TIPOLOGIA
J.P. Deremble
Il termine t., dal gr. týpos, 'impronta', identifica il sistema concettuale consistente nel decrittare il marchio o 'tipo' originariamente impresso da Cristo, che ne è l'archetipo, [...] su tutte le cose e nel vedere quindi nell'Antico Testamento la prefigurazione del Nuovo.Cristo, dopo i profeti, che ponevano in relazione il passato, il presente e il futuro messianico, dà l'esempio di ...
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Simbologia
Élémire Zolla
di Élémire Zolla
Simbologia
sommario: 1. Definizione e caratteri della simbologia. 2. Eclissi e rinascenza della conoscenza simbologica. 3. La Scuola di Lipsia. 4. Leo Frobenius [...] -croce, albero-luna, germe-androgino. Il regime notturno della confusione è retto dallo schema della discesa e penetrazione e ha per archetipi la profondità e l'intimità, e per simboli il microcosmo, la dimora, il bambino e il centro, la notte e il ...
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Harner, Michael. – Antropologo culturale statunitense (Washington D.C. 1929 - m. 2018). Docente di Antropologia alla Yale University, alla Columbia University e presso la The new school for social research [...] canadese, indagando il fenomeno dello sciamanismo ed elaborando la teoria di un core shamanism come archetipo transculturale universalmente comune nella pluralità delle tradizioni sciamaniche. Creatore della Foundation for shamanic studies, nata ...
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APOCALISSE
P. K. Klein
L'A. è un genere letterario giudaico-protocristiano che ha per contenuto la rivelazione (in gr. ἀποϰάλυψιϚ) di eventi passati, presenti e futuri: in particolare la predizione [...] 'gruppo Morgan' (New York, Pierp. Morgan Lib., M. 524; Oxford, Bodl. Lib., Auct. D. 4. 17). Questo ciclo figurativo dell'archetipo venne ben presto collegato al testo integrale dell'A. e a più ampi estratti del commento di Berengaudo e le immagini ...
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Concetto basilare del pensiero religioso e filosofico cinese, espressione di una ‘primarietà’ o ‘centralità’ assoluta nell’ambito dell’universo e della realtà. Il valore iniziale della parola è quello [...] ed è direttamente all’origine di ogni evento, per cui la norma fondamentale di comportamento è quella di adeguarvisi in ogni circostanza, in quanto è l’archetipo di ogni circostanza: questa concezione si precisa in quella del d. come l’insieme degli ...
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Libro sacro dell’islam, costituito dall’insieme delle rivelazioni ricevute da Maometto, in lingua araba, per bandire la sua nuova religione e dare assetto alla società dei fedeli. Inizialmente affidate [...] , ponendo le basi della giurisprudenza islamica.
Il C., ritenuto verbo divino increato, derivato da un celeste Archetipo, inimitabile nella forma e nel contenuto e, secondo un’interpretazione rigorista, intoccabile dai non credenti, costituisce ...
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BEATO di Liébana, Santo
J. Williams
Monaco ed esegeta, vissuto nella seconda metà dell'8° secolo. Si possiedono scarse informazioni sulla vita di B. e le notizie che è possibile trarre dalla sua opera [...] , ha ipotizzato che i Commentari siano il risultato di numerose varianti successive.La convinzione di Neuss dell'esistenza di un archetipo già definito è basata sull'ipotesi che il testimone più vicino all'originale di B. sia da identificarsi con il ...
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GRASSI, Paride
Massimo Ceresa
Nacque a Bologna, tra il 1450 e il 1460, da Baldassarre, di antica famiglia bolognese nobile e colta, proprietaria di uno dei più antichi palazzi della città, e da Orsina [...] Biblioteca apostolica Vaticana, Vat. lat. 4739 e 5634.II.A, copiati da un segretario, il bolognese Pietro Borgolochi, da un archetipo, che egli chiama "l'originale del vescovo di Pienza", cioè Agostino Patrizi, e che è l'Ambr., I.185 inf., pieno ...
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PELLEGRINO da Falerone, beato
Luca Marcelli
PELLEGRINO da Falerone, beato. – Nacque probabilmente sul finire del XII secolo, ma nessun documento permette di circostanziare anno e luogo di nascita.
La [...] un legato pio e consigliere degli esecutori testamentari (Accrocca, 2013, p. 543). Gli Actus costituiscono dunque l’archetipo di tutta la tradizione agiografica relativa a Pellegrino che si limita a ripeterne i connotati essenziali senza aggiungere ...
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Sostantivo greco (λόγος «parola, discorso, ragione»), variamente usato nel linguaggio filosofico e teologico.
Per il più antico pensiero greco, incline a non distinguere l’aspetto verbale dall’aspetto [...] : in lui il l. è colui che colma l’abisso infinito che separa Dio e il mondo, è l’immagine di Dio, l’archetipo del mondo sensibile, la forza vitale che regge gli elementi, la via che permette all’uomo di elevarsi alla contemplazione di Dio. Ai libri ...
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archetipo
archètipo s. m. [dal lat. archety̆pum, gr. ἀρχέτυπον, comp. di ἀρχε- (v. archi-) e τύπος «modello»]. – 1. Primo esemplare, modello: l’Iliade può essere considerata l’a. dei poemi epici o eroici. 2. In filosofia, spec. nella tradizione...