Nacque a Caudebec (Seine-Inférieure) nel 1412; morì a Utrecht il 3 dicembre 1491. C'informò egli stesso delle principali vicende della sua vita con due scritti importanti: Apologia Thomae archiepiscopi [...] studiato legge a Lovanio e a Pavia, fu al concilio di Ferrara del 1439, accompagnò il cardinale arcivescovodi Otranto in un'ambasciata in Ungheria, fece replicati soggiorni a Firenze, ove conobbe il Poggio ed altri umanisti. Ripartì dall'Italia ...
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. Famiglia magnatizia fiorentina, venuta da un castello del contado in città nel sec. XI. Nel canto XVI del Paradiso, vv. 115-120, Dante dice di loro: "l'oltracotata schiatta che s'indraca dietro a chi [...] Brunetto Latini (Inf., XVI, 41); il cardinale Alamanno di messer Filippo, arcivescovodi Pisa morto nel 1422; e, nel sec. XVI, Francesco e Giovanni di Donato, difensori diFirenze durante l'assedio, caduto in campo il primo e sbandito il secondo dai ...
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Paese e comune della Toscana nella provincia di Pisa, posto nella ridentissima valle del torrente Zambra detta già Valgraziosa, sul versante meridionale del M. Pisano. Il paese, formato dall'unione di [...] . A mezzo km. dal centro si trova la grandiosa Certosa di Pisa. Di Calci abbiamo notizie dal sec. VIII; nel XIII è ricordata, come castello dell'arcivescovodi Pisa. Una cospicua fonte di ricchezza è costituita dal reddito dei magnifici oliveti che ...
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Nacque a Bologna da Pier Niccolò Albergati di nobilissima famiglia, nel 1375. A venti anni vestì l'abito dei certosini, e presto divenne priore di quel monastero. Nel 1417, il 4 di gennaio, fu eletto vescovo [...] là per secoli onorate e venerate. La fama delle sue virtù miracolose fu sempre viva in Bologna e in Firenze. Giacomo Boncompagni, arcivescovodi Bologna, sentenziò nel 1725 sull'antichità del culto, e il pontefice Benedetto XIV, il 24 settembre 1744 ...
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Scrittore ed erudito, nato a Canapale (Pistoia) il 29 settembre 1812, morto a Siena il 23 giugno 1876. Allievo di G. Silvestri, di Prato, il B. gli successe nel liceo Forteguerri di Pistoia, ove fu, fino [...] altamente sentito. Lasciato il liceo, ebbe nel 1861 una cattedra di teologia e il rettorato nel seminario di Siena; ma nel 1871 fu nominato vescovo di Pistoia e di Prato, e, poco dopo, arcivescovodi Siena.
Come studioso, il B. deve la sua maggiore ...
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. Famiglia napoletana risalente all'epoca ducale, che al tempo del regno indipendente diede guerrieri, magistrati e prelati (Marino 1205-85, arcivescovodi Capua; Matteo, morto nel 1322, arcivescovodi [...] di Rocca d'Aspide. Appartennero al primo, tra gli altri, Ascanio (1583-1666), cardinale, dal 1641 arcivescovodi Napoli e instancabile suscitatore di alla deportazione, ma tornati in patria alla pace diFirenze (1801).
Bibl.: M. D'Ayala, I due ...
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Nato a Costantinopoli nel 1391, morto nel giugno 1444, ricevette nel battesimo il nome di Manuele, che mutò in quello di Marco, quando si fece monaco a 26 anni. Studiò retorica sotto Giovanni Cortasmeno [...] d'Efeso), mentre il condiscepolo e futuro antagonista Bessarione fu nominato arcivescovodi Nicea. Seguì in Italia l'imperatore e il patriarca, al concilio di Ferrara e Firenze, ove sostenne aspri e tenaci dibattiti contro l'unione delle due chiese ...
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. Nobile famiglia di origine fiorentina. Il più antico personaggio di essa di cui si abbia memoria fu un Bernardo, vissuto intorno al 1200. Figlio di Bernardo furono S. Alessio (1200-1310), uno dei fondatori [...] p. 467) e Chiarissimo, che fece edificare in Firenze la Chiesa della S. Annunziata. Figlia di Chiarissimo fu S. Giuliana (1270-1341, v., governatore di Roma sotto Clemente XI, fatto cardinale nel 1724; Chiarissimo (1794-1859), arcivescovodi Ravenna ...
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Figlio di Benedetto lo storico (v.) e fratello di Bernardo l'Unico aretino, nacque nel 1455 in Firenze, studiò in Pisa e vi lesse diritto canonico; quindi, entrato nella Chiesa, fu uditore di Rota. Giulio [...] S. Eusebio. Gli furono date varie chiese, affidate missioni diplomatiche, e la carica di Vicarius urbis (1505); quindi fu arcivescovodi Ravenna (1524-1532) e della Sabina (diocesi suburbicaria). Fu conosciuto soprattutto come il Cardinale d'Ancona ...
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Medico, nato a Ferrara nel 1515 e morto ivi nel 1579. Si dedicò allo studio della medicina e quindi all'anatomia, che insegnò nell'università ferrarese. Nel 1559 fu chiamato da Giulio III a Roma e nominato [...] arcivescovodi Ficarolo. Dopo la morte del pontefice tornò a Ferrara, e vi ebbe la carica di protomedico. Di grande importanza nella storia dell'anatomia è il suo libro Musculorum humani corporis picturata dissectio pubblicato a Ferrara senza data ( ...
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gabinetto
gabinétto s. m. [dal fr. cabinet, dim. di cabine: v. cabina]. – 1. a. In generale, qualsiasi piccola stanza di uso riservato, quali erano negli antichi palazzi alcuni vani, talvolta riccamente decorati, destinati a studio, guardaroba,...
rainese
rainése s. m. [adattamento ital. del ted. rheinisch, agg. di Rhein, il fiume Reno]. – Nome dato in Italia al fiorino del Reno, emesso dagli arcivescovi elettori di Colonia, Magonza e Treviri e dall’elettore palatino, di bontà inferiore...