Pittore fiammingo, nato a Bruxelles circa il 1570, morto ivi circa il 1626, citato per la prima volta nel 1594 nei registri della corporazione di Bruxelles come capo di una scuola fiorente, divenne nel [...] 'A. fu uno dei più curiosi e interessanti continuatori di lui; e, tranne qualche paesaggio e qualche cartone per arazzo, si dedicò quasi esclusivamente alla rappresentazione vivace e pittoresca di pubbliche cerimonie come l'Ommegauck, processione che ...
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Fu con il Beauneveu e con Evrard de Hainaut, tra gli artisti settentrionali venuti nell'Île de France a servizio di Carlo V. Fin dal 1368 stipendiato dal re, che lo nominò poi suo valletto e pittore ufficiale, [...] commissioni di altri. Nel 1375, Luigi I d'Angiò, fratello del re, commise al B. i cartoni per una serie di arazzi raffiguranti l'Apocalisse ora nella cattedrale d'Angers, e costituiscono uno dei monumenti più preziosi e più belli dell'arte dell ...
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Arazziere parigino del sec. XIV, nato a Parigi fra il 1330 e il 1340, morto probabilmente nel 1399, si trova per la prima volta ricordato circa l'anno 1373, data nella quale egli era già in fama. Noi lo [...] : il famoso parato dell'Apocalisse, oggi conservato nella Cattedrale di Angers, serie commessa all'artista nel 1377 dal duca d'Angiò (v. arazzo, III, p. 972, b). Nel 1400 la moglie del B. è ricordata come vedova.
(V. Tavv. XCIX e C).
Bibl.: Vedi bibl ...
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EROLI, Pio
Teresa Zambrotta
Nacque a Roma il 26 genn. 1903 da Erulo e Virginia Bartolini, sorella dello scultore Paolo. Dopo gli studi classici al collegio "Nazareno", perfezionò l'istruzione artistica [...] pp. 51 ss.; I Biennale mediterranea d'arte, Palermo 1946, p. 31, tav. XXI; N. Ciampi, Una scuola per l'arte dell'arazzo, in Capitolium, XXXI (1956), pp. 262-266; Mostra dell'arte della tappezzeria (catal.), Roma 1958, pp. 25-28; Rinasce una scuola di ...
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simulatamente
Lucia Onder
In Vn XIV 4 Allora dico che io poggiai la mia persona simulatamente ad una pintura la quale circundava questa magione, D. presenta il proprio turbamento durante il convito [...] ), " in modo che nessuno se ne accorgesse " (Porena-Pazzaglia). Il Mattalia si chiede se fosse cosa corretta appoggiarsi a un affresco o arazzo che fosse: se non lo era, s. " esprimerebbe un appoggiarsi in modo da non essere colto in un'azione o poco ...
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sovraposta
Andrea Mariani
Unica occorrenza in If XVII 16 Con più color, sommesse e sovraposte / non fer mai drappi Tartari né Turchi. Per il testo e la punteggiatura cfr. Petrocchi, ad l., dove si ha [...] tutti i commentatori sono d'accordo nell'attribuire a ‛ sommessa ' il significato di " lavoro di sfondo " in un ricamo, in un arazzo, e a s. il senso di " rilievo ", " lavoro che spicca ", rispetto allo sfondo e che è, o appare, ‛ posto sopra ' alle ...
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Anglonormanna, Arte. Tessuti
V. Glenn
TESSUTI
I tessuti a. sono conservati in misura leggermente maggiore di quelli anglosassoni; esiste poi la grande testimonianza del ricamo di Bayeux (Bayeux, Tapisserie [...] donato alla cattedrale di Ely un panno che commemorava le gesta del marito: non è noto però se si trattasse di un vero arazzo di lana o di un ricamo come quello di Bayeux. Circa un secolo più tardi, panni raffiguranti scene della Vita di s. Albano ...
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È il maggior maestro arazziere di Bruxelles nel Cinquecento. Dal 1502 fu addetto alla corte di Filippo il Bello conte di Fiandra, marito di Giovanna la Pazza e padre di Carlo V. A Pietro fu dato nel 1515 [...] anni 1528-37. Consta di sette grandi pezzi a tre Comparti ciascuno. Dal 1818 appartengono al Duomo di Trento. Altre serie di arazzi uscirono dalla manifattura di Pietro, fra cui le più belle furono inviate alla corte di Madrid: la Storia di Troia, la ...
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CACHERANO, Brunone (Burnonus Caqueyranus, Borne Caqueran)
Renato G. Bordone
Figlio terzogenito di Franceschino I e di Margherita di Luserna, nacque durante la seconda metà del secolo XIV, forse a Bricherasio, [...] , è attestato più volte come giudice e credenziario del Comune dal 1212 al 1252; compare anche fra gli uomini di Rocca d'Arazzo che nel 1237 prestano giuramento di fedeltà al vescovo d'Asti. Sembra anzi che fin d'allora i Cacherano esercitassero su ...
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Scultore italiano (Udine 1910 - Boston 1969), fratello di Afro e di Dino, noto in arte con il nome di Mirko. Studiò a Venezia, Firenze, Monza, poi a Milano con A. Martini, quindi a Roma. Giovanissimo, [...] delle Fosse Ardeatine (1950-51); croce per i caduti italiani a Mauthausen (1954); fontana in mosaico in piazza B. Brin a La Spezia (1955); rilievo in ottone (1965) e arazzo (1968) per la fondazione Wenner-Gren a Burg Wartenstein in Austria. ...
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arazzo
s. m. [dal nome della città di Arras (nell’ital. ant. Arazzo), nella Francia settentr., che detenne il primato in quest’arte soprattutto nel sec. 15°]. – Opera decorativa destinata a essere appesa alle pareti di grandi sale, chiese...