ROSA MORANDO, Filippo
Giulio Natali
Letterato, nato nel 1732 a Verona, ivi morto l'11 agosto 1787. Benemerito degli studî danteschi, lodato da G. Gozzi nella Difesa di Dante; arcade petrarchista, detto [...] dal Pindemonte, che intende così attribuirgli il merito del bolognese Eustachio Manfredi "il Manfredi di Verona", coltivò anche poco felicemente la tragedia. Dapprima aristotelico e ammiratore di Scipione ...
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Elice
Giovanni Buti
Renzo Bertagni
È il nome meno comune della ninfa Calisto, del seguito di Diana e sua prediletta, che fu sedotta da Giove e resa madre di Arcade. In conseguenza di questa colpa fu [...] scacciata da Diana e, dopo il parto, fu trasformata in orsa da Giunone. Da Giove poi venne trasformata in costellazione - l'Orsa Maggiore - e uguale sorte ebbe il figlio, divenuto Boote, il ‛ bovaro ', ...
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(gr. Λυκάων) Mitico re degli Arcadi, figlio di Pelasgo e di Melibea (o della ninfa Cillene), padre di 50 figli e di 2 figlie (Dia, che da Apollo ha Driope, ed Elice, che da Zeus ha Arcade); una tradizione [...] di Zeus Liceo (da ricondurre a λύκος, «lupo») e alle feste Licee che si tenevano in onore della divinità sul Monte Liceo in Arcadia (a O di Megalopoli), celebre anche per il culto di Pan e di Apollo Parrasio. Tali feste erano celebrate ancora nel 3 ...
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Poetessa (Roma forse 1679 - ivi 1745). Nata da una relazione extraconiugale, poi legittimata, di C. Maratti, sposò nel 1705 G. B. F. Zappi. Dama bellissima, coltivò anche la pittura, la musica, il canto. [...] Arcade dal 1704 col nome di Aglauro Cidonia, s'ispirò a eventi e sentimenti della vita reale, fra questi: un tentativo di ratto del 1703 contro il quale ella fermamente resisté; l'amore per il marito; il dolore per la morte di questo e d'un figlio. ...
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Mercurio
Giorgio Padoan
Emmanuel Poulle
Marcello Aurigemma
Figlio di Zeus e di Maia, Ermes - in cui i Romani ravvisarono il loro M. - nacque in Arcadia sul monte Cillene (onde è detto Arcade e Cillenio); [...] ebbe i figli Ermafrodito da Venere (cfr. Met. IV 288), Autolico da Chione (cfr. XI 313).
Rappresentato come un giovane biondo e di bell'aspetto (cfr. Aen. IV 559), munito di calzari alati, con nella mano ...
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Con questo nome i Greci designavano gli abitanti della Puglia settentrionale, fra l'Ofanto e il Fortore. Il loro eponimo era Dauno, che la leggenda diceva figlio dell'Arcade Licaone, venuto in Italia insieme [...] con i fratelli Iapige e Peucezio. Messi da parte gli elementi mitici, resta accertato, anche dai risultati delle ricerche archeologiche, che gli Iapigi, dei quali i Daunî erano una frazione, e i Messapî ...
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SANTUCCI, Loreto Antonio
Alviera Bussotti
– Nacque a Nomento (oggi Mentana) il 7 aprile del 1772 da Filippo Santucci e da Annunziata Borgia, primo di otto figli e nipote di Antonio Borgia, poeta [...] letterario e di Belle Arti, XIV (1847), 4, pp. 31 s.; F. Fabi Montani, Elogio storico di monsignor L. S., in Giornale Arcadico di Scienze, Lettere ed Arti, CXXI (1849-50), pp. 120-136; Id., Elogio storico di Monsignor L. S., Roma 1851; G. Moroni ...
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KEPHEUS (Κηϕεύς, Cepheus)
E. Paribeni
Mitico dinasta collegato con la saga di Perseo. Poiché questo mito è originario dell'Argolide, si è ritenuto di poter localizzare, all'origine almeno, il re K. nella [...] città arcade di Kaphyai, ai confini della regione. Più tardi peraltro K. viene detto figlio di Belo, e il suo regno spostato in Oriente o in Etiopia. K. è fratello di Fineo, di Danao e di Aegyptus, sposo di Cassiopea e padre di Andromeda (v. ...
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Autore di un libro tra i più celebri dell'antica letteratura cristiana greca, il Pastore (Ποιμήν), generalmente compreso nella collezione dei Padri apostolici e datato ai primi decenni del 2º sec.
Opere
Dalla [...] sua opera il Pastore si ricava che E. fu uno schiavo cristiano (forse arcade) venduto in Roma: liberato dalla padrona, Rhode, si diede al commercio, prese moglie ed ebbe dei figli. Durante una persecuzione, per le menzogne e le chiacchiere della ...
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Secondo la forma più antica della leggenda che risale, pare, ad Esiodo, Callisto, giovane fanciulla compagna di caccia di Artemide, è violentata da Zeus e da Artemide cambiata in orsa. Sotto tale forma [...] le respingeva inorridito, fulminava la casa, cangiava Licaone in lupo, e faceva risuscitare il bambino che consegnava a un pastore. Arcade, divenuto grande, stava un giorno per trafiggere a caccia la madre, e l'inseguiva fin nel sacro recinto di Zeus ...
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arcade
àrcade agg. e s. m. e f. [dal lat. Arcas -ădis, gr. ᾿Αρκάς -άδος]. – 1. Dell’Arcadia (v.); abitante o nativo dell’Arcadia: i pastori a.; arcadico, che ricorda l’Arcadia favoleggiata: Si riposava all’ombra d’uno speco Arcade, sotto un...
arcadia
arcàdia s. f. – Propr., nome di una regione dell’antica Grecia, nel Peloponneso, considerata, nella trasfigurazione letteraria, come luogo di una serena vita pastorale, dedita ai piaceri della natura e del canto; tale nome fu attribuito...