PIO III papa
Giovanni Battista Picotti
Francesco Todeschini nacque intorno al 1440 da Nanni e da Laudomia Piccolomini, sorella di Pio II. Dallo zio ebbe il cognome, l'arcivescovato di Siena, la porpora [...] (5 marzo 1460); più tardi fu amministratore di Fermo (1485-94) e di Pienza (1485-98), rimanendo tuttavia soltanto diacono. Godette intera la fiducia di Pio II, che lo nominò legato della Marca Picena (1460) ...
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Cardinale (Bologna 1595 - Roma 1632); figlio del senatore Orazio e quindi nipote del papa Gregorio XV, ottenne da questo, il giorno successivo alla sua incoronazione, il cardinalato (1621); ebbe poi l'arcivescovato [...] di Bologna. Fu detto il Cardinal Padrone perché in soli ventinove mesi di pontificato dello zio seppe elevare la famiglia a una ricchezza favolosa. Costruì, in Roma, la chiesa di S. Ignazio e la villa ...
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Cardinale (Játiva 1441 circa - Reggio nell'Emilia 1511); figlio, forse, di Juan de Borja, zio paterno di Alessandro VI, fu eletto tesoriere papale nel 1493 e nel 1495 vescovo di Teano. Ebbe poi (1499) [...] l'arcivescovato di Cosenza e il cappello cardinalizio (1500). Scomunicato da Giulio II come promotore del concilio scismatico di Pisa e privato della dignità cardinalizia e di ogni benefizio (24 ott. 1511), morì poco dopo, pentito della sua ...
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Prelato cattolico (Brooklyn, New York, 1810 - New York 1885). Studiò (1835-37) a Roma, all'università Gregoriana; ricoprì poi, in patria, varie cariche ecclesiastiche. Vescovo di Albany (1847), nel 1864 [...] fu elevato da Pio IX all'arcivescovato di New York e iniziò un ventennio di abile amministrazione. Nel corso del concilio Vaticano I, dichiarò di ritenere inopportuna la dichiarazione d'infallibilità, dato che il papa disponeva di fatto di quel ...
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BASILIO
Salvatore Impellizzeri
Era giudice a Rossano quando, nel 1218, alla morte dell'arcivescovo Pasquale, in seguito a contrasti sorti nel capitolo metropolitano, una parte dei canonici lo elevò [...] , tutti gli ordini minori fino al suddiaconato. Il pontefice Onorio III, con una bolla dell'aprile 1218, dava mandato all'arcivescovo di Cosenza di condurre un'inchiesta su tali accuse e, ove venissero confermate, di annullare l'elezione di B., di ...
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Francescano (n. Durango, Biscaglia, prima del 1468 - m. Messico 1548). Nominato nel 1527 da Carlo V primo vescovo di Città di Messico, fu confermato dal papa nel 1530; nel 1546 la sua sede veniva elevata [...] ad arcivescovato. Creato contemporaneamente protettore degli Indiani (1528-35), fu grande avversario della prima audiencia del Messico, e soprattutto del governatore di Cuba Nuño de Guzmán, che scomunicò (1529). Con l'appoggio del viceré Mendoza, ...
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Nome di alcuni santi e beati: 1. Carlo Borromeo, santo (Arona 1538 - Milano 1584); chiamato (1560) a Roma dallo zio Pio IV, fu eletto cardinale diacono e nominato segretario di Stato, e gli fu assegnato [...] l'arcivescovato di Milano con l'obbligo di rimanere a Roma. Ebbe contemporaneamente numerosi altri importanti uffici nella curia. Si adoperò immediatamente per la riapertura del Concilio di Trento, sostenendone i lavori fino alla chiusura (3 dic. ...
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LIONE (fr. Lyon; A. T., 35-36)
André CHOLLEY
Léopold Albert CONSTANS
Heléne M. CASTELL BALTRUSAITIS
Nicola OTTOKAR
Mario NICCOLI
Ettore ROTA
Giorgio DE GREGORI
Città della Francia, capoluogo del [...] del re di Borgogna Rodolfo II. Nel 935 Lione fu invasa dai Magiari. Intanto si accrebbe sempre più l'autorità degli arcivescovi, in modo che, passata Lione insieme con tutto il regno di Borgogna nel 1032 nelle mani dell'imperatore Corrado II, questi ...
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Nobile tedesco (m. 991); divenne vescovo (971) per volontà di Ottone II, di cui aveva preso le parti nella lotta contro il duca di Baviera Enrico il Litigioso. Sostenne, anche con documenti falsi, la presunta [...] esistenza, in tempi remoti, di un arcivescovato di Passavia, che avrebbe esteso la sua autorità in Austria, Moravia, Ungheria. ...
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Barnabita (Milano 1633 - Pavia 1708). Teologo di Cosimo III de' Medici (1674), vescovo di San Miniato (1681) e arcivescovo di Firenze (1683), ove fondò (1695) il seminario, fu creato cardinale da Innocenzo [...] XII (1698), che lo volle alla curia: rinunziò quindi all'arcivescovato e, alla morte del pontefice, fu tra i papabili. Non eletto, accettò il vescovato di Pavia (1701). ...
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arcivescovo
arcivéscovo s. m. [comp. di arci- e vescovo, secondo il modello del lat. tardo archiepiscŏpus, gr. ἀρχιεπίσκοπος]. – Propriam., il vescovo di un’archidiocesi, o diocesi metropolitana; ma il titolo è attribuito anche a prelati meramente...
arcivescovado
(nel sign. 2, anche arcivescovato) s. m. [der. di arcivescovo]. – 1. Sede dell’arcivescovo. 2. L’ufficio, la dignità dell’arcivescovo, e il territorio che è sotto la sua giurisdizione.