Pio IV
Flavio Rurale
Nacque Giovan Angelo Medici a Milano, in Porta Nuova parrocchia di S. Martino in Nosiggia, il 31 marzo 1499, da Bernardino e Cecilia Serbelloni. L'antica famiglia milanese dei Medici, [...] spagnole - oggetto di negoziato tra P. e il re cattolico, destinate a fronteggiare il pericolo turco al pari di quelle che su di lui aveva sollevato durante il conclave Alfonso Carafa, arcivescovo di Napoli, infine graziato da P. in cambio di pesanti ...
Leggi Tutto
Paolo VI
Giovanni Maria Vian
Il secondo figlio di Giorgio Montini e di Giuditta Alghisi nacque a Concesio, un piccolo paese a otto chilometri a nord di Brescia, il 26 settembre 1897 e il 30 successivo [...] simbolo dei poteri papali, offrendola per i poveri. La tiara, regalo dei milanesi al loro antico arcivescovo, fu poi donata ai cattolici statunitensi in segno di riconoscimento del loro aiuto ai Paesi poveri e collocata nel santuario dell'Immacolata ...
Leggi Tutto
Guerra e Resistenza
Giorgio Vecchio
Nazionalismo cattolico e patriottismo ‘freddo’
Nel 1939 la totalità dei cristiani italiani si considerava inserita a pieno titolo nella comune patria italiana. Differenti [...] dignitoso», scriveva il 9 settembre monsignor Marcello Mimmi, arcivescovo di Bari31.
Come spesso succede, fu l’urgenza Il clero padovano durante la guerra e la lotta di liberazione, in I cattolici e la Resistenza nelle Venezie, a cura di G. De Rosa, ...
Leggi Tutto
Cronachistica
Lidia Capo
È necessario premettere che non esiste una cronachistica che abbia come oggetto specifico Federico II, e meno ancora una commissionata o ispirata da lui.
Nel primo caso gli [...] Guglielmo di Puy-Laurens, la cui Historia Albigensium è favorevole ai cattolici e ai re di Francia, ma soprattutto a Carlo d'Angiò, verso i papi, verso l'ambizione e la vanità dell'arcivescovo di Magonza, verso la superbia di Luigi IX alla crociata, ...
Leggi Tutto
Governo e Parlamento
Paolo Pombeni
Se accettiamo che la forza attrattiva del Piemonte, o meglio del Regno di Sardegna, nel porsi come perno del processo di unificazione nazionale risiedesse in parte [...] Stato-Chiesa, già apertosi nel Piemonte sabaudo. L’arcivescovo di Genova Andrea Charvaz, che era stato precettore del titolo la presidenza nel 1863. Ma questi, che era un cattolico moderato, non si sentì di restare in presenza di conflitti con ...
Leggi Tutto
La Grande guerra e la rivoluzione fascista
Emilio Gentile
Un decennio rivoluzionario
Gli anni fra il 1915 e il 1925 furono per gli italiani il periodo più rivoluzionario della loro vita unitaria, con [...] , della vasta rete organizzativa dell’associazionismo cattolico, affiancata da catene di giornali, banche e cooperative, oltre che dell’intera struttura della gerarchia ecclesiastica, dagli arcivescovi ai parroci. Se questa implicita legittimazione ...
Leggi Tutto
Innocenzo XII
Renata Ago
Antonio Pignatelli nacque nel 1615, secondogenito di Francesco, marchese di Spinazzola, dei Pignatelli di Cerchiaro, e di Porzia di Fabrizio Carafa. Come tante altre donne del [...] erano percepiti come un indebito favoritismo della Santa Sede nei confronti di una delle potenze cattoliche in guerra. L'indulto di nomina all'arcivescovato di Cambrai, città conquistata dalla Francia nel corso della guerra d'Olanda, suscitò così le ...
Leggi Tutto
BUONVISI, Francesco
Gaspare De Caro
Nacque a Lucca il 16 maggio 1626 da Vincenzo di Ludovico e da Maria di Alessandro Gabrielli. Compì i primi studi nel seminario cittadino, sotto la direzione di Giuseppe [...] tra le due corone, che porta seco i vantaggi della religione cattolica", come scriveva al B. il Paluzzi-Altieri il 6 febbr. volta di Varsavia, con una serie di incontri con gli arcivescovi elettori di Treviri e Magonza, per indurli a intervenire a ...
Leggi Tutto
CIVRAN, Pietro
Gino Benzoni
Quarto dei sette figli maschi di Antonio (1575-1642) di Bertucci e di Chiara di Giovanni Badoer, nacque a Venezia il 16 genn. 1623. Suggestionato dall'esempio del padre assurto [...] ", il "destreggiare" con nove vescovi e due arcivescovi, il "negotiare con turchi et austriaci", lo alcuni calogeri", monaci cioè o vagabondi o pure perché i religiosi cattolici non curino né d'apprendere né d'esercitare le medicine bisognevoli per ...
Leggi Tutto
elettore
elettóre s. m. (f. -trice) [dal lat. elector -oris, der. di eligĕre «eleggere», part. pass. electus]. – Chi ha la facoltà di eleggere, e in partic. chi ha il diritto di voto nelle elezioni politiche o amministrative, o è nell’atto...
vescovo
véscovo s. m. [lat. epĭscŏpus, dal gr. ἐπίσκοπος, propr. «ispettore, sovrintendente»]. – 1. Nel periodo ellenistico, soprintendente a varî uffici di carattere sacro o profano. 2. a. Nel cristianesimo primitivo, e in molte Chiese cristiane...