Insegna pontificale (detta anche virga), costituita da una verga d’argento sormontata da un crocifisso. Era usata occasionalmente, per l’apertura della Porta Santa e per la consacrazione di una chiesa; [...] Paolo VI ne ha ripristinato l’uso nel 1964 ...
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Titolo nobiliare, frequente in Francia e in Inghilterra assai più che in Italia, che nella gerarchia araldica segue quello di conte.
L’elmo di v. è di argento rabescato, bordato d’oro, posto per due terzi [...] di profilo verso destra, graticolato da 13 affibbiature d’oro, con la gorgeretta dello stesso metallo. La corona di v. è un cerchio d’oro gemmato, cordonato ai margini, cimato da 4 grosse perle, di cui ...
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Anatomia
S. dentario Tessuto che ricopre la corona del dente come un cappuccio; negli organismi superiori, è il tessuto più duro e più mineralizzato. Deriva dagli ameloblasti dell’organo dello s., formazione [...] associati dagli araldisti del 15° e 16° sec. ai pianeti e alle pietre preziose: l’oro veniva associato al sole e al topazio, l’argento alla luna e alla perla, il rosso a Marte e al rubino, l’azzurro a Giove e allo zaffiro, il nero a Saturno e al ...
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Fisica
Si dice di corpo che assorbe tutte le radiazioni luminose che lo investono, e anche della sensazione visiva che un tal corpo provoca.
In fisica ha grande importanza il concetto di corpo n. in relazione [...] . (a una data temperatura) per indicare l’irraggiamento del corpo n. a quella temperatura.
Numismatica
Denominazione di monete d’argento erose o contenenti minor quantità di fino del previsto.
Storia
In varie epoche storiche il colore n. è divenuto ...
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Religione
Dall’appellativo della Madonna che riceve l’annunzio dell’incarnazione del Verbo prendono nome le religiose di numerosi istituti. Fra quelle italiane si ricordano: Annunziate (o annunziatine) [...] fondata a Genova (1602) dalla beata Maria Vittoria Fornari Strada (voto speciale di clausura perpetua).
Numismatica
Moneta d’argento (anche nunziata) del valore di 14 soldi di Ferrante II Gonzaga duca di Guastalla, che fece coniare anche l ...
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Armatura difensiva del capo.
Storia
L’uso dell’e. inizia nell’Età del Bronzo. Gli Egiziani non lo usarono e nelle scene di guerra lo portano solo i mercenari asiatici e occidentali. Nei monumenti mesopotamici [...] d’oro, rabescato, aperto, in maestà; l’e. di principe e duca: d’oro, rabescato, semiaperto, in maestà; l’e. di marchese: d’argento, rabescato e bordato d’oro, semiaperto, graticolato di 11 pezzi (o affibbiature d’oro), in maestà; l’e. di conte: d ...
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Descrizione di uno stemma, con i suoi smalti, le sue partizioni, le sue figure nella loro posizione, nel loro numero, nei loro attributi, secondo le leggi e la terminologia proprie della scienza araldica.
L’etimologia [...] partito (diviso da una linea verticale in due parti uguali), se non è caricato da figure si blasona: ‘partito di rosso e d’argento’; se è caricato da figure si blasona, per es.: ‘nel 1° d’azzurro, all’aquila dal volo abbassato di nero’; nel 2° d ...
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Storia
Ornamento del capo a forma circolare, di metallo prezioso per lo più con gemme incastonate, oppure, specialmente in origine, di fiori, di fronde. Nei tempi più antichi fu attributo della maestà [...] monetaria austriaca del 1858, furono coniate nelle zecche di Milano e di Venezia c. d’oro. In Inghilterra la c. d’oro e d’argento fu emessa da Enrico VII, Edoardo VI e Carlo II. Ne è stata sospesa la coniazione tra il 1902 e il 1907. In Austria ...
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Figure araldiche inventate dall’arte del blasone che si immaginano applicate sulla superficie dello scudo (campo). Si dividono in: p. onorevoli, p. meno onorevoli e convenevoli partizioni (➔ partizione). [...] traversa posta ai 3/4 dell’altezza. Tra le croci tipiche degli ordini cavallereschi: la croce di Malta (biforcata d’argento), di s. Stefano (biforcata di rosso), di s. Maurizio (trifogliata di verde), di Calatrava (gigliata di rosso), di Gerusalemme ...
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In araldica, alterazione di un’arma gentilizia per distinguere i vari rami di una famiglia o le linee bastarde. L’uso risale al 12° sec., quando i cavalieri appartenenti a una stessa famiglia, per farsi [...] per volontà di Carlo VII, che riconobbe questo ramo naturale come ramo cadetto, lo sostituì con un bastone scorciato d’argento. Le b. furono usate fino al Novecento, in seguito, aboliti i maggiorascati, si sono conservate solo nelle famiglie sovrane ...
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argento
argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, appartenente al primo gruppo del sistema...
argentare
v. tr. [der. di argento] (io argènto, ecc.). – Rivestire di un sottile strato d’argento (per le accezioni specifiche, v. argentatura). ◆ Part. pass. argentato, anche come agg. (v. la voce).