ARIMONDI, Bernardo
Geo Pistarino
Canonista, originario di Parma arcidiacono della Chiesa narbonese, quindi rettore in temporalibus della Marca anconitana. Si trovava presso la Curia romana quando, tra [...] la fine di gennaio e la metà di aprile del 1276, venne nominato da papa Innocenzo V all'arcivescovado di Genova, vacante dal 26 sett. 1274 per la morte di Gualtiero da Vezzano e amministrato dal capitolo ...
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Teologo (Parigi 1635 - ivi 1708), oratoriano (dal 1660), come arcidiacono di Parigi collaborò alla redazione del Breviario (1680) e del Messale (1684); scrisse un Traité de la volonté (1684), più noto [...] come trattato "delle passioni", e un altro Traité du souverain Bien (1699), sull'amore di Dio, contro Molinos ...
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Storico (n. Manorbeer, Pembrokeshire, 1146 circa - m. 1220 circa), arcidiacono di Brecknock (1175); per due volte eletto vescovo, ebbe annullata la prima nomina per l'opposizione del re Enrico II e la [...] seconda per l'opposizione dell'arcivescovo di Canterbury, Umberto. Narrò la spedizione in Irlanda del principe Giovanni che egli aveva accompagnato (Topographia Hibernica e Ex pugnatio Hibernica); polemizzò ...
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Teologo (1070 circa - 1122), allievo di Anselmo di Laon. Fu arcidiacono di Notre-Dame e insegnante alla scuola cattedrale di Parigi (1095 circa), ove ebbe come discepolo Abelardo. Verso il 1110 rinunziò [...] alle sue cariche e fondò la celebre scuola di S. Vittore. Vescovo di Châlons-sur-Marne dal 1113, nel 1119 fu legato da Callisto II presso l'imperatore Enrico V nel quadro della lotta delle investiture. ...
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ALFERIO
Mario Del Treppo
Di nobile famiglia sorrentina e già arcidiacono di quella città, ne fu eletto arcivescovo, probabilmente nel 1197 e comunque durante il pontificato di Celestino III. Nel 1199 [...] (o 1200) intervenne alla consacrazione della chiesa di S. Pietro de Balnearia in Palermo. Durante i gravi disordini politici causati dalla minorità di Federico II, A. veniva sollecitato dal papa Innocenzo ...
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Teologo (m. Roma 1147 circa), prof. a Oxford e a Parigi; arcidiacono di Rochester, dopo il 1143 fu chiamato a Roma da Celestino II che lo nominò cardinale; quindi (1145-46) fu cancelliere della Chiesa [...] romana. Sostenitore della tendenza conservatrice nella teologia cattolica contro l'influsso innovatore di Abelardo, scrisse le Sententiae logicae, presto soppiantate dalle Sentenze di Pietro Lombardo ...
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Filosofo ed erudito (sec. 12º), traduttore di opere filosofiche arabe. Fu arcidiacono di Segovia; è uno dei primi e più notevoli rappresentanti di quel mondo culturale spagnolo che costituì un prezioso [...] tramite tra la filosofia aristotelico-platoneggiante degli Arabi e la cultura latina. Soprattutto importanti le sue traduzioni, compiute in collaborazione con l'ebreo Giovanni ibn Daut (o Avendaut): quella ...
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Diacono romano (m. 827), distintosi per il suo zelo religioso, fu nominato arcidiacono da papa Pasquale I; eletto pontefice nell'ag. dell'827, morì nel settembre successivo. ...
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Vescovo di Colonia (n. nella Mosella 590 circa - m. Colonia 663). Già arcidiacono a Treviri e vescovo dal 623, fu consigliere di Dagoberto I d'Austrasia, fondò monasteri e promosse l'evangelizzazione della [...] Frisia. Festa, 11 e 12 novembre ...
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Teologo e canonista (Soest, Vestfalia, 1503 - Roma 1559), dal 1547 preposito e arcidiacono a Bonn, fu presente (1551) al Concilio di Trento come teologo dell'arcivescovo Adolfo di Schauenburg. Tra le sue [...] opere, i Canones concilii provincialis Coloniensi editi (1538) insieme all'Institutio doctrinae christianae, ove sostiene tra l'altro la dottrina, condannata dal Concilio di Trento, della duplex iustitia ...
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arcidiacono
arcidïàcono s. m. [dal. lat. tardo archidiacŏnus, gr. ἀρχιδιάκονος]. – Originariamente, il capo dei diaconi d’una chiesa, agente del vescovo, poi suo vicario (sec. 8°-9°), più tardi (sec. 10°-13°) anche suo rivale. Oggi, il primo...