GONZAGA, Ferrante
Giampiero Brunelli
Nacque a Mantova il 28 genn. 1507, terzogenito del marchese Francesco II e di Isabella d'Este. Nell'adolescenza mostrò predilezione per gli esercizi cavallereschi. [...] Mantova, 1523-1526. La formazione da cortegiano di un generale dell'Impero, Mantova 1991; N. Forti Grazzini, Un contesto per l'arazzo con "Enea davanti a Didone" delle Civiche raccolte d'arte applicata, in Rassegna di studi e notizie, 1993, n. 17, pp ...
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Vedi STUCCO dell'anno: 1966 - 1997
STUCCO
N. Bonacasa
S. De Marinis
S. De Marinis
M. Spagnoli Mariottini
Definizione tecnica; 1. Ambiente egeo ed Egitto faraonico; 2. Grecia classica; 3. Egitto ellenistico [...] Assur è stata avvicinata alle scaenae frontes e ai ninfei romani. In questa concezione architettonica la decorazione diviene quasi un arazzo che ricopre le superfici murarie senza rispetto per le strutture.
Ad Assur, come a Warka, vengono ampiamente ...
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Allestire oggi
Beppe Finessi
Italo Lupi
Dagli anni Trenta del 20° sec. a oggi, una particolare propensione per i progetti di allestimenti ha contraddistinto la storia dell’architettura italiana. In [...] un gioco di rimandi tra grandissimo e piccolissimo, da migliaia di differenti e coloratissimi piattini in porcellana: grande arazzo materico che dirigeva tutti gli altri suoni polifonici dell’esposizione.
Progetti attuali
Per il Salone del mobile del ...
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Alsazia
V. Beyer
(franc. Alsace; ted. Elsass)
Regione della Francia nordorientale, compresa fra le pendici dei Vosgi a O, la catena del Giura a S e il corso del Reno a E, l'A. è divisa amministrativamente [...] effetti, trattati alla stessa stregua, i temi profani, ivi compreso il romanzo cortese, e i soggetti religiosi. I laboratori di arazzi (situati per lo più in conventi femminili, come a Saint-Etienne di Strasburgo e a Saint-Jean-Saverne) produssero in ...
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Nell'antichità furono sostenute due tesi opposte, note entrambe a Dionisio d'Alicarnasso (I, 26,30), sulle origini degli Etruschi, che per l'una tesi, indigena, erano autoctoni d' Italia per l'altra, greca, [...] necropoli tarquiniese.
La serie di tombe dipinte di Tarquinia è aperta dalla tomba dei Tori, in cui vi è un carattere quasi di arazzo, la scena espressa tra le due porte di fondo. È una scena mitica: l'agguato di Achille al giovinetto Troilo; in essa ...
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SIRIA
Aldo SESTINI
Mario SALFI
Anna Maria RATTI
Giuseppe FURLANI
Arnaldo MOMIGLIANO
Pietro ROMANELLI
Guillaume DE JERPHANION
F. Lor. F. G. *
(A. T., 88-89 e 91).
Sommario: Nome e limiti [...] nell'ornamentazione geometrica a intrecci, sempre più diffusa, e che tradusse nella pietra motivi tolti all'arte dell'arazzo del passamano, del ricamo, arti caratteristiche di un popolo nomade. Questa decorazione, applicata sull'edificio a guisa di ...
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MICHELANGELO Buonarroti
Pietro Toesca
Nacque il 6 marzo 1475 a Caprese la cui podesteria, insieme con quella del vicino castello di Chiusi in Casentino, era allora tenuta per Firenze dal fiorentino [...] ; non è convincente nemmeno la rappresentazione del movimento, nell'incerto scorcio del cavallo di Saulo (ispirato a quello dell'arazzo di Raffaello, d'ugual soggetto) o nell'incomposto impeto delle figure; sono ampollose le composizioni in cui già ...
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(XIV, p. 361; App. I, p. 562; II, i, p. 877; V, ii, p. 142)
Il tema dell'e., nell'ambito dell'Enciclopedia Italiana, segue due linee principali presentando, da una parte, la storia delle e. d'arte e, dall'altra, [...] (dal 1955) o di Tokyo (dal 1958) alla biennale di scultura all'aperto di Anversa (dal 1959); dalla biennale dell'arazzo di Losanna (dal 1962) alla biennale del bronzetto e della piccola scultura di Padova (dal 1965) e ancora rassegne caratterizzate ...
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Vedi ROMANA, Arte dell'anno: 1965 - 1997
ROMANA, Arte (v. vol. VI, p. 939)
M. Cristofani
P. Zanker
W. Raeck
dalle ORIGINI fino all'età medio-repubblicana. - Appare problematica, fino al momento della [...] produzione ceramica dalla ricca decorazione a rilievo.
Tipica componente dell'arredo domestico tardoantico sembra sia stato l'arazzo: alcuni esemplari si sono conservati grazie al clima secco dell'Egitto, dove avevano un'utilizzazione secondaria all ...
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Arte e società
Enrico Castelnuovo
Ilaria Bignamini
Introduzione
I rapporti tra arte e società mutano nel tempo e nello spazio; in particolare varia il significato del primo termine, quello di arte, [...] di "opus atrebatense", di "opus lucense", e via di seguito, per indicare un certo tipo di smalto, di oreficeria, di arazzo, di tessuto. Anche il celebre "opus francigenum", termine con cui è stata indicata la costruzione gotica, venne inteso come una ...
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arazzo
s. m. [dal nome della città di Arras (nell’ital. ant. Arazzo), nella Francia settentr., che detenne il primato in quest’arte soprattutto nel sec. 15°]. – Opera decorativa destinata a essere appesa alle pareti di grandi sale, chiese...