GIOVANNI di Turino (Turini, Giovanni)
Andrea Franci
Nacque a Siena intorno al 1384 da Turino di Sano e da "madonna Tommasa di Giusto di maestro Vanni" (Milanesi, 1873, p. 136).
Il padre era a capo di [...] , destinati a Martino V. Nel 1440 G. e suo fratello Lorenzo si vedevano affidare la commissione per due statue di argento rappresentanti S. Pietro e S. Paolo per la cappella del palazzo pubblico, saldate nel 1444. A entrambi, per la stessa cappella ...
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CATALUCCIO (Cataluzio) da Todi
Silvestro Nessi
Figlio di Pietro di Rinaldo, nacque probabilmente in Todi verso il 1340. Esercitò l'attività di orafo nella sua città, dove abitò nella regione Nidolo [...] agosto, riscosse 2 fiorini e 37 soldi, e il 28 altri 63 fiorini, 3 lire e 19 soldi, per una coppa d'argento donata al cardinale vescovo di Albano, fratello di Urbano V. Nel gennaio 1372 stipulò un contratto di società con RinaldoCecco del fu Masciolo ...
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CERVINI, Domenico
Giorgio Fiori
Nacque a Piacenza il 24 luglio del 1689 da Pier Giorgio, agrimensore, e da Francesca Sirena; fu allievo di Ferdinand Galli Bibiena (Buzini). Sposò nel 1728 Antonia Atanasi [...] di Piacenza (Fiori).
Di un suo fratello, Giuseppe, di cui non si hanno ulteriori notizie, si ricorda una croce in argento (1743)per S. Alessandro a Piacenza (Fiori, 1971).
Notevole fu la sua attività di scenografo, soprattutto nei teatri della ...
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DA PORTO
Alfonso Garuti
Lo studio delle antiche fonti documentarie modenesi compiuto da Adolfo Venturi e da Antonio Dondi ha permesso la ricostruzione, seppur parziale e lacunosa, dell'attività di alcuni [...] la cappella Estense nel duomo di Modena e, per la medesima chiesa, nello stesso anno, lavorò ad una grande croce astile d'argento, compiuta nel 1533. Un'altra croce, più semplice, gli fu pagata nel 1540 (Venturi, 1887 pp. 9, 11; Dondi, 1896, pp. 102 ...
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BONGIOVANNI, Bartolomeo
Franco Barbieri
Figlio di Giambattista, nacque a Creazzo (Vicenza) nella notte tra il 18 e 19 ott. 1791. Nella prima giovinezza fu "professore della scuola elementare maggiore" [...] B. resta legata alla sua attività di fusore e cesellatore. Famosi un suo "nécessaire" da scrittura con molte figure in argento e bronzo dorato per l'imperatore Francesco I e una sontuosa coppa con rappresentazioni storiche a rilievo per la contessa ...
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COLLEONI (Colleone)
Luigi Ficacci
Famiglia di argentieri laziali attiva nei secc. XVIXVIII.
Capostipite fu Corinzio, figlio di Firmiano, nato a Gallese (nei pressi di Viterbo) nell'anno 1579. Compì il [...] p. 310), e un reliquiario della stessa epoca nella cattedrale di Narni (Bulgari, 1977, p. 10); una brocca e un bacile in argento dorato a spicchi, circa del 1648, in collezione privata romana (Giunta di Roccagiovine, 1970, n. 1, p. 13, tav. I) e una ...
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BELLI
Zenaide Giunta di Roccagiovine
Famiglia di argentieri romani di origine piemontese, attivi nei secc. XVIII-XIX. Vincenzo, figlio di Bartolomeo, nacque a Torino nel 1710 ed ivi iniziò la sua carriera [...] pp. 123-129; Z. Giunta di Roccagiovine, in Il Settecento a Roma (catal.), Roma 1959, pp. 436-437 (per Giovacchino); R. Cipriani, Argenti italiani dal XVI al XVIII sec.(catal.), Milano 1959, p. 64, n. 172 (per Vincenzo I); C. C. Oman, Italian secular ...
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MAINE, Angelo Camillo
Tommaso Casini
Nacque a Genova, da Giacomo e Maria Chiarella, il 24 dic. 1892. Precocissimo nella passione per la scultura, compì i suoi studi d'arte frequentando per breve periodo [...] bronzo Stigmatotheuthis, oggi alla Galleria d'arte moderna di Genova. L'anno seguente fu premiato con una medaglia d'argento all'Esposizione universale di Parigi. Del 1937 è anche la partecipazione alla Sindacale genovese con l'opera Pesce abissale ...
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ELENA, Vincenzo
Renata Massa
Non si conoscono il luogo e la data di nascita né il nome dei genitori. Documentato come lavorante nella bottega dell'orafo bresciano Giovanni Tonoli nel 1777 (Archivio [...] stabilita col decreto del 25 dic. 1810, il 6 giugno 1811 notificò al podestà di Brescia di intendere lavorare oro e argento nel negozio in piazza Vecchia (attuale piazza Loggia) al n. 3502 (vicolo del Sole), adottando come simbolo del proprio marchio ...
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FRANCESCO di Giovanni
Antonella Capitanio
di Attivo a Firenze come orafo, è documentato dal 1465 al 1510.
La sua formazione avvenne nella bottega di Antonio Pollaiolo, dove risulta discepolo con salario [...] tre e due modelli. Nella vicenda si inserirono anche Antonio di Salvi e F. che "vogliono fare due storie del dossale d'argento di S. Giovanni, cioè il convito e la decollatione…" (Frey, 1911, p. 375) e un'annotazione registra che ciò "gli è conceduto ...
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argento
argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, appartenente al primo gruppo del sistema...
argentare
v. tr. [der. di argento] (io argènto, ecc.). – Rivestire di un sottile strato d’argento (per le accezioni specifiche, v. argentatura). ◆ Part. pass. argentato, anche come agg. (v. la voce).