CAELATOR
J. Calabi Limentani
Era a Roma, in senso stretto, colui che incideva col cesello (caelum) ogni materiale duro, come pietra, avorio, legno, vetro, ma soprattutto metallo; in senso lato e proprio [...] più raramente, artisti verî e proprî. Plinio osservava che i caelatores avevano raggiunto l'eccellenza soprattutto nel lavorare l'argento, e non l'oro (Plin., Nat. hist., xxxiii, 154). È impossibile riassumere la situazione sociale di questi artefici ...
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COLLEONI (Colleone)
Luigi Ficacci
Famiglia di argentieri laziali attiva nei secc. XVIXVIII.
Capostipite fu Corinzio, figlio di Firmiano, nato a Gallese (nei pressi di Viterbo) nell'anno 1579. Compì il [...] p. 310), e un reliquiario della stessa epoca nella cattedrale di Narni (Bulgari, 1977, p. 10); una brocca e un bacile in argento dorato a spicchi, circa del 1648, in collezione privata romana (Giunta di Roccagiovine, 1970, n. 1, p. 13, tav. I) e una ...
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BELLI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri romani di origine piemontese, attivi nei secc. XVIII-XIX. Vincenzo, figlio di Bartolomeo, nacque a Torino nel 1710 ed ivi iniziò la sua carriera [...] pp. 123-129; Z. Giunta di Roccagiovine, in Il Settecento a Roma (catal.), Roma 1959, pp. 436-437 (per Giovacchino); R. Cipriani, Argenti italiani dal XVI al XVIII sec.(catal.), Milano 1959, p. 64, n. 172 (per Vincenzo I); C. C. Oman, Italian secular ...
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VRĂZA
T. Ivanov
ZA Al centro di V. (Bulgaria nord-occidentale) nella località Moghilansca moghila nel 1965 sono state scoperte interessantissime sepolture trace della prima metà del IV sec. a. C.
Inizialmente [...] sono state trovate ossa sparpagliate di uno scheletro umano e diversi doni funebri, fra i quali una coppa d'oro e una d'argento. La coppa d'oro (pesante 240 gr e alta 0,09 m) è ornata da due rappresentazioni analoghe contrapposte: un carro a due ...
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Pittore giapponese (n. 1576 - m. 1643); non si hanno notizie precise sulla sua vita. Dalle poche opere che gli si attribuiscono (i paraventi dipinti nel Kennin-ji e nel Daigo-ji a Kyoto e nella fondazione [...] Seikado a Tokyo) non senza incertezza, si manifesta una personalità tra le più originali per lo splendido effetto di colore, la vivacità e la leggerezza della pennellata, la larghezza pittorica con cui l'artista tratta l'oro e l'argento. ...
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Anglonormanna, Arte. Metalli lavorati
M. Campbell
METALLI LAVORATI
L'arte della lavorazione dei metalli nel periodo della dominazione normanna dell'Inghilterra non conobbe grandi mutamenti tecnici [...] è il c.d. Cucchiaio dell'Incoronazione, del 1200 ca. (G.E.P. How, J.P. How, I, 1952, p. 24, tav. 5), di argento dorato, in origine smaltato e abbellito da una perla, con decorazione incisa di fogliame e boccioli.
La produzione inglese del sec. 12 ...
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FLABELLO
V.H. Elbern
Oggetto liturgico, derivato dal ventaglio di uso profano, impiegato nelle antiche culture dell'Oriente per offrire ombra, refrigerio e allontanare gli insetti. Il f., poiché agitato [...] . erano impiegati piume (in particolare di pavone), pergamena, lino, seta, fibre vegetali intrecciate, tavolette di legno o di metallo (oro, argento, bronzo e ottone). Il manico, in legno o metallo, poteva essere decorato in modi diversi e più o meno ...
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PANAGJURIŠTE
A. Frova
TE In questa regione nella Bulgaria meridionale nel distretto di Plovdiv sono stati scavati tumuli funerarî traci del IV sec. a. C. che hanno restituito preziosa suppellettile [...] , benché di evidente modello greco, sono chiaramente opera di artigiani traci. Fra gli oggetti di importazione sono due dischi in argento ornati di bassorilievi riproducenti la lotta di Ercole con il leone nemeo, anfore bronzee con rilievi, ecc. Più ...
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Ornamento operato ad ago più generalmente sul tessuto, qualche volta sul cuoio, sulla paglia e simili, con filo di lana, di lino, di seta ecc.
Cenni storici
Dell’antichità del r. si hanno prove dai testi [...] preferenza il rosso porpora; invece quelli di origine orientale presentano una grande varietà di colorazioni frammiste a fili d’oro e d’argento; r. su seta e velluto, per la moda femminile e i paramenti sacri, eseguito a telaio con seta e oro; r. in ...
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FRIBURGO in Brisgovia (ted. Freiburg im Breisgau)
I. Voss
Città della Germania (Baden-Württemberg), situata presso le pendici occidentali della Selva Nera, sul fiume Dreisam, al limite meridionale della [...] F. fu generato dalla posizione geografica particolarmente favorevole ai traffici a breve e a vasto raggio e dal prospero commercio dell'argento e delle pietre preziose. Già nel corso del sec. 12° la città fu provvista di un fossato e di una cerchia ...
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argento
argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, appartenente al primo gruppo del sistema...
argentare
v. tr. [der. di argento] (io argènto, ecc.). – Rivestire di un sottile strato d’argento (per le accezioni specifiche, v. argentatura). ◆ Part. pass. argentato, anche come agg. (v. la voce).