Teologo bizantino (n. Patrasso 850 circa - m. dopo il 933); metropolita (907) diCesareadi Cappadocia, avverso, come Nicola il Mistico, alle quarte nozze dell'imperatore Leone VI il Sapiente, avversò [...] fino a noi; tra essi uno dei più importanti manoscritti degli apologisti greci e il codice detto Clarkianus di Platone) e scrisse un Commento all'Apocalisse, rimaneggiamento di quello di Andrea diCesarea, e altri scritti di notevole interesse. ...
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Per quanto perdesse il suo nome nel diventare, come Costantinopoli o Nuova Roma, la capitale dell'Impero d'Oriente, Bisanzio ebbe la sorte di essere ancora ricordata quando si volle designare l'arte, la [...] ormai stavano per perdersi, siano trascritte nella scrittura e nell'ortografia nuova (minuscola); ancora uno scolaro di Fozio, AretadiCesarea (v.), copia, fa copiare e commenta testi classici. Fozio stesso ci trasmette nella sua Biblioteca compendî ...
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Patriarca di Costantinopoli (907-912). Nato a Seleucia, monaco in Bitinia, poi sincello a Costantinopoli, fu eletto patriarca da Leone VI, dopo la deposizione di Nicola il Mistico, che si era opposto alle [...] legge che le dichiarasse legittime. Il successore di Leone, Alessandro, lo depose rimettendo sul , La vie et les øuvres de Saint Euthyme, in Patrol. orient., XVI, fasc. 2°, pp. 463-486; a pp. 486-498 il panegirico di E., opera diAretadiCesarea. ...
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CAPPADOCIA
N. Thierry
(gr. Καππαδοϰία)
Regione della Turchia corrispondente, in senso storico e geografico, alla zona centrale dell'altopiano anatolico; dal punto di vista della produzione artistica [...] del 9° (inclusa la fase iconoclasta, che non risparmiò la provincia, come testimonia AretadiCesarea, il quale ancora intorno al 900 lamentava la persistenza di un'iconoclastia di matrice popolare); il 30-35% è databile dalla fine del sec. 9° alla ...
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Scrittore bizantino (sec. 9º), di tendenza antifoziana; autore di una Vita del patriarca Ignazio e della collezione di documenti aggiunta agli Atti dell'8º Concilio ecumenico (869-70). Discussa la sua [...] identità col N. "filosofo", autore di scritti teologici e discepolo diAretadiCesarea. ...
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POLLUCE, Giulio ('Ιούλιος Πολυδεύκης, Iulius Pollux)
Vittorio De Falco
Sofista e grammatico, nato a Naucrati di Egitto, si distinse presto in Atene per l'erudizione e l'abilità oratoria. Fu protetto [...] P. era l'Onomastico, in 10 libri, che ora leggiamo non nella redazione originale, bensì in un ampio estratto (usato da AretadiCesarea, ma composto molto prima del sec. IX), da quella poco dissimile. L'originale aveva in più, probabilmente, solo un ...
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LEONE Magistro (Λέων μάγιστρος)
Silvio Giuseppe Mercati
Letterato e diplomatico bizantino del sec. IX-X. Della famiglia dei Choirosfaktai, fu promosso magistro poi proconsole e patrizio da Leone VI suo [...] .
Come la sua vita privata, così anche la sua estesa produzione letteraria fu esposta a violenti attacchi di Costantino Rodio e diAretadiCesarea, da cui si difese con eguale violenza. Oltre all'epistolario, prezioso per le notizie sull'autore e ...
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NICETA Paflagone (detto anche Niceta David)
Silvio Giuseppe Mercati
Retore bizantino vissuto nel secolo IX. Discepolo diAretadiCesarea, per avere scritto contro la tetragamia di Leone VI fu relegato [...] .
Bibl.: I panegirici in Migne, Patrol. Gr., CV, coll. 16-488; i panegirici di S. Pietro e S. Paolo, a cura di A. Voglt, in Orient. Christ., XXXIV, Roma 1931, pp. 1-97; la Vita di Igazio, in Migne, l.c., coll. 488-572; e per la discussione intorno ad ...
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LESBONATTE il grammatico
Camillo Cessi
Da non confondersi col retore, si crede autore di un trattatello "sulle figure grammaticali", conservatoci per le cure del vescovo AretadiCesarea. Risale al [...] sec. I d. C.
Ediz. principe di L.C. Valckenaer, in appendice all'ed. di Ammonio (Leida 1739); B. Müller (Lipsia, 1900).
Bibl.: St. Kugeas, ‛Ο Καισαρείας 'Αρέϑας, Atene 1913. ...
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ICONOCLASTIA
H.L. Kessler
L'impulso alla distruzione delle immagini, in particolare le raffigurazioni di Dio e dei santi, o almeno a vietarne la produzione era insito nella spiritualità del cristianesimo. [...] ecclesiastici dell'861, dell'869-870 e dell'879-880 (Mansi, XV, coll. 595-598; XVI, coll. 141-143); gli scritti diAretadiCesarea (850 ca.-m. dopo il 933) indicano che l'i. costituiva un problema aperto ancora nel 10° secolo. Quando, verso la fine ...
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