ZANETTA
Giuseppe Castellani
. Non si conosce l'origine di questo curioso nome che servì a indicare il mezzo carlino d'argento coniato a Napoli durante i regni di Filippo II e Filippo III di Spagna (1554-1621) [...] col busto del sovrano e la croce formata da quattro pietre focaie e quattro fiamme.
Bibl.: M. Cagiati, Le monete del reame delle due Sicilie, I, ii, Napoli 1911; pp. 137, 193-195; E. Martinori, La moneta, ...
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Ducato d’oro fatto coniare nella zecca di Napoli (1465) da Ferdinando I d’Aragona; fu detto f. anche il carlino d’argento dello stesso sovrano, coniato nella zecca di Sulmona. ...
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Potosí Città della Bolivia (152.000 ab. nel 2008), capoluogo del dipartimento omonimo. È situata a circa 4000 m s.l.m. su un altopiano delimitato dal Cerro de Potosí, al centro di una ricca zona mineraria [...] (argento, oro, stagno, rame, zinco ecc.).
Fondata dagli Spagnoli nel 1545, raggiunse presto una enorme floridezza. Di quest’epoca la città conserva alcuni monumenti (chiese e palazzi). È il principale centro industriale della Bolivia con impianti ...
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Nella Repubblica fiorentina, imposta straordinaria equivalente alla quinta parte della cifra annuale per cui ogni contribuente era gravato dalla decima.
Piccola moneta d’argento del Regno di Napoli del [...] valore di 12 piccoli o 2 grana, equivalente al quinto del carlino ...
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Numismatica
Nella Grecia antica, unità ponderale e monetale corrispondente a 1/6 di dracma e 1/12 di statere; per lo più d’argento, ma anche d’oro e, in età postalessandrina, di bronzo. In età romana o. [...] indicava genericamente la moneta spicciola.
Nel Medioevo o. o medaglia fu detto il mezzo denaro e poi il mezzo grosso. Anche monete di principati franchi in Oriente ebbero il nome di obolo. L’o. di piccole ...
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CORRAO, Giovanni
Luigi Agnello
Nato a Palermo, nel quartiere marinaro del Borgo, il 17 nov. 1822, da Giuseppe e da Anna Maria Argento, esercitò come il padre il mestiere di calafato. Quasi sprovvisto [...] d'istruzione, ma audace e risoluto, fu tra i più tipici esponenti popolari della rivoluzione siciliana del 1848-49: si distinse, a Palermo, nella giornata del 16 gennaio e nella successiva espugnazione ...
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Moneta dei papi coniata nelle zecche del Patrimonio di S. Pietro, a Viterbo (1269 ca.) e a Montefiascone; comprendeva denari di mistura e grossi d’argento, aventi per tipi la croce e le due chiavi pontificie [...] poste in palo e la leggenda Patrimonium B. Petri ...
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Antica unità di misura di massa (corrispondente a 1/60 o 1/50 di mina), usata da Babilonesi ed Ebrei.
Presso gli Ebrei, moneta d’argento, introdotta forse nel 2° sec. a.C. e corrispondente in massa al [...] tetradramma greco coniato nelle città fenicie.
Dal 1978, unità monetaria dello Stato d’Israele in sostituzione della lira. Nel 1985, dopo una riforma monetaria, è stato introdotto il nuovo shekel ...
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Generale (Bologna 1823 - Roma 1902). Emigrato all'estero, rimpatriò nel 1848 e prese parte alla prima e alla seconda guerra d'indipendenza, guadagnando una medaglia d'argento. Diresse la fabbrica d'armi [...] di Terni e progettò una spoletta. Fu deputato dal 1870 al 1890 e senatore dal 1892 ...
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ROSSI-PASSAVANTI, Elia, conte
Nato a Terni il 5 febbraio 1896, volontario di guerra nell'arma di cavalleria, più volte ferito, decorato di due medaglie d'argento e della medaglia d'oro. Legionario fiumano, [...] comandò la compagnia della guardia "La disperata" (è il "Frate Elia" di D'Annunzio); è stato deputato per la XXVII legislatura ed è consigliere della Corte dei conti ...
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argento
argènto (ant. ariènto) s. m. [lat. argĕntum, da una radice indoeur. che significa «brillare»]. – 1. Elemento chimico, metallo monovalente, di simbolo Ag, numero atomico 47, peso atomico 107,88, appartenente al primo gruppo del sistema...
argentare
v. tr. [der. di argento] (io argènto, ecc.). – Rivestire di un sottile strato d’argento (per le accezioni specifiche, v. argentatura). ◆ Part. pass. argentato, anche come agg. (v. la voce).