Nato a Ferrara nel 1767, fu, come tanti altri allora, inorridito dapprima della Rivoluzione francese; e nel 1793 lesse all'Arcadia un'orazione funebre per Luigi XVI; ma non tardò a porsi tra i favorevoli [...] 405 segg.; P. Antolini, Notizie su L. C. e sua famiglia, Ferrara 1879 (con bibliografia); E. Masi, in Fanfulla della domenica, Roma, 24 aprile 1887; F. C. Carreri, Alcune notizie inedite intorno a L. C., in La Scintilla, venezia 1897; G. Nicodemi, Il ...
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Pittore veneziano, nato nel 1675, e formatosi a Venezia. Visitò Roma e forse anche le Fiandre. Infine sentì la maniera dei pittori francesi galanti, e ne fuse gli elementi con quelli veneti assorbiti da [...] francesi che l'impressionarono, pur riducendo a sapor d'arcadia ogni storia, sacra e profana. Fu lungamente lontano pp. 145-170; U. Ojetti, G. Dami, N. Tarchiani, La pittura del Seicento e del Settecento alla mostra di Palazzo Pitti, Milano-Roma 1922. ...
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Scultore greco, del quale dà notizia solamente Pausania (IV, 31,6 seg.; VIII, 37,1) che lo ricorda con ammirazione, ma non fa cenno dell'età in cui visse. Scolpì numerose statue o gruppi di divinità, in [...] nel 1889 negli scavi del tempio di Despoina a Lycosura (Arcadia), e trasportati nel Museo Nazionale di Atene. Nel mezzo si , trasportarono verso la metà del sec. II a. C. a Roma. D. fu dunque uno dei primi artisti che, non sentendosi dominato ...
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Di nobile e antica famiglia romana, nacque nel 1616, o, secondo altri, nel 1619. Fu avvocato consistoriale e chierico di camera. Di carattere bizzarro, ebbe varia fortuna. Prima, fu prediletto da Innocenzo [...] d'Ostia e Velletri indi, ritornato stabilmente in Roma, vi morì decano del Sacro Collegio il 14 gennaio 1731. Fu anche letterato e membro dell'Arcadia (alcuni sonetti di lui nella raccolta di Rime degli Arcadi).
Bibl.: Per il card. Camillo v. I ...
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Cavaliere di S. Stefano e commendatario di Tropea e Cavour, nato a Torino nel 1589 o 1590, morto nel 1657. Studiò a Firenze e a Pisa presso suo zio Carlo Antonio Dal Pozzo, arcivescovo di questa città; [...] ; entrò quindi al servizio della corte pontificia a Roma, e seguì il cardinale Francesco Barberini nella sua legazione sec. XIX.
Opere: Diario del viaggio a Parigi, Biblioteca Barberiniana, Roma, cod. 2870.
Bibl.: G. Lumbroso, Sulla vita di Cassiano ...
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ONATA ('Ονατας, forma dorica)
Carlo Albizzati
Figlio di Micone: fu il più rinomato tra gli scultori di Egina. Si ricordano di lui opere in bronzo. Doveva essere famoso prima del 480 a. C., perché si [...] i nomi, per trarre a sorte lo sfidatore di Ettore. Nerone portò a Roma la figura di Ulisse. Anche in Olimpia v'era di O. un Eracle, esisteva di O. un Apollo, anch'esso colossale. A Figalia, in Arcadia, si ricordava nel sec. II d. C. la Demetra Nera, ...
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Erudito, nato a Roma il 10 ottobre 1751, morto a Roma il 29 dicembre 1826. Studiò nel collegio dei gesuiti e si fece ben presto conoscere, leggendo carmi latini in Arcadia; fu accolto come precettore in [...] ; G. Baraldi, Vita del C., in Memorie di religione morale e letteratura, XIII, Modena 1828; F. Mercuri, F. C., in Album, Roma 16 luglio 1836; A. Ademollo, L'ab. C., in Rivista europea, Firenze 1877, VIII; A. Moroni, Nuovo catalogo delle opere edite e ...
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Minore osservante, nato a Lucca il 2 ottobre 1686, morto a Roma il 17 febbraio 1768. Letterato, filosofo, teologo e canonista, il B. insegnò teologia a Bologna e a Roma, fu esaminatore del clero romano, [...] tutte miranti ad esaltare la morale cristiana (Tragedie.... con due ragionamenti sopra la composizione delle tragedie, Roma 1761, 4 voll.). In Arcadia si chiamò Lauriso Tragiense; e sotto questo nome scrisse, contro il Concina e in difesa del Maffei ...
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Scrittore e critico d'arte nato a Siena l'8 aprile 1906. Esordì come poeta con: Poesie (1935), seguite da Voce sola (1939) ed Elogia (1942). Era intanto divenuto ispettore nell'amministrazione statale [...] relazione alle diverse arti, dalla musica all'architettura (Arcadia, sulla scultura, Eliante sull'architettura, Celso sulla dei Lincei; dal 1960 al 1976 è stato professore di storia dell'arte, dapprima all'università di Palermo e poi a quella di Roma. ...
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Nato a Firenze nel 1662 e avviatosi agli studî sotto la guida dei fratelli Benedetto e Niccolò, letterati eminenti, fu nominato, giovanissimo, nel 1684, dal granduca Cosimo III, per suggerimento del Redi [...] Niccolini (Leida 1742-46 e più volte ristampata), i quali gli procurarono larga ed alta fama in Europa. Morì a Firenze nel 1738.
Bibl.: G. Mazzuchelli, Scrittori d'Italia, I, Brescia 1753, pp. 1238-40; I. Carini, L'Arcadia, I, Roma 1891, p. 413 seg. ...
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arcadia
arcàdia s. f. – Propr., nome di una regione dell’antica Grecia, nel Peloponneso, considerata, nella trasfigurazione letteraria, come luogo di una serena vita pastorale, dedita ai piaceri della natura e del canto; tale nome fu attribuito...
parrasio
parràṡio agg. [dal lat. Parrhasius, gr. Παρράσιος]. – Della Parrasia (gr. Παρρασία), regione della Grecia antica nella parte merid. dell’Arcadia; per estens., poet., dell’Arcadia, anche come luogo idealizzato di vita pastorale e di...