Regione che, pur non avendo una precisa individualità geografica, ha importanza dal punto di vista storico e culturale. Comprende in senso stretto il bacino del Tarim e i territori della Zungaria; in senso [...] del Kuban´ (sec. 9°-7° a.C.). Da questi siti provengono numerosi reperti (ceramica; gioielli, bardature e vasi in oro, argento e bronzo; armi).
Arte
In nessun campo come nell’arte sono evidenti gl’influssi provenienti da ogni civiltà asiatica, che s ...
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Medicina
Porzione o faccia o parete o strato che costituisce la parte inferiore di una formazione anatomica: per es., p. della bocca; p. delle fosse nasali; p. dell’orbita; p. del quarto ventricolo; p. [...] derivano i p. lignei, dai tavolati di legno comune agli intarsi di legni preziosi. P. in cemento e in lastre lapidee sono usati nel Messico precolombiano o in Cina; in Indocina, a Phnom Penh, è da ricordare il p. della ‘pagoda d’argento’, in lastre d ...
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(gr. Γέται) Antica popolazione di stirpe tracia della bassa valle del Danubio, che alcuni autori antichi (Plinio il Vecchio, Appiano) identificano con i Daci, mentre altri, come Strabone, dicono essere [...] favoloso bottino di Traiano, appare invece modesto. Gli oggetti più lussuosi (coppe del tesoro di Sîncrăieni) sono in argento, come pure gli ornamenti personali di maggior pregio. Il rito funerario prevalente era la cremazione, che continuò in età ...
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RELIQUIARIO
V.H. Elbern
Con il termine r. si indica la custodia per la conservazione e l'esposizione di reliquie, vale a dire resti corporei o secondari e ricordi di personaggi 'santi', oggetto di venerazione.Il [...] di epoca di poco successiva al 400 potevano essere strutturate e ornate in modo assai vario.I recipienti cubici in argento dorato per S. Nazaro a Milano (Tesoro del Duomo) e a Salonicco (Archaeological Mus.) sono decorati con scene del Vecchio ...
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Il degrado dei materiali archeologici
Giorgio Torraca
Massimo Leoni
Costantino Meucci
Mariagrazia Plossi Zappalà
Marisa Laurenzi Tabasso
Marco Verità
Aspetti generali
di Giorgio Torraca
Il termine [...] scure di solfuri su diversi metalli nobili (particolarmente sull'argento).
Fattori antropici di degrado
L'attività dell'uomo determina del primo caso può essere l'annerimento di un oggetto d'argento, anche se conservato in bacheca, in cui però non ...
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Le vie, i luoghi, i mezzi di scambio e di contatto. Mondo egeo
Luigi Caliò
Lo studio delle vie di comunicazione tra la preistoria e la protostoria nel mondo egeo presenta diverse difficoltà dovute [...] scambi e iniziano ad essere attestati contatti con l'Europa. Nel mondo egeo le materie prime, soprattutto i metalli (argento, rame, piombo dal Laurion, stagno e oro), hanno libera circolazione; in Laconia era estratta la pietra lavorata a Creta ...
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L'Europa in eta protostorica. I Celti
Daniele Vitali
I celti
Fonti storico-letterarie
Nell’antichità i Celti furono conosciuti con nomi diversi: i Greci li chiamarono Kελτοί e Γαλάται; quest’ultimo [...] via diversi. Agli inizi del II sec. a.C. furono imitati anche gli stateri d’oro di Taranto e le monete d’argento di Neapolis, Roma e Siracusa, soprattutto quelle che portavano come immagine un cavallo o un cavaliere o una biga. Nella Cisalpina ebbero ...
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GIUDAICA, Arte
D. Di Castro
Con il termine giudaismo si indica quel periodo della storia del popolo ebraico successivo alla divisione del regno di Salomone nei due regni di Giuda a S (con Gerusalemme), [...] del commercio e della tintura di questo prezioso tessuto. Un altro mestiere popolare fra gli ebrei era quello dell'argentiere, testimoniato alla fine del Medioevo in Francia, in Sicilia e in Spagna. Anche la miniatura dei manoscritti liturgici veniva ...
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Vedi LA TENE, Civilta di dell'anno: 1961 - 1995
LA TÈNE, Civiltà di
H. Müller-Karpe
La Tène è una stazione sulla riva orientale del lago di Neuchätel, nella Svizzera occidentale, dove, nel 1855, furono [...] stirpi celtiche della Gallia meridionale, nel periodo intorno al 400 a. C., abbiano adottato ed imitato le monete d'argento massaliote. Le popolazioni della Gallia centrale e settentrionale si basarono invece sugli stateri d'oro di Filippo Il di ...
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SIVIGLIA
C. Delgado Valero
(spagnolo Sevilla; lat. Hispalis, Spalis; arabo Ishbīliya)
Città della Spagna, capoluogo della provincia omonima e della Comunità Autonoma d'Andalusia, situata nella zona [...] , pp. 596-597). Emerge anche la pace-reliquiario di Filippo V di Francia e di donna Giovanna di Borgogna, opera in oro, argento e smalti, ascritta alla scuola di Parigi e datata tra il 1317 e il 1322 (Guerrero Lovíllo, 1976, p. 37; Palomero Parano ...
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argento
argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, appartenente al primo gruppo del sistema...
argentare
v. tr. [der. di argento] (io argènto, ecc.). – Rivestire di un sottile strato d’argento (per le accezioni specifiche, v. argentatura). ◆ Part. pass. argentato, anche come agg. (v. la voce).