Stato dell’Europa meridionale, corrispondente a una delle regioni naturali europee meglio individuate, data la nettezza dei confini marittimi e di quello terrestre: la catena alpina, con la quale si collega [...] interno, dove i baroni sono domati, e una sua attiva presenza a Roma, in Toscana e perfino in Dalmazia. Con la morte di Ladislao, contemporanee. A Roma il classicismo di tipo marattiano (G. Chiari, B. Luti) conduce a una grazia arcadica, d’impronta ...
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Termine usato per designare, criticamente e cronologicamente, una produzione artistica e architettonica sviluppatasi in Italia e nel resto d’Europa nel corso del sec. 17°.
Arte e architettura
Dalla fine [...] , che contribuirono in primo luogo alla creazione del volto di Roma barocca.
La cappella Cornaro in S. Maria della Vittoria di scorcio del Seicento, poi per tutto il Settecento, l’Arcadia e le varie posizioni del razionalismo illuministico e del ...
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Commediografo (Venezia 1707 - Parigi 1793). Mostrò assai presto una viva inclinazione per il teatro, componendo verso i nove anni una commediola e prediligendo nelle sue letture gli autori comici. Nel [...] finché, accolto festosamente a Pisa, dove fu fatto pastore d'Arcadia col nome di Polisseno Fegeio, s'indusse a esercitarvi dal su invito dell'impresario del teatro di Tordinona, G. si recò a Roma; ma dopo 7 mesi tornò deluso in patria. E qui tra la ...
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Poeta (Savona 1552 - ivi 1638). Visse in Liguria, a Roma e a Firenze aiutato da varî mecenati (Carlo Emanuele I, Ferdinando I, i Gonzaga, i Medici) ed ebbe come maestri Paolo Manuzio e Sperone Speroni. [...] , La violetta, e qualche altra). L'importanza storica del Ch. consiste essenzialmente nel fatto che a lui risale l'Arcadia, nel suo sforzo di rifarsi alla tradizione, dopo i "delirî" secenteschi. Interessanti i bonarî sermoni in sciolti (composti fra ...
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Giurista e letterato (Firenze 1651 - Roma 1719). Avvocato, ricoprì alte cariche alla corte pontificia e fu (dal 1696) uditore alla Sacra Rota. Particolarmente versato in materia commerciale, pubblicò i [...] mercatura (1689), che gli acquistarono grande fama. Membro dell'Accademia degli Apatisti, dell'Accademia fiorentina e (1704) dell'Arcadia, dette alla stampa sette canzoni sulla Creazione dell'Uomo e incarnazione del Verbo Eterno (1704) e un Trionfo ...
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Stato dell’Europa meridionale, comprendente la parte inferiore della Penisola Balcanica, gli arcipelaghi delle Ionie e dell’Egeo e l’isola di Creta. Confina a NO con l’Albania, a N con Repubblica della [...] Peloponneso il Pindo prosegue nei monti dell’Acaia e dell’Arcadia; dai massicci centrali si protendono infine i contrafforti che Antico Testamento e con opere apologetiche, si affermò in Roma con il filosofo Filone di Alessandria e con lo storico ...
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Stato insulare dell’Europa nord-occidentale. Comprende la maggior parte delle Isole Britanniche (precisamente la Gran Bretagna e la parte nord-orientale dell’Irlanda) tra l’Oceano Atlantico, a NO, il Mare [...] e persecuzioni di reintrodurre il cattolicesimo e la dipendenza da Roma. A questo tentativo corrisposero, in politica estera, l’impopolare il suo capolavoro), P. Sidney, che creò nell’Arcadia un tipo di prosa immaginosa e barocca. Parallelamente all’ ...
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Stato dell’Europa occidentale, all’estremità ovest del Bassopiano Germanico. Si affaccia sul Mare del Nord e comprende le foci del Reno, della Mosa e della Schelda. Il territorio, in continua evoluzione [...] ricordato C. Bruin con Noord-hollandsche Arkadia («L’Arcadia dell’Olanda settentrionale», 1719), mentre per la poesia Utrecht, con J. van Scorel, che fu a Venezia e a Roma nel 1520-23. Accanto ai soggetti religiosi e al ritratto appaiono tematiche ...
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Stato dell’Europa centro-orientale, che si affaccia per circa 500 km sul Mar Baltico. I confini terrestri corrono a S lungo la linea spartiacque delle catene montuose dei Sudeti e dei Beschidi, che separano [...] e W. Rzewuski si fa sentire l’influsso dell’Arcadia italiana, mentre il modello metastasiano influenza i drammi di organisti, alcuni dei quali furono allievi di G. Frescobaldi a Roma. Verso la fine del Settecento, in una Polonia divenuta terra di ...
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Alle origini delle moderne letterature europee, ampio scritto in lingua volgare, dapprima in versi poi anche in prosa, che narra avventure eroiche in margine alla storia o di pura invenzione; così nel [...] Montemayor per la Diana, come poi F.L. de Vega per l’Arcadia. Una specie di r. storico ispano-moresco, Historia de los bandos de Moravia. Il centro d’irradiazione di quest’ultima ondata è infatti Roma e il capofila ne è stato M. Lodoli (da Diario di ...
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arcadia
arcàdia s. f. – Propr., nome di una regione dell’antica Grecia, nel Peloponneso, considerata, nella trasfigurazione letteraria, come luogo di una serena vita pastorale, dedita ai piaceri della natura e del canto; tale nome fu attribuito...
parrasio
parràṡio agg. [dal lat. Parrhasius, gr. Παρράσιος]. – Della Parrasia (gr. Παρρασία), regione della Grecia antica nella parte merid. dell’Arcadia; per estens., poet., dell’Arcadia, anche come luogo idealizzato di vita pastorale e di...