La registrazione, per mezzo dell’elettrocardiografo, delle correnti d’azione del cuore. In condizioni patologiche l’e. può fornire precise indicazioni diagnostiche, soprattutto nei disturbi della conduzione [...] aritmie ed episodi ischemici.
L’elettrocardiografo è costituito da una coppia di elettrodi impolarizzabili di piombo o di argento, fissati a due punti opportuni del corpo (derivazione), che fanno capo a un voltmetro registratore di grande sensibilità ...
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(App. II, I, p. 837)
L'importanza attualmente assunta dall'e. in neurologia e nello studio delle epilessie in particolare obbliga a una più ampia esposizione.
L'e. studia l'attività elettrica spontanea [...] sul cuoio capelluto dell'elettrodo o degli elettrodi, dai quali si misura una determinata attività.
Gli elettrodi, d'argento clorurato o dorato, sono applicati al cuoio capelluto con un collante (collodio elastico), o mantenuti in posizione da ...
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Editoria
legaturaL. del libro Operazione finale della lavorazione editoriale, mediante la quale i fogli stampati sono pareggiati, piegati in pagine, cuciti, rifilati, e protetti da un rivestimento (coperta [...] il Medioevo: si ebbero l. con piatti lignei ricoperti di placche d’avorio scolpite, di rilievi d’oro e d’argento sbalzato con smalti, cammei, pietre preziose, nielli, di produzione iberno-sassone, carolingia, bizantina, romanica. Nel 12°-13° sec. le ...
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FARINA, Guido
Antonio Ascenzi
Nato a Roma il 16 ag. 1868 da Francesco e da Anna Dovizielli, si laureò in medicina e chirurgia il 6 luglio 1893 presso l'università di Roma, dissertando la tesi Setticità [...] di maggiore medico-chirurgo, il comando di un ospedale da campo nel settore del Monte Santo, dove si guadagnò una medaglia d'argento. Concluse la sua attività di chirurgo come primario dell'ospedale civile di Albano Laziale (prov. di Roma).
Il F. è ...
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Chimico e medico (Wolfisheim, Strasburgo, 1817 - Parigi 1884). Figlio di un pastore luterano, crebbe in un ambiente modesto ma colto. Dopo la laurea in medicina (1843), lavorò con J. Liebig a [...] , la glicerina e l'ossido di etilene, ideò un metodo di preparazione degli esteri a partire da alogenuri alchilici e sali di argento degli acidi, ecc.; a lui si deve un noto metodo di sintesi delle paraffine (sintesi di W.). Diede inoltre notevoli ...
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Ossigeno
Mariapaola Lanti
L'ossigeno (dal francese oxygène, termine coniato da A.-L. Lavoisier e derivato del greco ὀξύς, "acuto, acido", e della radice γεν- di γεννάω, "generare", alla lettera "generatore [...] terrestre. È poco solubile in acqua, molto più solubile in alcol e acetone; si diluisce anche in diversi metalli fusi, per es. l'argento ne assorbe 22,4 volte il proprio volume. L'ossigeno liquido è di colore azzurro chiaro, bolle a -182,9 °C, e ...
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Il Contributo italiano alla storia del Pensiero: Scienze (2013)
Musei, orti botanici e teatri anatomici
Giuseppe Olmi
L’immagine che abbiamo degli scienziati del passato è spesso quella di individui per lo più seduti a un tavolo, intenti a riflettere, a elaborare [...] antichità e le opere d’arte, soprattutto per quelle di piccolo formato e ricavate da materiali preziosi: monete d’oro e d’argento, vasi in pietra dura, cammei, intagli e così via. Tra Quattro e Cinquecento si manifestano i primi segni di una novità ...
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ALESSANDRI, Roberto
Vincenzo Cappelletti
Nacque a Civitavecchia il 10 dic. 1867 da famiglia di medici. Laureatosi a Roma nel 1892, iniziò una brillante carriera negli ospedali di Roma, vincendo successivamente [...] guerra mondiale fu volontario con il grado di maggiore e poi di tenente colonnello medico, ottenendo una medaglia d'argento al valore. Fu membro del Consiglio superiore della Pubblica Istruzione e di varie accademie chirurgiche in Italia, fra cui ...
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Istologo e patologo italiano (Corteno, Brescia, 1843 - Pavia 1926). Figlio di un medico, studiò medicina a Pavia ed ebbe tra i suoi maestri B. Paninza ed E. Dehl. Dopo la laurea (1865), entrò [...] un enorme passo avanti nella fissazione di tessuto nervoso con bicromato di potassio e nella sua impregnazione con nitrato d'argento; in tal modo si otteneva un preparato che al microscopio rivelava, colorate in nero, perfettamente nitide, tutte le ...
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ultravioletto Termine riferito alla radiazione elettromagnetica avente frequenza maggiore di quella massima delle radiazioni visibili, pari a 7,5∙1014 Hz, corrispondente al colore violetto.
Fisica
Con [...] Wollaston, i quali osservarono che facendo cadere su una striscia di carta imbevuta di una soluzione di cloruro d’argento lo spettro della luce solare, si manifestavano fenomeni fotochimici anche nella zona non luminosa al di là della parte violetta ...
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argento
argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, appartenente al primo gruppo del sistema...
argentare
v. tr. [der. di argento] (io argènto, ecc.). – Rivestire di un sottile strato d’argento (per le accezioni specifiche, v. argentatura). ◆ Part. pass. argentato, anche come agg. (v. la voce).