ARGENTO
B.M. Alfieri
L'oro e l'a. erano, anche nel Medioevo, i due metalli preziosi per eccellenza. L'a., meno raro e di conseguenza meno costoso, venne utilizzato durante tutto il periodo medievale [...] sottoposte alla Giustizia e poi alla Giustizia vecchia, dalle origini al MCCCXXX, I, Roma 1986.D. Gaborit Chopin
Areabizantina
La storia degli a. bizantini può essere divisa in due periodi: un periodo più antico (300-700) e uno medievale (dopo il ...
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BAMBERGA
H.P. Autenrieth
(ted. Bamberg; Papinberc, Babenberch nei docc. medievali)
Città della Germania in Alta Franconia (Baviera settentrionale). Rispetto alle antiche sedi vescovili tedesche sul [...] del duomo (od. Diözesanmus.) facevano parte inoltre preziose vesti liturgiche realizzate con tessuti di seta provenienti dall'Oriente, dall'areabizantina e da Ratisbona (tra il Mille e la metà del sec. 11°); fra esse sono da menzionare il mantello ...
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Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] (Schriften des Pius-Parsch-Instituts, 1), Klosterneuburg 19874, pp. 88-92, 162-166, 225-228.
AREABIZANTINA
di E. Zanini
Anche nel mondo bizantino l'a. era un arredo liturgico di fondamentale importanza: in esso si sommavano infatti sia il ...
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VETRO
D.B. Whitehouse
La produzione vetraria del Medioevo europeo può essere suddivisa in tre distinte categorie, che sono state studiate con differenti metodologie. Il primo gruppo è rappresentato [...] nel mondo islamico. Rimanendo incerti tanto il luogo di manifattura quanto la datazione, alcuni studiosi li attribuiscono ad areabizantina (Philippe, 1970, pp. 125-131) o all'Italia meridionale (Pinder Wilson, in Five Thousand Years, 1991, p. 126 ...
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Alfabeto
A. Petrucci
G. Tamani
A.M. Piemontese
H. Gustavson
PARTE INTRODUTTIVA
di A. Petrucci
Ogni a. è un sistema di segni dotato, in quanto tale, di una forte valenza simbolico-figurativa, e quindi [...] si diffuse anche in Inghilterra, e quello tedesco. In Italia si sviluppò, con varietà regionali, un solo tipo. Nell'areabizantina si distinsero il tipo greco e quello cretese. Comunità piccole e isolate, come quelle del Kurdistan, dell'India e della ...
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CAVALLO
A. Melucco Vaccaro
Nel Medioevo i c. venivano distinti, a seconda del servizio prestato, in destrieri, corsieri, palafreni, ronzini e somieri. Il destriero era il grande c. da guerra, di andatura [...] del sec. 7° si scorgono però selle rilevate alle estremità, riferite alla cavalleria ausiliaria mediorientale. Sempre in areabizantina, per la cavalleria pesante si ebbero a partire all'incirca dal sec. 10° selle ad arcioni diritti e più alti ...
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BATTESIMO
S. Maddalo
Il termine b. (dal gr. βαπτίζω, frequentativo di βάπτω 'immergo') si riferisce al sacramento istituito direttamente da Cristo, i cui segni esteriori furono evidenziati nel momento [...] 1989, figg. 9-10).In alcuni degli esempi citati, a partire dai mosaici ravennati, e soprattuto in areabizantina o in opere influenzate dall'arte bizantina - basti ricordare due codici già citati, i tetravangeli di Parigi (BN, gr. 75) e di Roma (BAV ...
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COSTANTINO il Grande
S. Manacorda
Imperatore romano, nato a Naisso (od. Niš, in Serbia) nel 280, Flavio Valerio C. regnò dal 306 al 337. Nel 306 fu acclamato imperatore dall'esercito in Britannia, ma [...] 'opera di Eusebio, si sviluppò in modo autonomo prediligendo determinati episodi incentrati sull'immagine della croce. In areabizantina tuttavia risulta rara l'illustrazione della leggenda in forma narrativa; un prezioso esempio è costituito da una ...
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CINTURA
A. Ghidoli
Fascia di pelle, cuoio, tessuto o metallo che cinge l'addome, la vita o i fianchi per stringere o sorreggere le vesti. Nell'Alto Medioevo la c. era un complemento essenziale dell'abbigliamento [...] , sintomo di un processo di acculturazione del popolo germanico già molto avviato e quindi della diffusione di una moda comune in areabizantina e germanica, sia per la scelta degli oggetti sia per le decorazioni.La c. si mantenne in uso, con le ...
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DRAGO
S. Manacorda
Il d. è uno degli animali fantastici la cui frequente natura composita, funzionale a intenti di rappresentazione simbolica, rivela contemporaneamente una forte attitudine ornamentale. [...] d. è il senmurv dell'arte sasanide, un cane-leone-uccello dai connotati benefici, di origine iranica, presente anche in areabizantina, soprattutto nella produzione tessile. Nei rilievi esterni della Santa Croce di Ałt'amar, in Armenia (sec. 10°), si ...
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tiburio
tibùrio s. m. [dal lat. mediev. tiburium, forse alteraz. di ciborium «ciborio»]. – In architettura, particolare forma di copertura esterna di certe cupole, nelle quali la calotta interna è racchiusa entro una struttura muraria a forma...
sarcofago
sarcòfago s. m. [dal lat. sarcophăgus, e questo dal gr. σαρκοϕάγος, propr. «che mangia, che consuma la carne, carnivoro» (comp. di σάρξ σαρκός «carne» e -ϕάγος «-fago»), in origine agg., riferito a una pietra calcarea che consumava...