Le riviste del secondo dopoguerra
Daniela Saresella
Gli anni della ricostruzione
Il Novecento è stato definito il secolo delle riviste1, e ciò trova conferma nel secondo dopoguerra quando sulle pagine [...] venne chiamato Raniero La Valle (che sostituì Raimondo Manzini) mentre l’arcivescovodiMilano, cardinale Montini, affidò «L’Italia» a Giuseppe Lazzati53. In realtà questo momento di apertura non durò a lungo e «L’Avvenire d’Italia», che assunse ...
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Vescovi/2: dalla svolta antimodernista a Pio XII
Roberto P. Violi
Antimodernismo e nazionalizzazione dell’episcopato
L’episcopato italiano, su cui ancora si rifletteva, all’atto dell’elezione di Pio [...] , Casale Monferrato 1984.
5 M. Torresin, Il cardinale Andrea C. Ferrari arcivescovodiMilano e s. Pio X, in Memorie storiche della diocesi diMilano, 10, Milano 1963, pp. 37-304; Aspetti religiosi e culturali della società lombarda negli ...
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Metamorfosi della vita religiosa: frati e clero regolare
Daria Gabusi
Gli ordini religiosi nati sul territorio nazionale nei primi centocinquant’anni di vita dell’Italia unita, così come quelli più [...] successivi al concilio Vaticano II continuava l’aggiornamento dell’ordine, ma il calo di vocazioni era sempre più vistoso. Nel 1979 diveniva arcivescovodiMilano il professore gesuita Carlo Maria Martini, attento ai problemi della città e aperto ...
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GREGORIO XIII, papa
Agostino Borromeo
Ugo Boncompagni nacque a Bologna il 1° genn. 1501, da Cristoforo e da Angela Marescalchi. Studiò giurisprudenza a Bologna, dove conseguì il dottorato in utroque [...] parte fondamentale nel promuovere l'applicazione del concilio (in ciò si distinse particolarmente Niccolò Ormaneto, già vicario generale dell'arcivescovodiMilano C. Borromeo). I rappresentanti pontifici dovevano far osservare ai vescovi l'obbligo ...
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Il 'partito romano'
Andrea Riccardi
Papato e Roma dopo il 1870
Roma rappresenta un riferimento decisivo non solo nell’esercizio del ministero del papa e del servizio della sua Curia, ma anche nell’immaginario [...] romano» fa parte a pieno titolo anche della storia di Montini, prima come sostituto, poi come arcivescovodiMilano, infine come papa. Il prete bresciano è portatore di una cultura e di una sensibilità differenti da quelle dell’ambiente romano, dove ...
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Sinodi, assemblee, convegni ecclesiali
Maria Teresa Fattori
L’attività sinodale e collettiva dei vescovi italiani non trova nel 1870 una data significativa: piuttosto occorre rifarsi alla lunga storia [...]
Malgrado le divisioni interne all’episcopato della regione – tra il vescovo di Cremona, Geremia Bonomelli e l’arcivescovodiMilano e presidente della conferenza, Luigi N. di Calabiana, contro i vescovi Riboldi e Sarto (a Mantova prima dell ...
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La Cei e la svolta postconcordataria
Alessandro Santagata
Introduzione
In questo saggio mi occuperò della storia della Conferenza episcopale italiana nel primo periodo postconcordatario. Si tratta di [...] Carpi 1962-1998, Carpi 1998), Enrico Manfredini, arcivescovodi Bologna dal 1982 al 1983 e Giacomo Biffi, vescovo titolare di Fidente e ausiliare del cardinale arcivescovodiMilano e successivamente arcivescovodi Bologna dal 1984 al 2002.
19 Sulle ...
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BONIZONE
Giovanni Miccoli
Nulla di effettivamente certo si sa delle origini di B.: sconosciuta la famiglia, sconosciuto il luogo e l'anno di nascita.
Dal suo parlare, soprattutto nel Liber ad amicum, [...] dovevano la loro originaria promozione o comunque il loro ingresso negli ordini (casi di Anselmo arcivescovodiMilano, di Daiberto vescovo di Pisa, di Poppone vescovo di Metz, ecc.). Urbano II non esitò a ricorrere a vere e proprie "reordinazioni ...
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Gregorio XIV
Agostino Borromeo
Niccolò Sfondrati nacque, probabilmente a Somma Lombarda, l'11 febbraio 1535 da Francesco e Anna Visconti.
La sua nascita avvenne prematuramente: questa circostanza, secondo [...] e stima è indubbio; altrettanto certo, però, è che, pur senza sottovalutare gli sforzi compiuti da Sfondrati, l'arcivescovodiMilano avrebbe desiderato da lui un'azione riformatrice più incisiva. Questa sua convinzione, che traspare qua e là nella ...
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BORROMEO, Federico
Paolo Prodi
Nacque in Milano il 18 ag. 1564 dal conte Giulio Cesare, fratello cadetto di Giberto padre di s. Carlo, e da Margherita, appartenente alla potente e ricca famiglia milanese [...] alle sue direttive. Inviandolo a quattordici anni, nella primavera del 1579, allo Studio di Bologna, l'arcivescovodiMilano scriveva al cardinale G. Paleotti vescovo di quella città: "È giovanetto che et per la tenerezza dell'età et per la ...
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attenzionato agg. (bur.) Che è sottoposto all’attenzione, al controllo di qualcuno, in particolar modo dell’autorità giudiziaria o delle forze dell’ordine | Per estensione, che è seguìto, tenuto d’occhio, preso in esame (detto di cose, oltre...
ambrosiano
ambroṡiano agg. e s. m. [dal lat. eccles. Ambrosianus, der. di Ambrosius «Ambrogio»]. – 1. agg. a. Di sant’Ambrogio, vescovo di Milano nel sec. 4°, e del rito da lui istituito (detto appunto rito a.): la basilica a.; inni a., quelli...