APOSTOLI
T. Iazeolla
Il termine, che indica colui che è mandato da un altro in nome suo, deriva dal gr. ἀποστέλλω 'invio', 'mando'; ἀπόστολοϚ ha valore di 'inviato con una missione' (Ghiberti, 1970, [...] . 4° e il 6°, provenienti da Roma o da un'area compresa tra l'Italia settentrionale e la Francia meridionale (Harvard Arnason arcivescovile, 494-519 ca.; Ravenna, S. Vitale, sottarco presbiteriale, sec. 6°; Cipro, Panaghia Kanakaria di Lythrankomi, ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] i quali è stata proposta una ricomposizione come recinto presbiteriale, all'interno del quale avrebbero trovato collocazione un Modena, Modena 1984; F. Gandolfo, La scultura romanica nell'area estense, in L'arte sacra nei Ducati Estensi, "Atti della ...
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CLARISSE
M.L. de Sanctis
Ordine monastico che, traendo origine da s. Chiara (v.), rappresentò una delle componenti più vitali del vasto movimento religioso femminile sviluppatosi soprattutto nell'Italia [...] terminazione rettilinea sul retro della zona presbiteriale. La comunità, originariamente camaldolese, proveniva era divisa in due navate secondo uno schema diffuso in tutta l'area culturale tedesca. Tale schema è legato tanto ai modelli degli edifici ...
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SARDEGNA
R. Serra
SARDEGNA (gr. É÷íï¯óóá, Óáñäþ; lat. Sardinia) Regione d’Italia costituita dall’isola omonima, la seconda per estensione del mar Mediterraneo, e da diverse isole minori.
La S. partecipò [...] queste ultime i capitelli a stampella e le mensole di Cornus (area basilicale di Columbaris) e di Sant’Antioco. All’età e da individuare nella coppia di plutei riferiti all’arredo marmoreo presbiteriale della cattedrale di S. Maria di Oristano (v.; ...
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GIORDANIA
F.R. Scheck
(arabo al-Urdunn)
Stato del Vicino Oriente, confinante a N con la Siria, a E con l'Iraq, a S con l'Arabia Saudita e a O con Israele. L'attuale regno hashemita di G. (alMamlakat [...] di nota è il fatto che in epoca ellenistica, quando l'area coltivata del Nord era oggetto di controversia tra i regni dei Tolomei spazi secondari, mentre alla navata centrale e alla zona presbiteriale è riservato l'opus sectile. Pavimentati in opus ...
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NICOLA Pisano
Francesco Aceto
NICOLA Pisano. – Figlio di Pietro, ne sono ignoti luogo e data di nascita. È menzionato la prima volta nel testamento dettato a Lucca il 5 aprile 1258 dallo scultore Guidobono [...] Nicola intorno al 1260 e fondatamente connessi al recinto presbiteriale della cattedrale (Carli, 1949). Altri precoci riflessi del ogni valore condizionante agli antefatti meridionali e di area adriatica invocati quale fonte ispiratrice del suo ...
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Altare
J.H. Emminghaus
E. Zanini
INQUADRAMENTO GENERALE
di J.H. Emminghaus
Superficie piana, talvolta a livello del suolo, più spesso elevata, su cui si compiono sacrifici, semplici offerte o sacrifici [...] per il clero. Questa strutturazione della zona presbiteriale tuttavia cominciò a modificarsi progressivamente già a partire 1), Klosterneuburg 19874, pp. 88-92, 162-166, 225-228.
AREA BIZANTINA
di E. Zanini
Anche nel mondo bizantino l'a. era un ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] Paolo e Ranuccio. Il primo, testimoniato nei plutei di recinzione presbiteriale del duomo di Ferentino, firmati al tempo di papa Pasquale II , ispirato in parte ai perduti arredi di area cassinese - come risulta dalla documentazione iconografica degli ...
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COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] P. Giovio; Moltrasio, villa Passalacqua, cappella funeraria Lucini Passalacqua), forse parte di una recinzione presbiteriale altomedievale (Zastrow, 1981).Per sistemare l'area della piazza Grimoldi, a metà del sec. 16° fu abbattuta oltre la metà del ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] realtà nessun edificio noto ha mai ripreso la complessa organizzazione presbiteriale di Cluny II, soprattutto per l'assenza delle c. ragioni costruttive e decorative si localizzano tutti in un'area geografica limitata alla Borgogna e, ancora una volta ...
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