DELLA TORRE, Raimondo
Gino Benzoni
Figlio di Francesco e di Laura d'Arco, nacque attorno al 1555 (v. voce del padre, ambasciatore cesareo a Venezia, per notizie sulla famiglia).
È quel "Raimundus puer" [...] come cortigiano. Le occasioni non mancano: è coppiere dell'arciduca Carlo; il 26 ag. 1571, in veste di IV, pp. 214, 218 è, invece, suo cognato Sigismondo inviato dall'arciduca Ferdinando a Roma nel 1601); Monumenta Hungariae historica, s. 1, V,a ...
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Comune della prov. di Udine (119,9 km2 con 1007 ab. nel 2008, detti Malborghettiani). La sede comunale è a Malborghetto.
Durante la guerra antinapoleonica, i forti di M., tenuti dagli Austriaci, resistettero [...] dal 15 al 17 maggio 1809 agli assalti dei Francesi, dando il tempo all’arciduca Giovanni di avviarsi rapidamente in direzione di Vienna. ...
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Carlo V - I come re di Spagna, II d'Ungheria e IV di Napoli
Carlo V -
I come re di Spagna, II d’Ungheria e IV di Napoli Imperatore del Sacro romano impero (Gand 1500-San Jerónimo de Yuste 1558). Figlio [...] dell’arciduca d’Austria Filippo il Bello (e nipote dell’imperatore Massimiliano d’Asburgo) e di Giovanna la Pazza (figlia di Ferdinando d’Aragona e di Isabella di Castiglia), divenne a sei anni, per la morte del padre, sovrano non solo dei Paesi ...
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Játiva Cittadina della Spagna, nella provincia di Valencia.
Esisteva già in epoca celto-iberica; gli Arabi ne fecero un centro agricolo e strategico. Conquistata da Giacomo I d’Aragona (1239-48), ebbe [...] da Pietro IV il titolo di città (1347). Nella guerra di successione spagnola parteggiò per l’arciduca Carlo d’Asburgo e fu incendiata da Filippo V di Borbone (1707). Ricostruita con il nome di San Felipe, riottenne il nome di J. nel 1811. ...
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Città della Spagna, situata 10 km a NE di Barcellona e ora quasi saldata a essa.
Importante centro fortificato dei Celtiberi, in età romana fu municipio ( Baetulo). Pietro IV d’Aragona la conquistò nel [...] 1355; i pirati algerini la saccheggiarono nel 1519; per avere accolto e sostenuto l’arciduca Carlo nel 1704 venne messa a ferro e fuoco dall’esercito borbonico di Filippo V, al termine della guerra di successione spagnola. ...
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Conflitto di dimensioni intercontinentali, combattuto dal 1914 al 1918. Innescata dalle pressioni nazionalistiche e dalle tendenze imperialistiche coltivate dalle potenze europee a partire dalla seconda [...] scatenante della guerra fu l’assassinio, a Sarajevo, per mano di un’organizzazione patriottica e nazionalista serba, dell’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, erede al trono austro-ungarico (28 giugno 1914).
Dopo l’attentato, l’Austria-Ungheria ...
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Prelato spagnolo (Motril 1662 - Roma 1743), vescovo di Cartagena (1705), sostenne come viceré e capitano generale di Valencia e Murcia Filippo V nella guerra di successione e intervenne presso di lui perché [...] attenuasse le misure di ritorsione contro il papa Clemente XI, che aveva riconosciuto (1709) come re di Spagna l'arciduca Carlo d'Austria (poi Carlo VI imperatore); creato cardinale rinunziò al vescovato; ottenne da Innocenzo XIII la bolla Apostolici ...
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Generale (n. Sassonia 1517 - m. Lussemburgo 1604). Fu al servizio di Carlo V (dal 1533), e divenne (1545) reggente del Lussemburgo. Partecipò quindi alle guerre nei Paesi Bassi; durante l'assenza di Alessandro [...] Farnese e dopo la morte di costui fu governatore dei Paesi Bassi fino all'arrivo del successore, l'arciduca Ernesto (1594). Elevato (1594) alla dignità di principe dell'Impero, si ritirò a vita privata nei suoi possedimenti nel Lussemburgo. ...
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CIBO MALASPINA, Carlo
Nicola Longo
Nacque a Ferrara, soggiorno prediletto della madre, il 18 nov. 1581, primogenito degli otto figli di Alderano marchese di Carrara (in quanto primogenito di Alberico) [...] e di Marfisia, che era figlia naturale di Francesco d'Este. Ebbe per compare di battesimo Massimiliano arciduca d'Austria. Torquato Tasso, che già aveva cantato la gravidanza di Marfisia con tre sonetti, dedicò al neonato i versi che cominciano: " ...
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Generale (Heřmanice, Boemia Orientale, 1583 - Cheb 1634). Di religione protestante, poi convertitosi al cattolicesimo, W. entrò nelle grazie dell'imperatore Ferdinando II che gli conferì incarichi e titoli, [...] e moschettieri nella guerra del Friuli tra Venezia e casa d'Austria (1614-17) e li pose a disposizione dell'arciduca Ferdinando; dopo la defenestrazione di Praga i ribelli boemi gli affidarono il comando di un reggimento, ma W. rimase fedele ...
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arciduca
s. m. [dal lat. mediev. archidux, comp. di archi- e dux «duca»] (pl. -chi). – Titolo, attribuito a duchi di maggiore autorità e prestigio, proprio dei membri della casa d’Austria cui fu riconosciuto (1453) dall’imperatore Federico...