PAVIA
A. Segagni Malacart
(lat. Ticinum; Papia nei docc. medievali)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, posta lungo il corso del fiume Ticino.Al nome lat. di Ticinum, derivato da quello del [...] di S. Michele la determinazione della zona presbiteriale si affida ai resti murari e alla localizzazione Pavia 1975; id., Per una tipologia architettonica dell'età carolingia in area lombarda, in Roma e l'età carolingia, "Atti delle Giornate di ...
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BASILICA
M. Cecchelli
Il termine b. per qualificare l'edificio di culto cristiano si trova menzionato a partire dal sec. 3° (Recognitiones pseudo-clementinae, X, 71, PG, I, col. 1453; pseudo-Giustino, [...] presbiterio. Presso la schola si trovava in genere anche l'ambone (v.).Nelle b. a pianta centrale la zona presbiteriale era posta nell'area di contro alla porta di facciata, delimitata da una nicchia terminante in un'abside e da cancella, mentre il ...
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CANDELABRO
C. Barsanti
Il termine c. (lat. medievale candelabrum, cereostata, cerostatum) designa un sostegno di grandi dimensioni per candele o ceri, la cui tipologia veniva di norma adottata - sia [...] tipo sono i c. raffigurati su numerosi sarcofagi ravennati o di area adriatica e di altre sculture a essi rapportabili, comprese fra il nel sec. 13° nel rinnovamento degli arredi presbiteriali di molte chiese del Patrimonium Petri è testimoniato ...
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ANTELAMI, Benedetto.
A.C. Quintavalle
Scultore e architetto attivo a cavallo fra i secc. 12° e 13° nell'Italia settentrionale.Assai complessi i problemi, diverse le risposte critiche finora offerte [...] una Ultima Cena, secondo una iconografia diffusa nell'area c.d. campionese.Fin da questo pulpito l' , Milano 1984, pp. 195-237; A.C. Quintavalle, La recinzione presbiteriale di Nicolò alla cattedrale di Parma, in Scritti di Storia dell'Arte in ...
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FARFA, Abbazia di
G. Curzi
Abbazia benedettina situata a km. 40 ca. a N di Roma, in Sabina, lungo la valle del fiume omonimo alle pendici del monte San Martino.Le vicende storiche riguardanti le origini [...] piano di San Gallo (San Gallo, Stiftsbibl., 1092), nell'area a destra e di fronte alla chiesa principale si trovano edifici altro, si devono anche numerosi frammenti di una recinzione presbiteriale firmata "Magister Rain. hoc opus fecit" -, nonché, ...
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BELLUNO
E. Cozzi
(lat. Bellunum)
Cittò del Veneto, capoluogo di provincia. Al centro della Valbelluna, B. fu abitata fin dall'età preromana (lo stesso toponimo potrebbe derivare dal celtico Bellodunum) [...] ). Il primitivo nucleo urbano, sorto nell'età del Ferro nell'area di Caverzano, si spostò più a S, occupando la zona attuale illuminata da una monofora a doppia strombatura. La zona presbiteriale è divisa da un setto trasversale in muratura con ...
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MODENA
P. Rossi
(lat. Mutina; Motina nei docc. medievali)
Città dell'Emilia-Romagna, capoluogo di provincia, posta su una lieve altura tra i fiumi Panaro e Secchia.M. in origine era un piccolo villaggio [...] i quali è stata proposta una ricomposizione come recinto presbiteriale, all'interno del quale avrebbero trovato collocazione un Modena, Modena 1984; F. Gandolfo, La scultura romanica nell'area estense, in L'arte sacra nei Ducati Estensi, "Atti della ...
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COSMATI
E. Bassan
Denominazione convenzionale con la quale si indicano gli artefici romani impegnati, nei secc. 12° e 13°, in lavori in marmo di prevalente carattere scultoreo-decorativo e architettonico, [...] Paolo e Ranuccio. Il primo, testimoniato nei plutei di recinzione presbiteriale del duomo di Ferentino, firmati al tempo di papa Pasquale II , ispirato in parte ai perduti arredi di area cassinese - come risulta dalla documentazione iconografica degli ...
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COMO
P. Strada
(lat. Comum, Novum Comum)
Città della Lombardia, capoluogo di provincia, situata in una piccola conca all'estremità meridionale del ramo occidentale del Lario, tra formazioni montuose [...] P. Giovio; Moltrasio, villa Passalacqua, cappella funeraria Lucini Passalacqua), forse parte di una recinzione presbiteriale altomedievale (Zastrow, 1981).Per sistemare l'area della piazza Grimoldi, a metà del sec. 16° fu abbattuta oltre la metà del ...
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CLUNIACENSI
F. Gandolfo
Benedettini riformati facenti capo all'abbazia borgognona di Cluny (v.). Lo stretto legame mantenuto dalle varie fondazioni con la casa madre fu un fatto nuovo nella cultura [...] realtà nessun edificio noto ha mai ripreso la complessa organizzazione presbiteriale di Cluny II, soprattutto per l'assenza delle c. ragioni costruttive e decorative si localizzano tutti in un'area geografica limitata alla Borgogna e, ancora una volta ...
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