Anatomico e zoologo inglese (Lancaster 1804 - Londra 1892). Nonostante la sua grande cultura anatomica, O. non si adattò ai nuovi indirizzi di ricerca e rimase fedele ai principi della «filosofia della [...] natura»; fervente ammiratore di L. Oken e di E. Geoffroy Saint-Hilaire, cercò di individuare e descrivere l'«archetipo» secondo il quale sono costruiti tutti i Vertebrati. Fu oppositore delle teorie evoluzionistiche, contro cui mosse un'aspra ...
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Filologo tedesco (Brunswick 1793 - Berlino 1851), prof. nelle univ. di Königsberg (1818) e di Berlino (1825). Grecista, latinista, germanista, studioso di metrica; insigne soprattutto per il metodo della [...] recensio, esclusivamente su pochi testimonî sicuri, ordinati genealogicamente in modo da ricostruire il più meccanicamente possibile l'archetipo; da questo risaliva, mediante l'emendatio, all'originale. Per i testi di larga diffusione integrò il suo ...
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Harner, Michael. – Antropologo culturale statunitense (Washington D.C. 1929 - m. 2018). Docente di Antropologia alla Yale University, alla Columbia University e presso la The new school for social research [...] canadese, indagando il fenomeno dello sciamanismo ed elaborando la teoria di un core shamanism come archetipo transculturale universalmente comune nella pluralità delle tradizioni sciamaniche. Creatore della Foundation for shamanic studies, nata ...
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Hudson, Rock
Roberto Pisoni
Nome d'arte di Roy Harold Scherer Jr, attore cinematografico statunitense, nato a Winnetka (Illinois) il 17 novembre 1925 e morto a Los Angeles il 2 ottobre 1985. Grazie [...] della Hollywood degli anni Cinquanta e, con la sua solida costituzione e l'espressione affabile, rappresentò l'archetipo del bravo ragazzo americano. Interpretò per lo più personaggi romantici e affascinanti, incontrando il favore del pubblico ...
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Cornettista e compositore afroamericano (New Orleans 1885 - Savannah 1938). Dopo un'attività da comprimario negli anni Dieci, nel 1922 fondò a Chicago la Creole jazz band, il gruppo più importante dello [...] perdere i denti. Strumentista vicino alla tradizione più autentica della primigenia musica afroamericana, grande autore e vessillifero dell'improvvisazione collettiva, O. rimane il più valido archetipo del jazz delle origini e della sua estetica. ...
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Cantante, chitarrista e compositore statunitense (n. Freehold, New Jersey, 1949). Nel 1972 fondò la E-Street Band e cominciò a elaborare un tipo di canzone costruita secondo una personale vena rock, con [...] cui seguì Born in the U.S.A. nel 1984. Considerato l'erede di B. Dylan, ha spesso reso omaggio al comune archetipo, il maestro della canzone popolare d'impegno sociale, W. Guthrie. Negli anni Novanta il successo di S. ha subito una leggera flessione ...
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Fonda, Henry (propr. Henry Jaynes)
Valerio Caprara
Attore cinematografico statunitense, nato a Grand Island (Nebraska) il 16 maggio 1905 e morto a Los Angeles il 12 agosto 1982. All'esordio a Hollywood [...] un azzurro pensoso, la capacità di comunicare un senso di virilità e, insieme, di vulnerabilità, trascesero rapidamente l'archetipo del pioniere-contadino circonfuso di etica puritana in film memorabili come You only live once (1937; Sono innocente ...
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Designer e imprenditore tedesco (Reichenau 1932 - Monaco di Baviera 2019). Dopo aver studiato grafica a Monaco di Baviera (1954-58), ha soggiornato per tre anni negli Stati Uniti, dove ha lavorato come [...] la sperimentazione di nuovi materiali e meccanismi ottici. In concomitanza con il progetto della lampada Bulb (1966), l'archetipo della lampadina che raddoppiandosi diventa lampada, ha fondato l'azienda Design M, divenuta poi la Ingo Maurer GmbH ...
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Dagover, Lil
Paola Dalla Torre
Nome d'arte di Maria Antonia Seubert, attrice cinematografica tedesca, nata a Madioen (od. Madiun, Giava, all'epoca colonia del Regno d'Olanda, oggi Indonesia) il 30 settembre [...] Il gabinetto del dottor Caligari) di Robert Wiene, contribuì, con il suo volto aristocratico, a creare l'archetipo dell'eroina dalla bellezza diafana e stilizzata del cinema espressionista. La sua carriera, prevalentemente tedesca, proseguì dopo l ...
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Scultore rodio (sec. 2º a. C.), di cui Plinio ricorda un simulacro di Apollo e quelli di Latona, di Artemide e delle nove Muse, esistenti nel tempio di Apollo al portico di Ottavia, e un Apollo nudo e [...] nell'Oriente greco, soprattutto a Mileto e a Coo. Il rilievo di Archelao di Priene si data verso il 130 a. C.; l'archetipo fu quindi anteriore, ma non di molto, perché i ritmi di alcune figure trovano riscontro solo in opere della metà del sec. 2º a ...
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archetipo
archètipo s. m. [dal lat. archety̆pum, gr. ἀρχέτυπον, comp. di ἀρχε- (v. archi-) e τύπος «modello»]. – 1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici. 2. In filosofia, spec. nella tradizione...