Robinson, Edward G.
Francesco Zippel
Nome d'arte di Emanuel Goldenberg, attore cinematografico romeno, naturalizzato statunitense, nato a Bucarest il 12 dicembre 1893 e morto a Los Angeles il 26 gennaio [...] ritratto di Rico Bandello, protagonista di Little Caesar (Piccolo Cesare) di Mervyn LeRoy, divenuto nel tempo una figura archetipica del genere. R. seppe costruire con le sue interpretazioni una galleria di gangster violenti e istintivi fino alla ...
Leggi Tutto
Craven, Wes (propr. Wesley Earl)
Federico Chiacchiari
Regista, sceneggiatore e produttore cinematografico statunitense, nato a Cleveland (Ohio) il 2 agosto 1939. Formatosi nell'ambito delle correnti [...] della notte). Ispirandosi a casi reali di alcuni adolescenti morti durante sonni particolarmente agitati, C. reinventa la figura archetipica dell'uomo nero, qui impersonato da Freddy Krueger, il mostro che entra nei sogni dei ragazzi per ucciderli ...
Leggi Tutto
The Quiet Man
Aldo Viganò
(USA 1952, Un uomo tranquillo, colore, 129m); regia: John Ford; produzione: John Ford, Merian C. Cooper per Republic; soggetto: dal racconto The Green Rushes di Maurice Walsh; [...] Man mal sopporta comunque di essere racchiuso in un'unica definizione. È la vita, o meglio la sua struttura mitica e archetipica, colta nell'atto stesso del suo svolgersi. La struttura più intima del film è quella di un lungo viaggio esistenziale ...
Leggi Tutto
Kalina krasnaja
Paolo Vecchi
(URSS 1974, Viburno rosso, colore, 100m); regia: Vasilij Šukšin; produzione: Mosfil′m; sceneggiatura: Vasilij Šukšin, dal suo omonimo racconto; fotografia: Anatolij Zabolo-ckij; [...] a una concreta spiritualità che si impone nei comportamenti, nelle parole, nell'azzurro lindore dello sguardo. Materna presenza archetipica, la donna si ricollega a quella stessa terra sulla quale si consuma la magistrale sequenza di disperazione del ...
Leggi Tutto
Detour
Michele Fadda
(USA 1946, Detour ‒ Deviazione per l'inferno, bianco e nero, 65m); regia: Edgar G. Ulmer; produzione: Leon Fromkess per PRC; soggetto: dall'omonimo romanzo di Martin Goldsmith; [...] in scena, enunciata in chiave quasi programmatica a partire dallo stesso titolo, non intacca infatti soltanto la linearità archetipica del viaggio verso l'Ovest, aggredendo indirettamente alle radici il mito fondativo della frontiera, ma assume la ...
Leggi Tutto
Raging Bull
Serafino Murri
(USA 1980, Toro scatenato, bianco e nero/colore, 129m); regia: Martin Scorsese; produzione: Irwin Winkler, Robert Chartoff; soggetto: dall'autobiografia Raging Bull, My Story [...] Schrader, già artefice di Taxi Driver, Raging Bull è forse il capolavoro narrativo di Martin Scorsese: storia archetipica dell'underworld italoamericano, elegge il combattimento di boxe a categoria dello spirito, come corpo a corpo dell'individuo ...
Leggi Tutto
Poliziesco, genere
Mario Sesti
Per la sua complessità, per la vasta articolazione, per la fortuna stessa delle opere a esso ascrivibili, e in ragione della sua evoluzione che ha implicato contaminazioni [...] un sapore cerebrale e decisamente involuto (come in Sleuth, 1972, Gli insospettabili, di Joseph L. Mankiewicz). La situazione archetipica del romanzo giallo ‒ un delitto in una residenza isolata ricca di personaggi che sono tutti potenziali colpevoli ...
Leggi Tutto
Immagine
Paolo Bertetto
Silvio Alovisio
Nell'etimologia della parola già si profilano le ambiguità che hanno animato il plurisecolare dibattito sullo statuto e sulla funzione delle immagini. L'etimo [...] il suo riconoscimento avviene non per convenzione quanto per una condivisione collettiva dell'esperienza dello sguardo in chiave archetipica e antropologica, sia pure variata dalle diversità psicologiche e sociali. Con tali premesse diventa decisivo ...
Leggi Tutto
Spionaggio, film di
Mario Sesti
Genere cinematografico di grande popolarità la cui derivazione dall'omonimo letterario ‒ contemporaneo alla formazione della letteratura di massa ‒ è stata progressivamente [...] . Furie l'insidia mortale, la minaccia planetaria del condizionamento psichico e del brainwashing. Si tratta di una scena archetipica che, al di là delle tipologie produttive o di intreccio, rappresenta, spesso sotterraneamente, un tema che il cinema ...
Leggi Tutto
Dispositivo cinematografico
Lucilla Albano
Per 'dispositivo cinematografico' si intende una delle forme simboliche in cui si è organizzata la rappresentazione del mondo tramite la visione (e l'ascolto) [...] (Baudry 1975).
L'invenzione del cinema si fonda quindi ‒ come ci suggeriscono i prigionieri di Platone ‒ su una necessità archetipica: è l'appagamento di un desiderio arcaico, il risarcimento di una perdita, il ritorno, "artificiale", a uno stadio di ...
Leggi Tutto
archetipo
archètipo s. m. [dal lat. archety̆pum, gr. ἀρχέτυπον, comp. di ἀρχε- (v. archi-) e τύπος «modello»]. – 1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici. 2. In filosofia, spec. nella tradizione...