Il sonetto è la forma metrica più celebre e fortunata della tradizione lirica italiana (Beltrami 20024: 99-100, 274-289; per l’uso dantesco, Baldelli 1976). Nella forma tipica si compone di 14 endecasillabi [...] della seconda parte è tipico, nel Duecento, di Guittone d’Arezzo e di Monte Andrea (➔ Duecento e Trecento, lingua del). – è il sonetto rinterzato («rafforzato»), tipico di Guittone d’Arezzo, nel quale il settenario segue anche il primo verso delle ...
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ADAMI, Anton Filippo
Niccola Carranza
Nato a Livorno nel primo decennio del sec. XVIII, studiò a Roma ed esercitò in un primo tempo il mestiere delle armi; abitò a lungo a Firenze e venne onorato della [...] morale, o sia saggio sopra l'uomo, poema inglese di A. Pope tradotto in versi sciolti italiani dal cav. Ant. Fil. Adami, Arezzo 1756; la traduz. dell'A. fu inclusa anche in una edizione del Saggio in più lingue, pubblicata a Strasburgo nel 1772). G ...
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(o serventese) Componimento poetico di origine provenzale, originariamente dedicato dal sirven (in provenzale antico, «servente») al suo signore per celebrarne le gesta. Nella tradizione italiana, il s. [...] sec., il s. assunse spesso un andamento narrativo. Tra i s. italiani, il S. dei Lambertazzi e dei Geremei, composto poco dopo il 1280, su un episodio della lotta comunale di Faenza; quelli di Guittone d’Arezzo; il Cantare dei cantari (fine 14° sec.). ...
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Dante Alighieri, Opere minori: Epistole - Introduzione
Arsenio Frugoni
Giorgio Brugnoli
L'edizione critica della Società Dantesca Italiana (Firenze 1921), comprese tredici lettere in latino. Delle [...] Centrale, Platin. Filza Rinuccini, 19
V = Verona, Biblioteca Capitolare, 314
Cfr. F. MAZZONI, Le epistole di Dante, in Conferenze aretine 1965, Arezzo, Tip. Zelli, 1966, pp. 87 sgg., di cui adotto le sigle dei manoscritti. A M Me M1 M2 M3 Ri V sono ...
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DOMENICO di Silvestro (Domenico Silvestri)
Paolo Viti
Nacque a Firenze intorno al 1335 da una famiglia di origini modeste - forse il padre Silvestro (e dal patronimico derivò poi il cognome, Silvestri, [...] poetici; una al Petrarca nel momento in cui pubblicò l'Africa; una a Francesco Piendibeni da Montepulciano (poi vescovo di Arezzo dal 1414 al 1433) per spingerlo agli studi e alla poesia; una al Salutati per festeggiare il recupero di un manoscritto ...
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CIVININI, Guelfo
Felice Del Beccaro
Nacque a Livorno il 1º ag. 1873 da Francesco e da Quintilia Lazzerini. Il padre, di origine pistoiese, esercitava una modesta attività commerciale che, poco dopo [...] frattempo a seconde nozze, andava ad abitare a Roma portando con sé i due figli. Il C., proseguiti gli studi liceali ad Arezzo, dove ebbe per preside G. Chiarini, li concluse a Roma con la licenza. Presto trovò un impiego, che tenne però per breve ...
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Parco letterario
Costante De Simone
Con la locuzione parco letterario si indicano iniziative culturali, a volte molto differenti tra loro, che hanno lo scopo comune di rendere partecipi i visitatori [...] Ponte a Poppi, sulla riva sinistra dell'Arno, dove, nel 1289, si combatté la cruenta battaglia tra Firenze e Arezzo; Poppi con il castello dei Guidi, Camaldoli e Badia Prataglia. Il castello ospita inoltre la biblioteca Rilliana, ricca di manoscritti ...
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DONI, Anton Francesco
Giovanna Romei
Nacque il 16 maggio 1513da Bernardo di Antonio, forbiciaio, a Firenze, nel quartiere di S. Lorenzo.
In una lettera del 3genn. 1549, da Firenze, rispondendo a B. [...] si sarebbe trovato in campo imperiale, durante l'assedio di Firenze, presso il mediceo Giovanni Bandini e, più tardi, ad Arezzo presso Luigi Guicciardini, vicario della città nel 1534-35. D'altronde, il D. mostrò sempre simpatia per i Medici e Cosimo ...
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FRANCESCO da Fiano
Franco Bacchelli
Nacque a Fiano (oggi Fiano Romano), poco distante da Roma, allora feudo della famiglia Orsini, intorno al 1350 da Antonio, con ogni probabilità notaio. Forse già [...] Virgilio o il Bucolicum carmen del Petrarca.
Da Bologna nell'aprile del 1370 F. con un giovane collega, Matteo Fei d'Arezzo, indirizzò due lettere (edite da Weiss, 1949) al Petrarca nelle quali i due si rallegravano con lui per aver accertato come ...
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ARCIONI, Angelo Maria
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Di nobile famiglia, nacque a Parma nel 1606. Fratello di Andrea, abate prima del monastero parmense di S. Giovanni e poi, dal 1645 al 1647, di quello di Montecassino letterato [...] 1635 da Paolo Scotti. Divenuto abate di S. Benedetto di Ferrara, poi (1678) di S. Flora e Lucilla ad Arezzo, quindi, nel 1679, abate generale della Congregazione cassinese, emanò nel 1680 una circostanziata circolare per la custodia delle biblioteche ...
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granchio blu (granchio reale blu) loc. s.le m. Nome corrente di un crostaceo decapode caratterizzato dalla tipica colorazione, appartenente alla famiglia dei Portunidi, che si è diffuso accidentalmente oltre gli habitat originari delle due specie...
aretino
agg. e s. m. (f. -a) [dal lat. Arretinus]. – Di Arezzo, città e provincia della Toscana: il dialetto a. (o, come s. m., l’a.), la varietà toscana parlata nella città e provincia di Arezzo; vasi a., vasi di terracotta coperti da una...