Storico bavarese (Wetzlar 1796 - Berlino 1868). Ufficiale e poi diplomatico, e quindi soprintendente all'archivio di stato bavarese, riunì i tesori d'arte e i cimelî storici della Baviera e della casa di Wittelsbach creando nel 1860 il Museo nazionale bavarese. Fu autore di varie opere erudite di argomento esclusivamente bavarese ...
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PELI, Francesco
Daniela V. Aretin
PELI (Pelli), Francesco. – Nacque a Modena il 21 agosto 1680 da Giacomo Peli e Margherita Malagola.
Fu battezzato l’indomani in S. Domenico (Modena, Archivio della [...] Curia arcivescovile, Parrocchia di S. Domenico, registro XVIII.100, Battesimi 1574-1680, p. 460).
Nulla si sa della famiglia d’origine né della formazione musicale di Peli. La sua attività documentata ...
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Benincasa da Laterina
Renato Piattoli
L'Aretin che da le braccia / fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte (Pg VI 13-14) fu, per designazione concorde dei commentatori, B. da Laterina (castello tra il [...] Valdarno medio e il superiore sulla via per Arezzo). Valente civilista del sec. XIII, egli, secondo l'Anonimo, avrebbe insegnato nello studio di Bologna, avendovi a collega il grande Accursio. Ricoprì ...
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Pietro Aretino e Anton Francesco Doni: Opere
Carlo Cordié
PIETRO ARETINO
È molto difficile parlare di Pietro Aretino scrittore con quella serenità e quell'equilibrio che l'opera sua merita. Lasciati [...] la main, il ne brillait pas par le courage physique: la peur des coups le faisait filer doux. Avec ses astuces et ses ruses l'Arétin est un type de comédie. La comédie, il la joua toute sa vie, il est le personage comique du drame où devait mourir l ...
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Griffolino d'Arezzo
Piero Camporesi
Alchimista (" magnus et suptilissimus archimista ", Graziolo de' Bambaglioli), bruciato vivo come eretico certamente prima del 1272; nel 1258 lo si trova iscritto [...] ottavo (If XXIX 109-120; cfr. anche XXX 31, dov'è chiamato l'Aretin).
Di lui e della sua fine ricostruiamo le vicende con le parole del Lana: " Questo aretino fu una scritturata persona, sottile e sagace, ed ebbe nome maestro Griffolino; sapea e ...
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Scrittore francese (n. 1865 - m. Parigi 1937); fu uno dei fondatori del Mercure de France. In poesia mostrò influssi di Verlaine soprattutto in La vaine aventure (1894); ma ben presto trovò ispirazioni [...] (1936). Disuguale nelle sue opere teatrali tra le quali, di maggiore rilievo, Sylla (1913) e Le divin Arétin (1931). Della sua attività di critico letterario sono soprattutto da ricordare alcuni studî dedicati alla letteratura italiana (Ruzzante ...
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MOUNET, Jean-Sully (detto Mounet-Sully)
Guido Ruberti
Attore drammatico francese, nato a Bergerac il 27 febbraio 1841, morto a Parigi il 1° marzo 1916. Compiuti gli studî classici e iniziati quelli giuridici [...] creazioni di Achille, Nerone, Ernani, Otello, Gérard (nell'Ètrangère del Dumas) e ancora in Antigone, Le fils de l'Arétin, Ruy Blas, Les Burgraves, ecc. Ma le sue più profonde interpretazioni rimangono quelle di Oreste, Amleto, e soprattutto Edipo ...
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FINO d'Arezzo
Elisabetta Putini
Nacque probabilmente ad Arezzo nella seconda metà del sec. XIII da Benincasa. Poco sappiamo di lui: il codice Barb. Lat. 3953 della Biblioteca apostolica Vaticana ne [...] e "legum doctor", ricordato da Dante nel Purgatorio (VI, 13-14) come "l'Aretin che dalle braccia / fiere di Ghin di Tacco ebbe la morte". Anche alcuni manoscritti aretini del sec. XVIII (appartenenti alla Biblioteca della Fraternita di S. Maria) che ...
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Letterato e poeta francese nato a Lunel nel 1825, morto a Parigi nel 1901. Collaborò a numerosi giornali e riviste, e pubblicò romanzi e commedie in versi, alcune delle quali non sono prive di pregi scenici. [...] 'Attila (1880), la Moabite (1880), l'Apare (1881), Mahomet, la cui rappresentazione venne vietata (1890), le Fils de l'Aretin (1895), France... d'abord (1900). Presenta un certo interesse, perché, nel trionfo della commedia borghese, mantenne viva la ...
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Scrittore svizzero-tedesco (Nennowitz, Moravia, 1842 - Berna 1911). Autore di saggi brevi dedicati ai suoi viaggi, W. scrisse inoltre drammi e opere di prosa e di poesia.
Vita e opere
Figlio di genitori [...] gli altri, Iphigenie in Delphi (1865); Arnold von Brescia (1867); Oenone (1880); Lysanders Mädchen (1901); Die Muse des Aretin (1902). Troppo manierati, e al limite dell'irrappresentabilità, i suoi lavori di più chiaro impegno ideologico nel senso d ...
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aretino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arretinus]. – Di Arezzo, città e provincia della Toscana: il dialetto a. (o, come s. m., l’a.), la varietà toscana parlata nella città e provincia di Arezzo; vasi a., vasi di terracotta coperti da una...
biancomangiare
s. m. [comp. di bianco1 e mangiare; nel sign. 1, dal fr. blanc-manger]. – 1. Dolce a base di latte di mandorle rappreso, panna, zucchero e rum, tipico della cucina francese. Nella cucina italiana antica aveva lo stesso nome...