(IV, p. 63; App. II, I, p. 129; III, II, p. 122; IV, I, p. 150)
Un tempo di grandi cambiamenti è quello attraversato dall'a. in questi ultimi quinquenni. Tre brevi giudizi di Ph. Johnson − contenuti il [...] si affiancano, nella stessa collezione, le sintesi su argomenti complementari o temi più specifici, di R. Krautheimer (1965) per l'architetturabizantina, di G. F. Webb (1956) per quella inglese, di J. White (1966) sull'arte e l'a. italiana dal 1200 ...
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Arte (p. 154). - Il più approfondito esame che da pochi anni si va facendo dell'arte del tardo impero (secoli III-V), obbliga a vedere sotto nuove luci il problema formativo dell'arte bizantina. Vi sono [...] dell'Asia Minore). Una rassegna per l'Italia è in C. Cecchelli, Sguardo generale dell'architetturabizantina in Italia, in Studi bizantini e neoellenici, IV, Roma 1934, pp. 1-64.
Scultura: S. Ferri, Plotino e l'arte del sec. III, in La Critica ...
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BIZANTINA, Arte
F. Panvini Rosati
L'impero bizantino nacque quando Costantino trasferì la sede del governo imperiale da Roma a Bisanzio, antica città greca sul Bosforo ribattezzata Costantinopoli e [...] , Early Christian and Byzantine Architecture (The Pelican History of Art, 24), Harmondsworth 1965 (1986⁴; trad. it. Architettura paleocristiana e bizantina, Torino 1986); Il Tesoro di San Marco, a cura di H.R. Hahnloser, 2 voll., Firenze 1965 ...
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BIZANTINA, Arte
Red.
L'arte b. raggiunge la sua piena espressione in tempi che sono cronologicamente al di fuori dei limiti posti a questa Enciclopedia. Perciò l'arte b., per se stessa e nei suoi monumenti, [...] antico, quello di voltare i mausolei (cfr. gli heròa di Mileto e di Efeso).
L'innovazione del VI sec., per l'architetturabizantina, fu di estendere l'uso delle vòlte e della cupola alle chiese di culto normale, e di sviluppare dalla basilica a tetto ...
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Struttura di copertura di ambienti architettonici, caratterizzata dalla curvatura, concava all’interno, delle sue superfici. Le v. si distinguono in base alla forma geometrica della superficie d’intradosso. [...] per vastità di dimensioni e varietà di soluzioni spaziali. Ultime manifestazioni di tali concezioni furono le opere dell’architetturabizantina, anche con apporti armeni e siriaci. Alla tarda antichità (4° sec.) risale l’uso di laterizi vuoti ...
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Il termine ἐκκλησία, che nel greco classico denota un’assemblea politica, è usato nelle parti più recenti della versione greca dell’Antico Testamento detta dei Settanta come equivalente dei termini ebraici [...] copertura a volta e a cupola ha permesso una maggiore varietà di soluzioni nell’architetturabizantina e armena; in Occidente, in virtù dello sviluppo dell’architettura romanica dell’11° e 12° sec., contribuisce a mutare profondamente l’aspetto della ...
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İstanbul Città della Turchia (8.831.805 di ab. nel 2007; 11.800.000 ab. considerando l’intera agglomerazione urbana), la maggiore del paese, antica capitale dell’Impero ottomano, erede di Bisanzio e di [...] , completamente rifatto da Giustiniano, sul cui luogo si eleva ora la Fātih Giāmi‘) permettono di seguire il percorso dell’architetturabizantina nei secoli: sono da ricordare S. Giovanni di Studios (5° sec.), i SS. Sergio e Bacco (6° sec., a ...
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Apertura nei muri esterni di un edificio, destinata a dare luce e aria agli ambienti interni e a consentire la vista da questi ultimi verso l’esterno. Per estensione, apertura di vario genere.
Architettura
Le [...] termale o palladiana. Simili alle grandi f. centinate delle fabbriche romane sono quelle delle costruzioni paleocristiane e bizantine; l’architetturabizantina e romanica al posto dell’ampia f. termale preferisce una serie di piccole f. arcuate (S ...
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(VIII, p. 573; App. II, I, p. 491; III, I, p. 296; IV, I, p. 343)
La C. continua a rimanere distinta in due aree geografiche dissimili per condizioni ambientali e socio-economiche ed è caratterizzata da [...] R. Pane, Città antiche ed edilizia nuova, Napoli 1959; Id., Campania. La casa e l'albero, ivi 1961; A. Venditti, Architetturabizantina nell'Italia meridionale, 2 voll., ivi 1967; R. Pane, Attualità dell'ambiente antico, ivi 1967; R. Pane, L. Cinalli ...
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(VIII, p. 291; App. II, I, p. 477; III, I, p. 280; IV, I, p. 333)
La C., alla fine degli anni Ottanta, vede insoluti, e in alcuni casi addirittura aggravati, i suoi problemi socio-territoriali. Tra le [...] la storia delle arti in provincia di Cosenza durante il Viceregno (1503-1734 ), pp. 505-20; A. Venditti, Architetturabizantina nell'Italia meridionale, ivi 1967; F. Negri Arnoldi, Scultura trecentesca in Calabria: il Maestro di Mileto, in Bollettino ...
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cuffia
cùffia (pop. scùffia) s. f. [lat. tardo cŏfea (in glosse cufia), prob. di origine germ.]. – 1. a. Copricapo leggero di lana, stoffa o tela, che scende fino al collo e viene assicurato sotto il mento con due lacci; anticamente usata...
naos
nàos s. m. [adattam. del gr. ναός, der. di ναίω «abitare»]. – Nell’architettura classica, l’«abitazione» di un dio, cioè il tempio o la parte più interna del tempio greco dove era posta la statua del dio. Per analogia, nell’architettura...