Monete e banche nel secolo del ducato d'oro
Ugo Tucci
Il secolo del ducato veneziano d'oro
Nel Quattrocento il ducato veneziano d'oro era la moneta dominante nel mondo mediterraneo, sostenuto vigorosamente [...] il marcello a 12. Il peso della lira scendeva così a grammi 0,478 in oro e a 5,151 in argento (187). Benché la nuova regolazione favorisse l'argento, perché il suo rapporto con l'oro passava da 1: 11,268 ad 1: 10,776, il metallo bianco continuò a ...
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coppellazióne Processo di preparazione dell'argento consistente nel trattare, in ambiente ossidante, in particolari forni (a coppella), il piombo argentifero. Per effetto dell'aria introdotta nel forno, [...] il piombo liquido si ossida a litargirio (PbO), che in parte viene eliminato da apposite aperture e in parte è assorbito dalla suola porosa del forno stesso. Il bagno si arricchisce progressivamente in argento (dal 95 al 98%). ...
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. Moneta d'argento fatta coniare da Giacomo II da Carrara, signore di Padova (1345-1350), del valore di due soldi di lira padovana in sostituzione dell'aquilino imperiale dello stesso valore, che veniva [...] carrarini col tipo di S. Prosdocimo simili a quelli di Francesco I e un altro con lo stesso dritto ma con S. Antonio, argento di lega bassa e peso inferiore a gr. 1.
Bibl.: Corpus nummorum italicorum, VI, Roma 1922, pp. 189, 195, 201-203; L. Rizzoli ...
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Nel linguaggio economico, oro e argento non coniati e tesaurizzati (sotto forma di barre, lingotti e simili).
Con il termine bullionismo alcuni economisti indicano la prima fase (16° e 17° sec.) del mercantilismo [...] (➔), nella quale la ricchezza delle nazioni è identificata con la quantità d’oro e d’argento posseduta, e in cui si moltiplicano perciò i divieti all’esportazione dei metalli e le alterazioni delle monete.
Controversia bullionista Discussione sulla ...
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In numismatica, piccola moneta d’argento coniata a Napoli da Ferdinando I d’Aragona e dai successori. Venne emessa anche in Sicilia e dall’Ordine di Malta. ...
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(o sampierino) Mezzo grosso d’argento coniato a Roma dal Senato poco prima del giubileo del 1300 con i tipi degli apostoli s. Pietro e s. Paolo. ...
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sesterzio Antica moneta romana, di argento durante la Repubblica, poi di ottone, quando divenne l’unità monetaria (il cosiddetto grande bronzo). Nel 3° sec. il s. scomparve dalla circolazione; con sestertium [...] (omettendo mille) si indicò la somma di 1000 s., e con gli avverbi moltiplicativi (omettendo centena milia) la somma di 100.000 sesterz ...
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Antica moneta coniata dapprima in argento (1271) dal conte del Tirolo e così chiamata per il tipo della croce sul verso, diffusa poi in Svizzera e Germania; divenuta nel 16° sec. moneta di mistura e nel [...] 18° di rame, fu nel 19° sec. moneta frazionaria di bronzo, in Germania fino al 1871 e in Austria fino al 1892 ...
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Nome dato al grosso d’argento emesso a Milano al tempo di Galeazzo II e Bernabò Visconti (14° sec.), del valore di 18 imperiali o di 1 soldo e 1/2; poi alle monete di pari valore di Gian Galeazzo Visconti [...] conte di Virtù (p. del Conte), a quelle dei suoi successori duchi di Milano e alle monete di 1/4 di grosso coniate a Casale dai Paleologo marchesi di Monferrato (p. del Marchese) ...
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argento
argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, appartenente al primo gruppo del sistema...
argentare
v. tr. [der. di argento] (io argènto, ecc.). – Rivestire di un sottile strato d’argento (per le accezioni specifiche, v. argentatura). ◆ Part. pass. argentato, anche come agg. (v. la voce).