun dipinto che [...] , p. 169).
Nel maggio 1470 D. era di nuovo a Prato dove dipinse all'interno del portico "del palazzo de' Signori un ampio arazzo di color rosso, ornato di gigli d'oro, coll'arme de' Petrucci nel mezzo, e sopra il suo ritratto, più di mezza figura, su ...
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MEI, Paolo
Francesco Franco
MEI (Meo), Paolo. – Nacque a Roma il 18 giugno 1831 da Domenico e da Matilde Farrajoni.
Il cognome nei libri parrocchiali è trascritto quasi sempre come «Meo» (Roma, Archivio [...]
Il 2 dic. 1869, in occasione dell’apertura del concilio Vaticano, il M. espose un enorme stendardo, dipinto in forma di arazzo, raffigurante il Concilio di Nicea, circondato «da dorature e da emblemi dipinti» (Acta officialia …, pp. 301 s.). Dopo la ...
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AVENALI, Marcello
Barbara Belotti
Nacque a Roma il 16 nov. 1912 da Luigi ed Elena Terziani. Suo nonno Domenico era un noto costruttore romano affermatosi a Roma con la realizzazione di palazzo Brancaccio [...] è quasi inutile" (Ginepro, 1961).
La ricerca delle capacità espressive del colore ebbe nuovi impulsi anche dalla realizzazione degli arazzi (eseguiti sia con lunghi telai da ditte specializzate, sia cucendo i pezzi di stoffa fra loro), opere in cui ...
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CERRUTI, Michelangelo
Michele Cordaro
Citato dai documenti anche con il soprannome di "Candelottaro", nacque a Roma nell'anno 1663 e venne battezzato l'8 maggio nella parrocchia di S. Lorenzo in Damaso, [...] data all'affresco della tribuna in cui la Cena in casa del Fariseo è rappresentata come se fosse la figurazione di un arazzo spiegato e allargato da angeli in volo.
Altre opere attribuite al C. sono: un S. Antonio da Padova nella chiesa della ...
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arazzo
s. m. [dal nome della città di Arras (nell’ital. ant. Arazzo), nella Francia settentr., che detenne il primato in quest’arte soprattutto nel sec. 15°]. – Opera decorativa destinata a essere appesa alle pareti di grandi sale, chiese...