Nome, secondo Plinio, dell'architetto greco che avrebbe costruito in Alessandria il palazzo dei Tolomei e la tomba di Arsinoe; il suo nome sarebbe in realtà Dinocare (v.). ...
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Letterato e architetto (Genova 1404, da padre bandito da Firenze - Roma 1472). Appassionato di letteratura ma anche di matematica, scrittore e grande architetto, pedagogista e teorico dell'arte, uomo di [...] studi ma anche atleta, sintetizzò nella sua opera i caratteri tipici dell'Umanesimo: la curiosità per il vasto spettacolo del mondo; l'amore per gli antichi, in modo particolare per i Romani; la passione ...
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Pseudonimo dell'architetto Charles-Édouard Jeanneret (La Chaux-de-Fonds, Neuchâtel, 1887 - Roquebrune-Cap-Martin 1965). Frequentata la scuola d'arte nella sua città natale, completò la sua formazione con [...] d'aujourd'hui, 1925; Urbanisme, 1925. Dal 1923, associatosi con il cugino P. Jeanneret, iniziò la fortunata attività di architetto a Parigi; le sue premesse teoriche trovarono pratica attuazione e campo di esperimento in una serie di edifici e di ...
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Architetto (Capolago 1556 - Roma 1629). Fu una delle maggiori figure del periodo di transizione tra l'architettura del tardo Rinascimento e quella del periodo barocco. Attivo a Roma, architetto di Paolo [...] affrontando temi sempre più vasti e divenendo non solo uno degli architetti più celebrati di Roma, dove svolse tutta la sua attività, ma anche l'architetto ufficiale pontificio sotto Paolo V.
Opere
Formatosi nell'ambiente manieristico settentrionale ...
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Architetto (Tesserete, Canton Ticino, 1762 - Milano 1844). Allievo e (dal 1798) successore di G. Piermarini nell'accademia di Milano. Collaborò agli apparati trionfali per l'incoronazione di Napoleone, [...] dal quale ebbe il titolo di soprintendente alle fabbriche nazionali e di architetto di corte. Redasse (1807) un grandioso piano regolatore di Milano. Costruì l'Arena e varî teatri e palazzi di Milano (e teatri anche a Brescia, Sondrio, Cremona), ...
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Architetto (Roma 1827 - ivi 1901), nipote e allievo di Giovanni; professore all'Accademia di belle arti a Roma, poi (1880) presidente dell'Accademia di S. Luca. Costruì in Roma numerosi palazzi e ville, [...] il Teatro nazionale (1880-86), poi demolito, l'ospedale di S. Maria della Pietà (1862) e quello dei Fatebenefratelli (1867), in stile neorinascimentale, il nuovo palazzo del governo a S. Marino (1894), ...
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Scultore, architetto e medaglista (Settignano 1671 - Firenze 1736). Formatosi nella cerchia di G. B. Foggini, lavorò in varie chiese e palazzi di Firenze; eseguì il monumento funebre del capitano von Hochkirchen, [...] nel duomo di Colonia ...
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Ingegnere e architetto italiano (Firenze 1876 - Roma 1957); ha eretto varî edifici di gusto eclettico, tra i quali il palazzo dell'INA a Roma, gli stabilimenti delle terme di Montecatini, ecc. ...
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Scultore e architetto (n. sec. 15º - m. dopo 1539), operoso a Bruxelles (Broodhuys, chiesa dei SS. Michele e Gudula); eseguì fra l'altro il Palazzo Municipale a Audenarde (1526-36), ultimo capolavoro del [...] gotico fiammeggiante ...
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Scultore, pittore, architetto e medaglista (Vicenza 1556 - Roma 1611). Lavorò a Roma (otto grandi statue in S. Bernardo, in collaborazione con F. Mochi, suo allievo; statua di Elia in S. Giovanni in Laterano, [...] ecc.) ...
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architetto
architétto s. m. [dal lat. architectus, gr. ἀρχι-τέκτων, comp. di ἀρχι- (v. archi-) e τέκτων «costruttore»]. – 1. (f. -a) Chi predispone i progetti per la costruzione di edifici e di opere d’architettura in genere, e ne dirige e...