Erudito, oratoriano (n. Lisbona 1719 - m. 1773), in Arcadia Cândido Lusitano. Tradusse da Virgilio, Ovidio, Seneca, ecc. e scrisse una Arte Poética (1748) nella quale, seguendo Aristotele e Orazio e tenendo [...] presente la lezione del Castelvetro e di J. de Luzán, espone, in tre libri, problemi generali di estetica letteraria, caratteristiche dei generi teatrali e canoni della poesia epica e lirica. Tra le altre ...
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Poeta portoghese (1724-1772). Fu uno dei fondatori dell'Arcádia Lusitana e traduttore di Orazio. Svolse interessanti idee sulla drammatica nell'atto unico Theatro Novo (1766; pubbl. post. 1778) e legò [...] il suo nome all'armoniosa Cantata de Dido inserita in Assembleia ou Partida (pubbl. post., 1778), satira della società contemporanea rappresentata nel 1766 ...
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Lirici del Settecento - Introduzione
Mario Fubini
Due poeti che il lettore cercherà invano in questo volume vanno considerati quasi i poli della nostra raccolta: Metastasio e Parini. Ne son rimasti [...] e mutato quel che è da mutare, la natura di un Bertola e di un Pindemonte: come si allarga e si rinnova lo scenario arcadico con la Sicilia del Meli, nuovi e più vasti e vari aspetti esso ci presenta nelle Prose e poesie campestri pindemontiane e nei ...
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(lat. Catillus) Mitico figlio di Anfiarao, venuto in Italia dall’Arcadia. Ebbe tre figli: Tiburto, Coras e Catillo iunior, i mitici fondatori di Tivoli. Secondo Catone, C. fu un arcade, comandante la flotta [...] di Evandro, che fondò Tivoli. Virgilio fa prendere parte il giovane C. alla lotta contro Enea ...
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Letterato (Macerata 1663 - Roma 1728). Fu il principale fondatore dell'Arcadia (1690), di cui fu custode generale fino alla morte. Assai più importanti delle Rime (1695; ed. def., 1723) sono: l'Istoria [...] della volgar poesia (1698), primo tentativo, ricco di notizie erudite, di una storia generale della poesia italiana; i dialoghi La bellezza della volgar poesia (1700); i Comentarj intorno alla storia della ...
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Poeta (Bologna 1665 - ivi 1727). Cominciò come marinista, poi, entrato in Arcadia (1698) col nome di Mirtilo Dianidio, si avvicinò a Petrarca; fu prof. di eloquenza all'univ. di Bologna (1707), città nella [...] di che fu criticato. Ma non per colpa del verso riuscirono fiacche le sue tragedie, nelle quali portò l'atmosfera dell'Arcadia (Ifigenia è la più nota tra esse; più scolastiche Rachele e Alceste). Migliori le commedie (tra esse in particolare Che bei ...
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(gr. Παρϑένιος) Rilievo del Peloponneso che segna il confine meridionale dell’Arcadia con l’Argolide.
Secondo la leggenda Telefo vi sarebbe stato allevato da una cerva e vi sarebbe stata esposta Atalanta; [...] inoltre il dio Pan, cui il monte era sacro, vi sarebbe apparso a Fidippide che nel 490 correva a Sparta per chiedere aiuto contro i Persiani ...
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(gr. ᾿Ορέστης, lat. Orestes) Personaggio della mitologia greca, eroe locale dell'Arcadia, eponimo della città di Oresteo (o Orestasio). Il mito, dall'Odissea all'Orestea di Stesicoro (fine del 7º - prima [...] metà del 6º sec. a.C.) e ai grandi tragici, ne fece il figlio di Agamennone e di Clitennestra, destinato a diventare matricida per vendicare la morte del padre. Al momento della tragica morte di Agamennone, ...
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PIZZI, Gioacchino
Annalisa Nacinovich
PIZZI, Gioacchino. – Nacque a Roma l’11 settembre 1716 da Gaetano e da Antonia Scaccieri, bolognese. Di famiglia modesta, compì i primi studi presso le Scuole pie. [...] , già membro della Crusca e dell’Académie des belles lettres di Parigi; numerosi suoi componimenti furono stampati nelle Rime degli Arcadi, tomi X (Roma 1747), XI (Roma 1749), XII (Roma 1759), XIII (Roma 1780) e XIV (Roma 1781). In questo periodo ...
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GODARD, Luigi
David R. Armando
Nacque a Senglea (Malta) il 19 genn. 1740, da Giovanni e Francesca Rossi. I contemporanei e la maggior parte dei biografi lo ritennero nativo di Ancona, dove trascorse [...] e le colonie, il G. lasciò Roma per alcuni mesi recandosi in Toscana e a Bologna. Al ritorno, il 28 ag. 1778, lesse in Arcadia un componimento in ottava rima dal titolo La novità poetica, pubblicato nello stesso anno a Roma.
L'opera era una sorta di ...
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arcadia
arcàdia s. f. – Propr., nome di una regione dell’antica Grecia, nel Peloponneso, considerata, nella trasfigurazione letteraria, come luogo di una serena vita pastorale, dedita ai piaceri della natura e del canto; tale nome fu attribuito...
arcade
àrcade agg. e s. m. e f. [dal lat. Arcas -ădis, gr. ᾿Αρκάς -άδος]. – 1. Dell’Arcadia (v.); abitante o nativo dell’Arcadia: i pastori a.; arcadico, che ricorda l’Arcadia favoleggiata: Si riposava all’ombra d’uno speco Arcade, sotto un...