Diocesi posta sotto la giurisdizione di un arcivescovo; per lo più è centro di una provincia ecclesiastica e si chiama allora metropolitana. Nella Chiesa cattolica, l’erezione di un’a. spetta al Sommo Pontefice; vi sono anche a. solamente titolari ...
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Ecclesiastico (m. Milano 1595), uditore di rota; vescovo di Novara nel 1584, pochi giorni dopo la nomina fu trasferito all'arcivescovado di Milano, che resse dieci anni, lasciando erede dei suoi beni l'Ospedale [...] Maggiore ...
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Prelato (n. Milano - m. ivi 1497), fratello del card. Giovanni. Giureconsulto, ebbe da Giangaleazzo Sforza importanti incarichi. Successo al fratello Giovanni nell'arcivescovado di Milano (1489), vi svolse, [...] nonostante i numerosi incarichi diplomatici, una notevole attività pastorale ...
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Uberto Crivelli (n. 1120 circa - m. Ferrara 1187); nobile milanese, fu fatto cardinale nel 1182 da Lucio III e nel 1185 ebbe l'arcivescovado di Milano. Eletto papa il 25 nov. dello stesso anno, s'impegnò [...] contro Federico Barbarossa. Dopo aver tentato invano di sollevare contro l'imperatore l'episcopato tedesco, stava per scomunicare il Barbarossa quando improvvisamente morì ...
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Principe vescovo (Eltz 1510 - Treviri 1581) di Treviri dal 1567, iniziò, con l'aiuto dei gesuiti, la controriforma tridentina, riformò diritto e finanze, instaurò (1574) la personale unione dell'abbazia [...] di Prüm all'arcivescovado, rese indipendente (1580) la città di Treviri, cui diede un proprio ordinamento rimasto in vigore fino al 1794. ...
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ALEPUS (Alapsius, Alapus, Salparus, Salepusius, Salapusius), Salvatore Alessio
Giuseppe Alberigo
Nacque a Morella (Valencia) nel 1503 da Gabriele e da Caterina MancaPio, ambedue nobili. Educato a Valencia, [...] ricevette giovanissimo, il 29 genn. 1524, l'arcivescovado di Sassari e Torres. Causa l'età non ebbe il titolo di arcivescovo che nel 1530, mentre il pallio arcivescovile e l'autorità metropolitana gli furono concessi solo nel 1539, anno in cui ...
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Benedettino (n. Langham, Leicester - m. Avignone 1376). Abate di Westminster (1349), vescovo di Ely (1362) e cancelliere del regno (1363), poi arcivescovo di Canterbury (1366). Creato cardinale (1368) [...] contro il volere di Edoardo III, che gli sequestrò le rendite dell'arcivescovado, dovette rinunciare alla sede; riappacificatosi così con il re, ebbe nuovi benefici in Inghilterra. Vescovo suburbicario di Palestrina (1373), fu (1374) nuovamente ...
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Ecclesiastico (n. 1319 circa - m. Roma 1397), secondogenito di Carlo II di Valois; vescovo di Beauvais (1336), arcivescovo di Rouen (1362) e di Auch (1374), patriarca titolare di Gerusalemme, appoggiò [...] risolutamente Urbano VI contro il papa francese Clemente VII. Privato da quest'ultimo dell'arcivescovado di Auch (1378), si trasferì a Roma, dove fu creato cardinale (1378) e patriarca di Aquileia (1381); ma la sua nomina provocò gravi discordie nel ...
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Ecclesiastico (Parigi 1738 - ivi 1813), fratello del cardinale Louis-René-Édouard, del ramo R.-Guémenée; arcivescovo di Bordeaux (1769), poi di Cambrai (1781), aderì alla Rivoluzione del 1789; l'anno dopo [...] fu inviato a reggere il principato di Liegi. Emigrato (1792), rientrò in Francia nel 1801; decadde dall'arcivescovado per effetto del concordato napoleonico, ma ebbe la carica di primo elemosiniere dell'imperatrice Giuseppina. ...
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Ecclesiastico e uomo politico francese (Parigi 1582 o 1585 - Lione 1653), figlio di François IV e fratello del celebre cardinale Armand-Jean, fu fatto (1595) vescovo di Luçon da Enrico IV; dimessosi (1605), [...] si fece certosino; abbandonò il chiostro (1620) solo per accettare, per volontà del fratello, l'arcivescovado di Aix, poi (1629) quello di Lione. Cardinale (1629), grande elemosiniere di Francia (1631), si segnalò in ripetute missioni presso la Santa ...
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arcivescovado
(nel sign. 2, anche arcivescovato) s. m. [der. di arcivescovo]. – 1. Sede dell’arcivescovo. 2. L’ufficio, la dignità dell’arcivescovo, e il territorio che è sotto la sua giurisdizione.
intrudere
intrùdere v. tr. [dal lat. mediev. intrudĕre, comp. di in-1 e lat. trudĕre «cacciare, spingere» (il verbo si legge anche in un passo di Cicerone di lezione incerta)] (pass. rem. intruṡi, intrudésti, ecc.; part. pass. intruṡo), letter....