Strumento d’argento o di altro metallo terminante in una piccola palla traforata, con setole o senza, che serve ad aspergere d’acqua benedetta persone o cose (detto anche asperges).
Pugnale del sec. 16° [...] con una lama fissa al manico e altre due mobili che, aprendosi per mezzo di una molla, contribuivano ad allargare la ferita ...
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Moneta d’argento da 40 soldi o doppia lira fatta coniare nel 1634 da Francesco I d’Este duca di Modena e Reggio; per analogia, anche monete del valore di 40 soldi coniate in altre zecche (quarantano è [...] detta quella fatta coniare nella seconda metà del sec. 17° da Ranuccio II Farnese duca di Parma e Piacenza) ...
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Moneta grossa d’argento (detta anche grosso r.) coniata dal senato di Roma alla metà del 13° sec.; reca al dritto la figura di Roma seduta in trono con globo e palma e la leggenda Roma caput mundi, al [...] rovescio il leone passante e la leggenda Senatus P. Q. R. L’emissione cessò nel 1358 ...
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tallero Grossa moneta d’argento che, già in uso fin dal 15° sec. in alcuni Stati della Germania, ebbe larghissima diffusione e fu coniata da quasi tutti i principi europei, specie per farne commercio con [...] l’Oriente. Si ebbero anche i mezzi t., le frazioni del mezzo, quarto, ottavo. Tra i t. più diffusi, si ricorda quello di Maria Teresa d’Austria, che fu usato come unità monetaria dell’Etiopia fino al 1938, ...
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Antica moneta inglese d’argento, corrispondente al grosso, coniata dal 1351 al 1662; ebbe all’inizio un valore di poco superiore a quello del penny, ma in seguito fu ragguagliata a 4 pence. Il g. fu emesso [...] anche in Scozia dal 1358 e in Irlanda dal 1460. Fu poi chiamato g., benché questo non fosse il nome ufficiale, il pezzo da 4 pence coniato dal 1836 al 1856 ...
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Numismatica
Moneta d’argento: bianco di stampo più largo, come quello di Modena, o doppio bianco, come quello di Bologna.
Zoologia
Grosso rapace diurno (Circaëtus gallicus), della famiglia Accipitridi [...] ordine Accipitriformi, diffuso dalla Germania settentrionale alle zone mediterranee. In Italia è stazionario ma poco comune; nidifica sui monti, dalle Alpi alla Sicilia. Ha color bruno di sopra e petto ...
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Moneta d’argento, del valore di un soldo, di Guglielmo II il Buono re di Sicilia. Porta al dritto la sigla del re (W Rx) e al rovescio, intorno a una palma fruttifera, la denominazione Apuliensis. È detta [...] a. normanno per distinguerla dall’ a. imperiale o denaro degl’imperatori svevi Enrico VI e Federico II, coniato dalla zecca di Brindisi, che ha al dritto il nome dell’imperatore e al rovescio la corona ...
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cornabò Moneta d’argento coniata nel 15° e 16° sec. nelle zecche di Torino e di Vercelli dai duchi di Savoia, a Casale dai marchesi di Monferrato e a Carmagnola dai marchesi di Saluzzo. Presenta sul verso [...] il tipo dello scudo araldico, a targa inclinata, sormontato dall’elmo con il cimiero in figura di un’aquila dal volo spiegato; sul recto ha il tipo del santo protettore a cavallo ...
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testone Moneta d’argento del valore di un quarto del ducato d’oro, coniata da alcuni Stati nella prima metà del 15° sec.: portava la testa del principe che, rispetto a quella di altre monete, appariva [...] molto più grande, da cui il nome. Quasi tutte le zecche italiane emisero t., molti dei quali sono veri capolavori; basti ricordare quelli di Ferrara, Firenze, Mantova, Milano, Roma, della Savoia, di Venezia. ...
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Moneta d’argento del valore di 10 soldi fatta coniare a Mantova nel 16° sec. dal duca Guglielmo Gonzaga e così chiamata dalla figura di s. Barbara in essa impressa. B. del girasole fu detta un’altra moneta [...] del valore di 6 soldi, emessa sotto il figlio di Guglielmo, Vincenzo I Gonzaga, con la figura della santa nel dritto e un girasole nel rovescio. B. furono poi chiamate le imitazioni operate da altre zecche, ...
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argento
argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, appartenente al primo gruppo del sistema...
argentare
v. tr. [der. di argento] (io argènto, ecc.). – Rivestire di un sottile strato d’argento (per le accezioni specifiche, v. argentatura). ◆ Part. pass. argentato, anche come agg. (v. la voce).