Costantino dal mito imperiale alla Russia post-sovietica
Adriano Roccucci
Uno come me dovrebbe essere il primo a vedere in Costantino l’uomo che porta l’Ovest all’Est, qualcuno da mettere alla pari [...] può essere letto sia come «la città di san Pietro» che come «la città santa di Pietro». La scelta per l’archetipo romano, senza la mediazione bizantina, cioè per un prototipo di capitale in cui prevalesse l’aspetto della potenza imperiale, rispetto a ...
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Tedaldi, Pieraccio
Michele Messina
Poeta appartenente a una ricca famiglia di antica nobiltà; nacque a Firenze sul finire del Duecento e morì probabilmente nel 1350 o poco più tardi.
Nel 1315 combatté [...] è tramandata dal tardo codice Vaticano lat. 3213, dal Riccardiano 1118, dal Chigiano M VII 142, che si rifanno allo stesso archetipo.
Come poeta il T. segue la linea realistico-burlesca dell'Angiolieri, al quale deve immagini e stile, ma canta anche ...
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Fabre, Jan
Giovanna Mencarelli
Artista, regista e scenografo belga, nato ad Anversa il 14 dicembre 1958, dove si è formato all'Accademia reale di belle arti. Nipote dell'entomologo J.-H. Fabre (1823-1915), [...] , sulla trasformazione, sulla metamorfosi e sullo scambio tra elementi percettivo-sensoriali e spirituali. F. ha lavorato anche sull'archetipo del labirinto e si è dedicato con successo al disegno e alla scultura. Negli anni Settanta del Novecento ...
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Mercato e società
Luciano Gallino
sommario: 1. La costruzione sociale del mercato. 2. Il mercato come sistema informativo e regolatore sociale. 3. Il fattore tecnologia. Dal mercato-luogo al cyber-mercato. [...] weberiana di mercato: ‟L'associazione di una pluralità di soggetti che si attua mediante lo scambio sul mercato è l'archetipo di ogni agire sociale razionale. [...] Dal punto di vista sociologico il mercato rappresenta un insieme e una successione di ...
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CANTONI, Cristoforo (Cristofano)
Paolo Orvieto
Delle vicende biografiche del C. poco sappiamo: figlio di un Filippo, fiorì a Siena nella seconda metà del sec. XV; si può supporre che nascesse intorno [...] altro manoscritto della cronaca, a quanto sembra di sua proprietà, attualmente irreperibile; bisognerà ad ogni modo supporre un archetipo comune dal quale derivano tanto il manoscritto visto dal Pecci, quanto quello utilizzato per la stampa, e quest ...
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lavare
Bruno Basile
Nel senso proprio, in If XIV 137 là [il Lete] dove vanno l'anime a lavarsi (in forma riflessiva), e Pg I 95 fa che tu costui ricinghe / d'un giunco schietto e che li lavi 'l viso, [...] , e XI 34; Pd V 75 non crediate ch'ogne acqua vi lavi.
Si tratta di una metafora, da collegarsi, oltre all'archetipo dell'acqua destinata a " purificare " dal peccato (cfr. E. Rohde, Psiche, II, trad. ital. Bari 1970³, 741 ss.) al linguaggio biblico ...
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Concetto basilare del pensiero religioso e filosofico cinese, espressione di una ‘primarietà’ o ‘centralità’ assoluta nell’ambito dell’universo e della realtà. Il valore iniziale della parola è quello [...] ed è direttamente all’origine di ogni evento, per cui la norma fondamentale di comportamento è quella di adeguarvisi in ogni circostanza, in quanto è l’archetipo di ogni circostanza: questa concezione si precisa in quella del d. come l’insieme degli ...
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PRUSSIANO antico
Giuseppe CIARDI-DUPRE'
La lingua degli antichi Prussiani, appartenente al ramo baltico della famiglia linguistica indoeuropea (v. baltiche, lingue), si estinse gradatamente in seguito [...] accompagnate da traduzione tedesca; il manoscritto appartiene all'inizio del sec. XV o alla fine del XIV, ma l'archetipo, e quindi la raccolta del materiale linguistico, risale probabilmente al principio del sec. XIV o addirittura al XIII. Esso ...
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PARODI, Ernesto Giacomo
Guido Lucchini
– Nacque a Genova il 21 novembre 1862 da Elia e Teresa Raffetto.
Si laureò nella città natale nel 1885 con una tesi sulla Descrizione del dialetto genovese, discussa [...] affrontò il problema della localizzazione e della patina dialettale del codice dimostrando l’origine «umbro-cortonese» dell’archetipo. Il romanzo, a suo giudizio, presentava una versione più «breve dell’espressione» (Il Tristano Riccardiano, edito e ...
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NIKIAS (Νικίας, Nicias)
G. Becatti
2°. - Pittore greco, ateniese, figlio di Nikodemos, operante nel IV sec. a. C. Sulla sua attività abbiamo varie notizie nelle fonti letterarie. Plinio soprattutto (Nar. [...] sono visti echi precisi in una serie di copie di Pompei e di Roma, il cui numero attesta la fama dell'archetipo. A Pompei conosciamo le copie: Macellum (Helbig 131), Casa di Meleagro (Helbig 132), Casa dei Dioscuri, distrutta (Helbig 133), Casa del ...
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archètipo s. m. [dal lat. archety̆pum, gr. ἀρχέτυπον, comp. di ἀρχε- (v. archi-) e τύπος «modello»]. – 1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici. 2. In filosofia, spec. nella tradizione platonica,...