Le varietà italo-albanesi (arbëresh) sono parlate in 50 comunità (di cui 41 sedi comunali), distribuite in Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Puglia, Calabria e Sicilia (fig. 2). Gruppi albanofoni [...] ad es., [ˈkʎɛva] «fui», [fʎə:] «dormo» a S. Paolo; compare un esito palatale di *l originaria nella maggior parte delle varietà di area cosentina, come, ad es., in [pjak] «vecchio», [ˈkjumʃti] «il latte» a S. Benedetto; in alcune parlate molisane la ...
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BATTISTI, Carlo
Giovanni Battista Pellegrini
Nacque a Trento il Io ott. 1882 in una famiglia originaria della Vai di Non, da Giuseppe, preside di scuola media, e da Teresa Bentivoglio, insegnante elementare. [...] XI). Ma anche l'esito della battaglia sul Lechfeld assicurò definitivamente le Alpi orientali alla civiltà baiuvara e l'area germanizzata veniva ad impedire qualsiasi contatto di genti pur latine col nostro Friuli. Sono argomenti storici - aggiunti a ...
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L’espressione articolazioni nasali si riferisce a un modo di articolazione (di ➔ vocali così come di ➔ consonanti) in cui, essendo il velo palatino (o palato molle) abbassato, il passaggio rinofaringale [...] Tale fenomeno è documentato – con alcune limitazioni diastratiche – anche per il romanesco (➔ laziali, dialetti; ➔ Roma, italiano di). In un’area meno estesa le occlusive sorde dopo consonante nasale si sonorizzano: sa[nt]o → sa[nd]o, ca[mp]o → ca[mb ...
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Per minoranze linguistiche si intendono gruppi di popolazione che parlano una lingua materna diversa da quella di una maggioranza: quest’ultima si identifica normalmente coi parlanti che hanno come lingua [...] al persistere di condizioni di maggiore arcaicità rispetto alle contermini parlate italiane settentrionali. Per una parte almeno dell’area di dialetto ladino (➔ ladina, comunità) va del resto sottolineato che il mantenimento delle parlate locali si ...
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Per quantità fonologica si intende il tratto distintivo di carattere prosodico (➔ prosodia) che oppone i segmenti fonici, sia vocalici sia consonantici, secondo la loro lunghezza. Essendo una proprietà [...] è la sola quantità vocalica: ad es., nei dialetti di area emiliana (cfr. Uguzzoni 1971 e 1975; Filipponio 2010),
Uguzzoni, Arianna (1971), Quantità fonetica e quantità fonematica nell’area dialettale frignanese, «L’Italia dialettale» 34, pp. 115 ...
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La spirantizzazione (detta anche fricativizzazione) è un processo fonetico per cui un suono (tecnicamente, un fono; ➔ fonetica) è realizzato come fricativo o, in altri termini, spirante (➔ fricative). [...] .1).
In sincronia, il processo di spirantizzazione più appariscente è di certo la ➔ gorgia toscana, tipico fenomeno dell’area centrale della Toscana che determina la pronuncia fricativa delle occlusive scempie sorde e, in modo più variabile, anche di ...
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Il più piccolo tra i continenti (circa 7.700.000 km2, il 5% delle terre emerse), situato totalmente nell’emisfero australe dal quale deriva il suo nome, grosso modo tra 11° e 40° lat. S e 114° e 154° long. [...] . Le alternative che si sono affermate sono Koori (nativi del Sud-Est australiano), Murri (area centro-orientale), Nunnga (area centro-meridionale), Nyungar (area del Sud-Est).
Alla fine dell’Ottocento, negli ambienti colti dell’Europa, gli Aborigeni ...
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Tradizionalmente l’articolo è considerato una parte del discorso (➔ parti del discorso). In termini moderni, fa parte di quella classe di parole che operano come modificatori del nome (o del sintagma nominale; [...] , vale a dire al nucleo centrale dell’area linguistica cosiddetta di Carlo Magno o dello Standard per un quadro generale cfr. Haspelmath 2001). Al di fuori di questa area, la co-occorrenza di articoli definiti e indefiniti si fa più sporadica: ...
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La coincidenza fra la decisa affermazione dei volgari italiani e l’espansione delle attività mercantili nel corso del Duecento non è casuale: numerose sono infatti le testimonianze letterarie di una precoce [...] con differenti realtà linguistiche. Così, per fare solo due esempi d’area toscana, abbiamo le lettere di Andrea de’ Tolomei, scritte tra grande diffusione (anche a stampa) soprattutto in area toscana e veneta, sono pervenuti in pochissimi esemplari ...
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Per linguaggio giovanile si intende la varietà di lingua utilizzata nelle relazioni del gruppo dei pari da adolescenti e post-adolescenti, costituita principalmente da particolarità lessicali e fraseologiche [...] «molto brutto», marza «marcia», ganso «gancio», marantega «strega», lebio «truogolo» per «molto brutta»); poi, l’area dell’innamoramento (essere ciapà «preso», imbaucà «intontito», infognà «infognato», incocaìo «stordito, frastornato»). Anche le aree ...
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area
àrea s. f. [dal lat. area]. – 1. Superficie circoscritta di terreno: nell’area prospiciente alla villa. In partic., a. fabbricabile, spazio di terreno utilizzabile per la costruzione di edifici; a. pubblica, ogni strada, piazza o altra...
area-euro
(area euro), loc. s.le f. Area geografica ed economica costituita dagli Stati membri dell’Unione europea che hanno adottato l’euro come moneta unica. ◆ le parole di Wim Duisenberg sono apparse alquanto rassicuranti. O quanto meno...